Per colpa di una treccia... Jess perde la finale!

 


E’ di oggi la notizia: Jessica Fox si è tagliata i capelli! Interessante certamente, ma potrebbe sembrare un vezzo, o un cambio di look per la campionessa australiana, una sorta di lancio promozionale per qualche sponsor, ma invece  alla base c’è un motivo che ahimè le ha fatto perdere l’accesso alla finale di domenica nella canadese monoposto. Infatti super Jess, uscendo dalla porta in risalita numero 18, si è trovata di fronte all’imprevedibile e  la sua lunga  e fulvida  treccia di cavallo ha fluttuato  nel cielo e nella rotazione si è delicatamente appoggiata al palino interno, con il conseguente tocco e la leggera oscillazione  del palo.  Se devo essere del tutto sincero la cosa era sfuggita a molti a partire dai giudici di porta sulla riva e ad  un video judge che forse non aveva colto l’attimo, tant’è che la penalità non era stata assegnata. Tutto sarebbe sfuggito di mano  se non ci fosse stata la necessità del sottoscritto di tutelare la propria atleta che si trovava in quel momento in 11 esima posizione. Ecco quindi  la necessità di dover far protesta per capire se il tocco c’è stato oppure no! Conclusione a Jessica viene aggiunta una penalità che la porta in 12esima posizione e Ana Satila viceversa rimane  10^, che significa ultimo biglietto per la finale.  Dispiace ovviamente fare ricorso contro un’altra atleta, ma dispiace di più pensare che forse quanto da me evidenziato in realtà forse non era sfuggito a chi di dovere. Diamo la buona fede e accettiamo il "Sorry" che il Video Judge ci ha posto dopo la protesta!

Due le azioni da ricordare e da raccontare nelle sere invernali davanti al camino, magari con un buon bicchiere di brandy, mentre si addormentano i nipotini. La prima potrebbe iniziare nel modo più classico delle storie: «C’era una volta Alexander il grande imperatore di Slovacchia nato e cresciuto nella contea dei Monti Tatra che, nel più classico trasferimento acquatico dalla porta 10 alla porta 11, sfruttando l’onda bianca e con un debordè che solo lui sa fare dall’alto del suo metro e novanta, ci fa impazzire per tanta classe e sublime maestria. Infatti arrivando nella discesa 11 sfila la pala da sotto il palo interno, la piazza in acqua per quella che poteva sembrare una pagaiata larga, ma che in realtà si trasforma subito in un potente colpo indietro che si evolve prontamente in una sorta di bilanciano per restare in equilibrio,  per poi entrare con lo stesso nella risalita 13 e uscirne più forgiato di prima. Pura classe!
Il secondo gesto  da menzionare è quello, sulle stesse porte, di colei che invece arriva dal Regno Unito e ha lo stile che solo le regine, ma anglosassoni, possono avere. Parliamo di Mallory Franklin che, con sublime dolcezza, si porta a casa la vittoria, ma quel che più conta incanta tra la 11 e la 12 facendoci vedere come si possa spostare parallelamente la propria canoa per infilarsi nella porta successiva. Per fare ciò in quel momento e su quell’acqua ci vuole tanta e tanta lucidità, freschezza e una assoluta padronanza del mezzo. Brava Mallory successo meritato e si va alla pausa di coppa con lei leader assoluta in questa categoria.

Si riprenderà a parlare di Coppa solo dopo la metà di agosto, protagonisti ora i campionati del mondo junior e under 23 e poi subito dopo i mondiali assoluti ad Augsburg sul finire di luglio.

Occhio all’onda!

 


 

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