Fox e Kauzer i grandi esclusi
La sera prima delle gare e quando il programma non ci permette di tornare a casa tra una prova e l’altra preparo del riso con verdure, uova, frutta secca e fresca, lo metto poi nelle vaschette e il giorno dopo lo sistemo nel frigo portatile nella nostra tenda, così gli atleti possono alimentarsi bene prima di gareggiare o fra una manche e l’altra. Piccoli particolari che comunque contano parecchio per vivere pure meglio. Ci sono poi barrette e bevande energetiche io però eccedo con la cioccolata!
Devo fare ammenda perché nell’elenco delle atlete che gareggiano sia in K1 che i C1 non avevo inserito Laura Pellicer che corre per Andorra anche se vive a La Seu d’Urgell e spero anche di non essermene dimenticate altre, ma potrebbe succedere! Mi riferisco al post del 26 maggio titolato "Parte la coppa del mondo slalom 2023… preparatevi!". I più attenti appassionati si saranno pure accorti che non ci sono al via Mallory Franklin e Corinna Kuhnle. L’inglese ha preferito dare forfait a questa gara, ma è già nella capitale della Repubblica Ceca per preparare la seconda gara di Coppa, mentre dell’austriaca non ne conosco il motivo della rinuncia, mi informo e vi aggiorno.
Mattinata dedicata alle qualifiche delle canadesi con nessuna sorpresa se non che Bozic e Gesten e cioè il numero 2 del ranking ICF e il detentore della Coppa del Mondo hanno dovuto presentarsi al via della seconda manche per passare il turno. Lo sloveno per un 50 alla porta numero 3 e il francese per il salto di porta alla 15. Il primo vincerà la seconda manche con un 98.47 e il secondo si qualifica in sesta posizione. Buona la prima per gli italiani Raffaello Ivaldi e Paolo Ceccon. Raffy mi è piaciuto per come ha gestito la manche dall’inizio alla fine con l’unico brivido all’uscita della risalita 14 dove ha piazzato in acqua un debordè estremo per non finire sotto con la testa. Finisce terzo con buone sensazioni per la semifinale di domani. Bravo anche Martino Barzon, all’esordio di Coppa che in seconda manche si garantisce il passaggio in semifinale con un 9^ posto importante giusto dietro ad un altro esordiente di tutto rispetto in Coppa in questa specialità che risponde al nome di Jiri Prskavec!
Sorprese importanti alle gare pomeridiane dove si gareggiava per semifinale e finale nel kayak maschile e femminile. Infatti due colossi come Jessica Fox e Peter Kauzer escono di scena prima che si apra il sipario per l’ultimo atto. L’australiana 50 alla porta 4 e lo sloveno pasticcia fin dalle prime pagaiate. Ve lo ricordate l’anno scorso in finale al mondiale? Ecco più o meno abbiamo rivissuto il passato e a malincuore il bravo 39enne di Hrastnik, un paesino di poco più di 5.000 anime, lascia la Germania in anticipo per andare a Praga a preparare la vendetta!
Prendo l’occasione per esprimere una mia idea sul tracciato di Augsburg o meglio sulla prima parte di questo canale che a distanza di oltre 50 anni è ancora comunque molto interessante. Il bivio, da dove si parte, presenta subito una parte molto movimentata ed irregolare, consociuta con il nome di "waschmachine" e già questo vi può dare l’idea di che cosa vi trovate ad affrontare appena partiti. Ecco dicevo: se dovessi tracciare il percorso non metterei mai delle risalite dove invece abitualmente i tracciatori mettono. Perché? Semplice! perché la gara da subito può prendere o non prendere una bella piega e sfalsa poi tutta la discesa successiva con quelle risalite di destra o di sinistra. Non ha senso avrebbe più logica far partire gli atleti lanciati per poi mettere delle combinazioni più impegnative al "Bogenbrücke" o al "Karusell". Non spaventatevi per il tedesco perchè in fondo al post trovate una foto con i nomi delle varie rapide dell'EisKanal. Sono solo mie idee, non abbiatene male! Devo confessare anche che in 40 anni di gare, che ho avuto modo di fare o di assistere qui ad Augsburg, non mi era mai capitato di vedere una porta sotto il ponte, posizionata nella microscopica morta a destra da fare in discesa arrivando dal suo lato opposto. In risalita sì, ma in discesa mai!
- Il gesto tecnico più bello: quello di Jiri Prskavec in semifinale alla retro 8.
- La rimonta più veloce ed incredibile: quella di Giovanni De Gennaro che con un ritardo sostanzioso nella prima parte riesce a recuperarlo tutto e a vincere con quasi tre secondi di vantaggio su Joe Clarke e sul un Hannes Aigner ritrovato.
- L’espressione facciale più spontanea: quella di Martin Dougoud all’arrivo della semifinale che nel far registrare il miglior tempo di manche sembrava chiedersi come fosse stato possibile!
- L’errore più banale: quello in finale di Ricarda Funk nell’entrare alla risalita 21 errore che la lascia giù, da un podio che già parlava in pratica tutto tedesco, la campionessa olimpica e mondiale, ma soprattutto idolo di casa!
- L’atleta più vecchio in una delle due finali di oggi: Dariusz Popiela il polacco impegnato socialmente e che di anni ne ha 37.
- Il più giovane: Titouan Castryck che invece di anni ne ha 18
Occhio all’onda!
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