In attesa della finale di Coppa del Mondo di Slalom 2024

A destra Joe Jacobi con Jean Michel  Prono

Tornare a La Seu mi fa sempre un  immenso piacere, anche se le persone, le situazioni e gli interessi inevitabilmente cambiano nel corso del tempo. Ritrovare i luoghi che un tempo mi erano famigliari mi procura una certa emozione. Oggi poi, bevendo un cortado al bar della terrazza sul canale,   mi è venuto in mente che 15 anni fa, proprio qui, mi era partita l’idea di iniziare a tenere un blog per condividere e, nel mio piccolo , tentare di dare luce alla canoa. La cosa è diventata pian piano sempre più grande grazie alla forte adesione con cui questo blog è seguito. 

Cosa raccontarvi di questa realtà catalana, che in pratica, quasi ogni anno, organizza una gara di Coppa del Mondo, che non vi ho già raccontato? 

Una cosa per la verità ce l’ho perché oggi ho parlato con Joe Jacobi, campione olimpico nella C2 proprio qui a La Seu, ed è stato molto carino a condividere con me una sensazione  forte che ha vissuto domenica scorsa proprio qui sul canale che lo ha visto 22 anni fa trionfare assieme a Scott Strausbaugh. Ora ve la racconto. Il buon Joe, che diversi anni fa si è trasferito qui a vivere, rientrava da un meeting in compagna con la sua fidanzata Maria e, arrivando sulla parte finale del canale,  ha visto Martikan e Kauzer in acqua e quindi, attratto da questi due campioni,  ha voluto spiegare alla sua dolce compagna chi fossero tali personaggi vista e considerata la caratura dei due atleti in acqua. Nel frattempo, sopra il salto,  in canoa sopraggiungevano  Jessica Fox, Lukas Bozic e Benjamin Savsek e quindi ovviamente ha dovuto parlare a Maria anche della campionessa che stava in acqua e dei due sloveni. Detto fatto si gira e giusto da sotto il ponte Titouan Castryck e Nicoals Gestin avanzano tra i flutti pennellando le porte.  A quel punto a Jacobi non sembrava vero di vivere nella realtà, ma forse si trattava di un sogno, un gran bel sogno che univa le icone di questo sport, un’unione tra i campioni del passo, quelli  di oggi e quelli del futuro. Gli sembrava di essere tornato bambino e vivere la sensazione del Natale da tanto ben di Dio si aggirava su quelle acque: in basso le leggende del passato, al centro l’attualità, e in alto il presente che continuerà per il futuro. Poi, con ancora più entusiasmo, mi dice: « pensavo a Te Ettore, perché tu che racconti le storie forse questa sarebbe proprio da condividere sul tuo blog».  Ed in effetti è una bel racconto che descrive bene qual è la situazione che  in questo momento si vive nelle gare di Coppa e non solo. Sta arrivando  una sorta  di cambio generazionale forte dove assisteremo, secondo me, ad una evoluzione tecnica elevata. Perché tutti questi atleti fossero in acqua a La Seu d’Urgell nella domenica in cui si stava svolgendo la gara ad Ivrea è presto detto: i primi due non fanno le gare di Kayak Cross e in Italia avevano gareggiato il sabato, la stessa cosa vale per Savsek e Bozic. Diverso è per Jessica Fox che, per impegni lavorativi e mediatici, ha saltato la prova di Ivrea. Castryck e Gestin non sono andati alla quarta gara di Coppa perché richiamati in Patria per la grande cerimonia che Tony Estanguet e Monsieur Macron avevano voluto per festeggiare tutti gli atleti olimpici francesi.  Ecco quindi svelata la presenza di questi campioni che la domenica hanno incantato il mio amico Joe Jacobi, uomo attento e sensibile alle gesta conoistiche mondiali. 


Attesa quindi per il gran finale di Coppa perché nulla è definito dopo 4 gare in una manifestazione iniziata a giugno e che si conclude solo ora. Nel Kayak femminile leader attuale è Emma Vuitton con 172 punti seguita da Funk con 160 e Fox con 151. nel kayak maschile regge Anatole Delasuss con 176 punti su Jakub Krejci a 156, terzo Vit Prinds a 149, sesto Giovanni De Gennaro con 141. Nella canadese femminile Jessica Fox è leader con 175, distaccate Nelle Bayn a 158 e terza Satkova, Martina, non Gabriela che è comunque settima con due vittorie. Tra gli uomini a guidare la classifica provvisoria c’è Matej  Benus a 165 punti a 3 lunghezze il giovanissimo Ziga Hocevar e terzo Mark Mirgorodsky a 159 punti. Raffaello Ivaldi, il migliore tra gli italiani, 7^, ma in Spagna non ci sarà visto che hanno deciso di lasciarlo a casa! 

Si inizierà come sempre giovedì con le canadesi, tempo atmosferico bello anche se per sabato e domenica sono previste piogge… l’autunno sul Vecchio Continente è alle porte.


Occhio all'onda !


Markus di Siwidata mi ha sfidato a freccette... sfida vinta! 

con Aritz il mio collega basco 

anche i campioni devono riparsi le canoe 



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