SATKOVA E PRSKAVEC FANNO GODERE IL MERAVIGLIOSO PUBBLICO DI PRAGA


 Solo a Praga ti può capitare che, mentre assisti tra la folla alle gare di finali, ti giri e al tuo fianco ti trovi il presidente della Repubblica che, sulla tribuna, in polo azzurrina, fa il tifo per i suoi atleti ed esulta ad ogni passaggio. Petr Pavel è un presidente amato dal suo popolo e oggi l’accoglienza che ha ricevuto sul canale di Troja ne è la testimonianza concreta. C’è da dire pure che certamene ha portato fortuna ai suoi atleti che hanno dominato le gare nella canadese monoposto sia femminile che maschile vincendo entrambe con Gabriela Satkova e con Jiri Prskavec che, a questo punto, possiamo dire che ci fa rivivere l’epopea di Fabien Lefevre che seppe vincere in entrambe le specialità. Così questo sabato di giugno si trasforma in una grande festa per questo popolo che ama la canoa e che risponde sempre presente in gran numero quando il meglio del mondo canoistico  gareggia su queste acque. Poi ci sono loro: Daniel Stach e Miroslav Lens, le voci di queste gare che sanno catturare il pubblico, spiegando loro, con con competenza e sagacia, i passaggi tecnici arricchendoli con le emozioni e le sensazioni che l’atleta sta vivendo in quella specifica manovra. La gente, colorata e festosa li segue attentamente, ride, si diverte, soffre e gioisce non solo per i local, ma anche per tutti i finalisti. Ti  sembra di essere in una finale di Champions League del tanto amato calcio e si cerca di assaporare questi momenti nella speranza che prima o poi ovunque possa essere questo il futuro della canoa slalom. Bravi come sempre gli organizzatori, che curano i dettagli, hanno un occhio di riguardo per i bimbi, allestendo per loro aree di gioco con tema canoa, ci sono poi truck food per tutti i gusti e  gli espositori. Per non parlare dell’area atleti sempre ben organizzata e che mette i protagonisti delle gare a loro agio per vivere alla grande questo evento.
 

Non posso esimermi però nel raccontare la cronaca, iniziando amareggiato dal fatto che Raffaello Ivaldi, dopo  una brutta contrattura ad inizio settimana che lo ha costretto a letto per alcuni giorni, ha preferito, a malincuore, dare forfait, dopo che dai fidati fisioterapisti dall’Italia è arrivato l’assoluto  stop! Senza di lui l’Italia rimane fuori dalla finale, Paolo Ceccon solo 26esimo e Roberto Colazingari 28esimo. Fuori dalla finale anche le due italiane Elena Borghi, 21^,  e Marta Bertoncelli, 17^. Ai Giochi di Parigi 2024 quindi sembra, non abbiamo però la certezza ufficiale, sarà Marta Bertoncelli a completare la compagine azzurra.
 

I sogni di una Olimpiade in C1  per Luka Bozic svaniscono nella gara di qualifica,  all’entrata della risalita 4, quando cioè tocca malamente il palino interno con il braccio destro e la penalità è inevitabile. Nel proseguo della discesa lo sloveno, che si giocava qui il posto a cinque cerchi con il rivale Benjamin Savsek, non è più lucido e ogni gesto sembra essere appesantito da una selezione che dura da più di 12 mesi! Resterà fuori dalla finale, mentre il suo compagno, nonostante il tocco alla 13, si infila tra i primi dieci tirando un sospiro di sollievo perché a Parigi potrà difendere il suo titolo olimpico a testa alta.
 

Quindi riassumendo il podio C1 donne è: prima Gabriela Satkova, 2^ Jessica Fox e 3^ Andrea Herzog. In questa finale ci sono due ceche e due tedesche poi abbiamo Brasile, Slovacchia, Australia, USA, Francia e Gran Bretagna.
 

Nel C1 maschile vince Jiri Prskavec, che quasi non crede nella sua impresa, secondo Benjamin Savsek e terzo Nicolas Gestin. Qui abbiamo avuto tre francesi, due slovacchi, due tedeschi, un australiano, uno sloveno e un ceco.
 

Pomeriggio dedicato ai time trial per il kayak cross dove passano i primi 42, fra le donne in pratica tutte, solo poche le eliminate. Tra gli uomini la battaglia è più agguerrita.


Occhio all'onda!

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