Semifinali più combattute delle finali
Il podio del Kayak femminile da sinistra Lilik, Fox e Prigent |
Osservavo Jessica Fox in finale, seguita passo passo dalla mamma Miryan, e mi chiedevo dove questa ragazza ,che di anni ne fa 28 proprio oggi, possa trovare la motivazione per essere sempre al top. Impressionante la reazione che ha avuto dopo aver malamente toccato la porta in risalita numero due che avrebbe potuto compromettere ogni cosa. E invece lei, figlia della Volpe, ma forse anche del vento, non si scoraggia neppure quando al passaggio 8 - 9 arriva in ritardo e precipita nella voragine di schiuma bianca che è proprio davanti alla porta numero 10. Qui lotta senza paura per infilarsi dentro ai palini bianchi verdi che sembrano stringersi sempre di più od ogni secondo che l’australiana trascorre nei flutti. Poi inizia la rimonta e il miracolo si concretizza regalandole da subito un oro super meritato.
La stessa domanda sulla motivazione me la sono rifatta guardando la finale del trentottenne Peter Kauzer che, dopo l’esclusione dalla semifinale continentale di poche settimane fa a Liptovsky, aveva scritto sulla rete sociale che la sconfitta non è una fallimento, ma fa parte del successo. Mi ricordo anche che cosa gli aveva replicato il campione ceco Prskavec: "You will come back stronger in Prague" … Direi quindi che il campione olimpico e neo campione europeo è stato un buon profeta!
Le finali qui a Praga spesso e volentieri non sono così combattute come invece lo sono le gare di semifinale. I tempi migliori vengono registrati proprio per passare l’ultimo ostacolo ed è stato così anche oggi dove Grigar aveva dominato la semifinale e Prskavec, fermandosi ad una decina di metri dalla fotocellula, aveva fatto registrare un 94.33: miglior tempo assoluto di giornata se non fosse stato sporcato da una penalità, data dal video judge dopo un review alla porta 17 in discesa. Bravo Giovanni De Gennaro che magistralmente scende il canale praghese tra gli applausi di un pubblico che non solo incita i beniamini di casa, ma segue attentamente ogni discesa come se poi non ce ne fossero altre! Il carabiniere lombardo è secondo peccato per il tocco alla risalita 14. Podio anche allo svizzero Martin Dougoud, evidentemente la relazione stabile con Riccarda Funk porta benefici anche in gara!
Pomeriggio infinitamente lungo terminato al calar del sole con le prove cronometrate per Extreme Slalom.
Domani si va con le canadesi alla mattina e poi chiudiamo la tappa in Repubblica ceca con le sfide dirette per quello che più che uno sport è da considerare una sorta di grande spettacolo circense!
Occhio all’onda!
P.S. NON HO LA RISPOSTA AL QUESITO DI CUI SOPRA!
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