Pronti per la seconda prova di Coppa del Mondo Slalom

 

Andy Barat in rappresentanza delle Comore


Ho dovuto cedere e alla fine ho usato gli scarponi pesanti che sempre ho in borsa e che, se vogliamo,  avrebbero solo una funzione esclusivamente scaramantica. E’ come quando vi portate l’ombrello, ma alla fine non piove... come si sarà capito è iniziata sotto l’acqua la settimana, solo oggi il cielo ci ha dato tregua e il sole si è fatto timidamente vedere.

C’è una storia curiosa ed è quella di Andy Barat che, qui a Praga , aprirà le danze per il Kayak maschile. Lui gareggia per le Comore, ora devo essere sincero, non sapevo dell’esistenza di questo paese e quindi ho chiesto aiuto a Wikipedia che mi dice: "Le Comore, ufficialmente Unione delle Comore, sono uno stato indipendente dell'Africa Orientale formato da tre isole posto all'estremità settentrionale del Canale del Mozambico, nell'Oceano Indiano, tra il Madagascar e il Mozambico". Sono andato a leggermi poi un po di storia che vi consiglio di approfondire perché è molto interessante capire come si sono evolute queste terre e quante invasioni hanno subito. Ho incontrato Andy oggi sul canale, dopo l’ora di allenamento libero,  e così ne ho approfittato per presentarmi e parlare un pochino con lui nel mio francese piuttosto grossolano, se il francese può essere grossolano! Mi dice che il papà è delle isole e la mamma francese, lui vive a nord della Francia e lì si è avvicinato alla canoa pochi anni fa.  Considerando che non andava male ha iniziato pure a pensare e a sognare che forse avrebbe potuto pure un giorno partecipare ai Giochi Olimpici. Così si è attivato e nel paese del papà si stanno organizzando per avere una federazione specifica; per il momento il vice presidente del Comitato Olimpico delle Comore sta ricoprendo  il ruolo di presidente di quella che è una neo nata federazione della canoa in loco. Andy Barat quindi mi spiegava che sta cercando pure di far nascere un club da quelle parti per avvicinare i giovani a questo sport.

I tracciatori del percorso sono prima di tutto due amici,  che ho visto in pratica nascere,  canoisticamente parlando, poi ho seguito le loro gesta come atleti, quindi, una volta appesa la fatidica pagaia al chiodo, ho seguito pure la loro crescita come allenatori. Oggi sono chiamati a disegnare il percorso di una gara di Coppa del Mondo, una gara poi come quella di Praga che ha un particolare fascino e soprattutto ha un grande seguito. Loro sono Marcel POTOČNÝ e Davide MONGUZZI.  Il primo in rappresentanza del comitato organizzatore e il secondo nominato dall’ICF.  La cosa interessante è che per la prima volta da moltissimi anni a fare il percorso non ci sarà Jiri Prskavec, ma comunque, da indiscrezioni degli stessi tracciatori e per averci parlato personalmente, lui comunque c’è stato e ci sarà per, diciamo,  approvare o aggiustare magari qualche sbavatura che i due giovani potrebbero aver commesso. Come ad Augsburg, i cambiamenti tra qualifiche e semifinali e finali saranno pochi, mi dicono 5, ma, solo domani, vedendo il tracciato montato,  saremo in grado di dare qualche giudizio.

Giornata intensa per me per seguire i miei atleti nella prima ora di allenamento, poi uno sguardo all’ultimo allenamento di Zeno e Raffy e  poi ancora qualche tempo passato a organizzare le giornate future, quindi un pochino di relax allenando, ma in realtà osservando, il mio piccolo amico  canoista Vojta. Lui è il figlio di nostri amici praghesi che da qualche anno ha iniziato una nuova avventura con la canoa e, ammirandolo a pagaiare, si prospetta un futuro interessante con la pagaia in mano!

Occhio all’onda!

 



 

 


 
a sinistra Potocnic al centro Monguzzi a lato destro Prskavec

    con il mio amico Vojta e con i suoi compagni di allenamento 

 

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