Clarke e Marx trionfatori nel KAyak Cross agli Euro 2024
Sarà pure un caso, ma Staffordshire è una razza canina molto famosa in Gran Bretagna, una razza dalla struttura forte e solida con grande sviluppo muscolare e con movimento agile. Chi invece arriva dalla contea di Stafforshide, e più precisamente da Stoke on Trend è il campione del mondo e, da oggi, pure il campione europeo di Kayak Cross, che ha le stesse caratteristiche del famoso quadrupede inglese: forte e agile nello stesso tempo. Mi verrebbe da citare la famosa frase di Muhammad Ali prima dell’incontro, nel 1964, contro Sonny Liston: "Vola come una farfalla, pungi come un'ape. Combatti ragazzo, combatti". Ed è quello che ha fatto oggi questo mastino senza paura e senza peccato, andando contro a quella che sembrava una eliminazione fin dai quarti, ma che invece si è trasformata in una rimonta, discesa dopo discesa. Il risultato finale è stato quello che Clarke potrà mettere nel suo curriculum personale anche il titolo Continentale. Un trofeo nato nel 2021 e che ieri 16 maggio 2024 ha disputato la sua quarta edizione europea. La sua vittoria conferma , se mai ce ne fosse stato bisogno, il valore di questo atleta che è detentore della corona iridata, tanto per restare in tema con la boxe, dal 2021, quindi già per tre edizioni! In finale parte nella posizione più a monte, alla sua destra ha lo spagnolo Llorente, quindi il francese Renian che per l’occasione gareggia senza paragomiti, e chiude le file lo svizzero Rohrer. Al salto Clarke esce benissimo, sceglie di portarsi alto per il traghetto e si infila per primo nella porta numero uno, con Renian e Roher che lo rincorrono. A questo punto i tre si dividono e cioè i primi due vanno sulla risalita di sinistra e l’elvetico a destra, con l’iberico attardato. Joe, come è conosciuto nel mondo della canoa, è fantastico a girare attorno al palo e se ne va, sul lato opposto è altrettanto bravo il rosso crociato a mangiarsi la risalita e si mette all’inseguimento del fuggitivo. La gara a questo punto ha già il suo vincitore considerando che da qui in poi il triplice campione del mondo non sbaglia più nulla e lascia dietro di sé solo schiuma bianca, tanto sono potenti le sue pagaiate. La lotta a questo punto rimane aperta tra gli inseguitori per le medaglie a farne le spese è il transalpino che finisce quarto dietro a Rohrer, secondo, e Llorente, terzo.
Anche la finale femminile è decisa dal salto e dalla porta uno. Alena Marx l’altro ieri aveva conquistato già la vittoria nel time trial e negli scontri diretti ha praticamente sempre dominato a partire dai quarti, semifinali e finali. Alla uno la svizzera se ne va e alle sue spalle succede di tutto: Horn perde la prima porta ed è costretta a ritornarci sopra per non prendere la massima penalità; poi alla due Prigent e Setchell decidono di andare tutte e due sulla sinistra, nel frattempo Horn recupera, visto che era andata a destra e si rimette in corsa per le medaglie. Il bello però arriva nella roll-zone. Marx rischia di piantarsi sul pietrone, ma la buona stella, che l’ha assistita per questi due giorni di gara, non l’abbandona e riprende la via del traguardo con margine. Le sue tre avversarie bisticciano con la testa sotto acqua e a rimetterci, una volta rivista la luce, è l’italo-tedesca che va lunga alla sinistra e abbandona i sogni di gloria. Alla fine quindi confermata la vittoria della brava e giovane Marx, seguito dalla francese Camille Prigent e terza, un po’ a sorpresa l’inglese Nikita Setchell.
PS giusto per i più curiosi …l’incontro del 24 febbraio del 1964, di cui sopra, alla Convention Hall di Miami Beach è stato vinto da Cassius Clay (cambiò il nome solo il giorno dopo di quell’incontro) per l’abbandono al 7^ round dello sfidante Sonny Liston. Il primo concesse la rivincita al secondo poco più di un anno dopo e Muhammed Ali vinse per knockout al primo round.
Visto poi che oggi, venerdì 17, si riposa e si aspetta che la furia dell’acqua si scateni, nella speranza che non faccia troppi danni, avete tutto il tempo per guardavi su internet quell’incontro… vi piacerà sicuramente, non fosse altro per quell’eleganza che quel mito di uomo riusciva ad esprimere sul ring.
Occhio all’onda!
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