IL KAYAK CROSS CHIUDE LA LUNGA SELEZIONE PER PARIGI 2024

 

Da Praga a Cracovia ci sono poco più di 500 chilometri e considerando che viaggiamo a pieno carico la velocità non è sostenuta, ma va bene così perché piove, molto, e poi il lunedì post Coppa ha un sapore particolare e la mia mente corre ai fatti appena vissuti, guardando pure al futuro.  Pensi all’ultima prova e sei già però proiettato nella prossima. Forse  qualche riflessione in più per la tappa in terra Ceca c’è perché c’è ancora qualche   speranza che Zeno possa qualificarsi per i Giochi Olimpici: è la quarta barca nel Kayak Cross  e per le prove a cinque cerchi ne passavano tre, ma… c’è un ma! La Spagna, che con  Germania e Francia ha conquistato il pass olimpico potrebbe restituire la quota e di conseguenza la prenderebbe la 4^ classificata che in questo caso è l’Italia. Perché dovrebbero fare ciò gli iberici? Per il semplice fatto che le loro selezioni per questo posto sono ancora in ballo e potrebbero andare avanti a lungo considerando che, in teoria,  i loro due atleti che parteciperanno al Kayak Cross dovrebbero essere già qualificati e dovrebbero essere gli stessi che gareggiano per lo slalom. Comunque vada c’è da dire che Zeno Ivaldi ha gareggiato al meglio, vincendo pure la finale B, ha gareggiato onestamente e correttamente in gare che hanno sfiorato in molti casi una vera e propria battaglia senza troppi scrupoli all’ultima pagaiata. La posta in gioco era alta e quindi c’era da aspettarsi di tutto e di più! In una domenica festosa e animata sempre da un grande pubblico abbiamo sofferto, corso, sorriso, gioito e perché no abbiamo avuto anche la conferma di aver ritrovato un atleta che potenzialmente vale molto e che però purtroppo ha fatto i conti in questi ultimi anni con vari malanni e mala sorte. Oggi probabilmente per l’atleta della Marina Militare si apre un nuovo cammino che lo vede protagonista di se stesso perché credo che abbia capito il valore e il potenziale che madre natura gli ha regalato che sia in canoa o in altro campo. 


Chi gioisce a pieno titolo sono i  Fox che, a questo punto, con Noemi qualificata nel Kayak Cross per Parigi 2024, potrà dire: siamo una Famiglia Olimpica! Infatti mamma, papà e figlie vantano una particolarità assolutamente unica: non ho idea di quante altre famiglie nel modo e in qualsiasi altro sport possono vantarsi di questo incredibile record. Mamma e prima genita con medaglie a cinque cerchi. Papà, 10 volte campione del mondo, forse resterà l’unico senza alloro olimpico, ma, per noi che abbiamo vissuto quella generazione e sappiamo che cosa ha fatto "Riccardo la Volpe", resterà sempre e per sempre un eroe e un grande benefattore dello Slalom mondiale. 


Qualche novità dal punto di vista sentimentale alla vigilia Olimpica sembra pure esserci per qualche atleta, ovviamente vi lascio con il dubbio e a rosicare! Potrei essere accusato di impersonare la “Whistledown” della corte della canoa, ma,  in fondo sono sempre cose carine! Non è forse diventato tema di dibattito e di interesse la brava e bella Anna Kalinskaya che, da quasi perfetta sconosciuta, è passata alla ribalta delle cronache?! Perchè non si dovrebbe parlare pure dei nostri atleti e atlete creando attenzione, passione e amore anche per loro? O forse non li consideriamo umani e quindi soggetti a sentimenti? Ecco credo che si dovrebbe  creare interesse attorno agli slalomisti anche da questo punto di vista!

Occhio all’onda!

Olympic Fox Family

 

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