Weekend con selezioni per CZE, GER, ITA, SLO

Evy Leibfarth con il ticket per PArigi 2024 in K1, C1 e Kayak Cross    

 
Dalla prima gara delle selezioni americane solo Evy Leibfarth stacca il biglietto per volare a Parigi, mentre per la canadese maschile si deciderà fra due settimane con la gara di Oakland. In ballo ci sono Zachary Lokken e Casey Eichfeld e, attualmente, il primo,  cioè Bug, così è soprannominato Lokken, ha 3 manche vinte e un secondo posto contro una vittoria e 3 secondi posti di Casey. Tutti gli altri concorrenti sono decisamente lontani per insidiare questi due atleti che ormai,  da molti anni,  sono rimasti gli unici rappresentanti di una tradizione e di una storia americana che ha influenzato e dominato,  tra gli anni ‘80 e ‘90, lo slalom mondiale con i vari Lugbill, Hearn, Robison, Ford, Lessels,  Prentice e Clawson.
Evy Leibfarth si è imposta giovanissima nel panorama internazionale per due motivi. Il primo sicuramente per aver vinto a 15 anni il mondiale di Kayak Cross a Cracovia nel 2019, nello stesso mondiale era arrivata 3^ nel kayak e 10^ nel C1. Ciò che  più stupì in quell’anno fu il suo 4^ posto in C1  al mondiale a La Seu, a pochissimo dalla medaglia di bronzo. Tanto per la cronaca il mondiale fu vinto da Andrea Herzog su Jessica Fox e terza fu l’austriaca Nadine Weratschnig. Il secondo motivo è quel suo strano modo di pagaiare che si riflette tanto in K1, quanto  in C1, un modo decisamente tutto personale che gioca su un’alta frequenza di pagaiate e un movimento del corpo continuo senza pause. Se vogliamo è contro ogni principio biomeccanico dell’applicazione della forza e della sua relativa trasmissione allo scafo, ma a quanto pare è redditizio per la pagatrice a stelle e strisce.  C’è da dire che da giovane la statunitense era molto leggera e quel modo di pagaiare la poteva avvantaggiare molto. Oggi, ormai donna ben formata, si è appesantita e, probabilmente, qualche cosa andrebbe rivista nella sua tecnica. Vanta in K1 18 presenze in Coppa del Mondo dove ha conquistato 7 finali e 1 medaglia di bronzo a Tacen nel 2020. In C1 ha 18 presenze in Coppa e, anche qui,  7 finali con 3 medaglie conquistate tutte a Tacen, un canale che a lei, a quanto pare, piace molto e bene si adatta alle sue caratteristiche, 3^ nel 2019 e 2020 e 2^ nel 2022. Sempre in C1 ha 4 presenze ai mondiali e 2 finali (La Seu 2019 4^ e Lee Valley 2023 7^), mentre in K1 ha lo stesso numero di presenze ad una rassegna iridata, ma nessuna finale.
 
Nel frattempo qui a Vaires-sur-Marne, o meglio, su canale che ospiterà i Giochi,  si stanno montando tribune e annessi sul campo da slalom e sull’impianto adiacente che ospita canottaggio e canoa da velocità. Tutto il complesso ha una capacità di 36 mila spettatori di cui 12 mila per la canoa slalom, 14 mila seduti per canottaggio e canoa velocità e 10 mila in piedi. L’impianto, che si trova a 39 chilometri dal Villaggio Olimpico, troppi per pensare di alloggiarvi durante i giorni di gara, ha una estensione di 150 ettari immersi nella natura, grazie anche agli oltre 450 alberi piantati per garantire il mantenimento dell’area dal punto di vista naturalistico. Il complesso è stato progettato da uno studio tedesco che, vincendo l’appalto europeo, ha avuto modo di realizzare l’opera che, se per certi versi è innovativa, per altri, canoisticamente parlando, presenta forti limiti a partire proprio dal canale stesso. Oggi sono stati spostati  alcuni blocchi sul canale, ma, per la verità, non è cambiato un granché. Gli interventi più urgenti sono, a mio modo di vedere, sulla prima parte,  anche  se ci hanno provato in questi mesi, peggiorando però la situazione. Il primo salto risulta essere troppo secco e non ha nessuna ragione di esserlo perché le combinazioni da fare sono veramente poche. L’unica soluzione è passarci cercando una via d’uscita sul lato destro o sinistro, ma ovviamente dipende da come sono messe le porte da affrontare.
 
E’ tornato il grande freddo e a Tacen mi dicono che ha nevicato, le previsioni non sono delle migliori. La cosa preoccupa perché sarà un weekend ricchissimo di gare che serviranno per selezionare molte squadre. In  Slovenia di scena la seconda gara di selezione per gli italiani e la prima per gli sloveni. I primi poi chiuderanno con le selezioni ad Ivrea nel fine settimana successivo e i secondi invece andranno a giocarsela con gli slovacchi a Bratislava la settimana prossima. Gli slovacchi invece inizieranno con Bratislava fra sette giorni per proseguire poi nel weekend successivo con le gare a Liptovsky.  Ad Augsburg i tedeschi iniziano con le gare di selezione  e la settimana prossima se la giocano invece a Markkleberg. Se volete conoscere maggiori dettagli sulle gare tedesche cliccate qui.  Anche gli atleti della Repubblica Ceca, nel fine settimana, hanno la prima gara di selezione, esattamente  a Veltrus. Proseguiranno  poi sul canale di Troja sette giorni più tardi. Per classifiche e video di queste gare cliccate qui
 
Non sarà facile seguire tutto e tutti, ma ci proveremo! 

Il mio amico Guillermo Diez Canedo, grande appassionato di statistiche, si chiedeva chi, con la più bassa posizione ranking ICF, sia arrivato a vincere una medaglia ai Mondiali o alle Olimpiadi. Io, a memoria, ci sono andato vicino anche se ho sbagliato di poco! Ho detto Mathis Soudi il marocchino che a Londra lo scorso hanno è arrivato terzo quando era 53esimo nel ranking ICF.  Meglio di lui, o  peggio, dipende dai punti di vista, è stato Sebastien Combot: quando arrivò secondo al mondiale del 2014 a Deep Creek, dietro a Boris Neveu e davanti a Mathieu Biazizzo, era il 206 del ranking ICF. In terza posizione Marcello Beda, 50esimo quando vinse l’argento a Bratislava nel 2021.
 
Occhio all'onda!  
 


 

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