Italia e USA weekend di selezioni

 

Scott Shipley impegnato come apripista sul suo canale in Alabama  


Da Vaires-sur-Marne a Parigi centro ci sono poco più di 35 chilometri. Tutti percorribili su piste ciclabili che a volte seguono il fiume e a volte proseguono all’interno lungo il canale e in mezzo ai parchi, per arrivare sotto la Torre Eiffel in poco meno di 90 minuti.  Quindi ho approfittato della  giornata di riposo dei miei atleti per pedalare e buttare un occhio a che cosa si sta facendo per gli imminenti  Giochi Olimpici. Ed in effetti i lavori sono serrati e proprio a lato del famoso monumento parigino, nonché simbolo pure di queste Olimpiadi, si stanno costruendo le tribune e i campi per il beach volley. Percorro il ponte d’Iéna e penso a Napoleone che lo ha fatto costruire per commemorare la vittoria contro i prussiani,  grazie alla sua grande capacità strategica che lo ha reso probabilmente il più grande condottiero di sempre, anche se qualcuno preferisce definirlo  un grande conquistatore più che un grande stratega. Non me ne vogliano Carlo Magno, Annibale, e tutti gli altri. Arrivo sotto i giardini del  Trocadero e salta subito all’occhio che la famosa fontana di Varsavia non c’è più! In realtà è stata coperta per costruire un grande  palco che ospiterà alcuni momenti della cerimonia di apertura con autorità e discorsi ufficiali.  Poi, seguendo la Senna,  ho immaginato la sera del prossimo 26 luglio, quando su quel fiume sfileranno le barche con gli atleti di oltre 200 paesi che prenderanno parte alla XXXIII  edizione delle Olimpiadi moderne. Proseguo poi in direzione Place de la Concorde invasa da materiali di ogni genere. Qui si disputeranno le gare di breakdance, skateboarding, box freestyle e basket 3x3 a partire dal 27 luglio fino al 10 agosto, quindi, in pratica, la piazza sarà impegnata per ogni giorno dei Giochi. 

Tempo di tornare alla base per seguire a distanza il weekend di gare che si stanno svolgendo in Italia e negli Stati Uniti e che sono di un certo interesse visto che, in entrambi i casi, si tratta di prove di selezione. 

Nella madre Patria si è gareggiato a Valstagna su un Brenta ricco d’acqua dove contava solo la prima manche delle due previste, anche se comunque se ne sono disputate due per la gara nazionale. Giovanni De Gennaro con una prima manche di tutto rispetto ci fa capire che è ben a fuoco per l’obiettivo dell’anno,  così come Raffaello Ivaldi. Il primo vince in K1 e il secondo in C1 con due belle discese pulite e lineari. De Gennaro, che scende in maniche corte,  si distingue da tutti con la scelta di fare la 11 e la 19 in discesa, quando la maggior parte degli avversari optano per delle retro. Gli split time danno però ragione al carabiniere che  vince con ampio margine su Xabi Ferrazzi, molto attento ad ogni passaggio di porta, e sull’aviatore Marcello Beda che, però, rimane fuori dalle percentuali per tenere valida la sua discesa ai fine della qualificazione in maglia azzurra. Pochi sono gli atleti che sono riusciti a centrare il muro delle % anche nelle altre categorie. Ci riescono solo Raffaello Ivaldi e Paolo Ceccon in C1. Tutte lontane le donne sia in C1 che in K1. Se volete una cronaca dettagliata allora leggete il post di "Speaker Rizzo" cliccando qui.


Trasferendoci dall’altra parte dell’Oceano, e cioè nel profondo Sud degli States, approdiamo nello stato simbolo della lotta per i diritti civili: l’Alabama, e scatta in automatico nelle nostre orecchie: "Sweet home Alabama" che ci ha insegnato che questo Stato è un territorio dolce, dai cieli blu. Ora per noi è ancora più interessante dopo che Scott Shipley* ci ha progettato un mega canale che, guarda caso,  in questo ultimo weekend, ha ospitato la prima prova di selezione per gli USA. Per la verità c’è poco da raccontare, visto che in questo momento il movimento a Stelle e Strisce non offre granché dal punto di vista agonistico, fatta eccezione per un’atleta in gonnella e due C1 di medio livello, ma due cose sono saltate all’occhio!  La prima è quella che lo stesso Scott ha fatto da apripista e, a 53 anni, ha dimostrato di essere canoisticamente ancora valido, seppur scendendo a gruppi di 4/5 porte alla volta. La seconda, testimonia che quello che vi dicevo in relazione al valore in questo momento degli USA nel panorama internazionale, è che Michal Smolen, che aveva chiuso la sua carriera sportiva con il 5^ posto alle Olimpiadi di Tokyo,  e che poi si è trasferito  in Nuova Zelanda a fare l’allenatore,  ha vinto le gare in Kayak surclassando gli altri concorrenti. Tempo fa, parlando con suo  papà a Rio, mi raccontava che Michal non vedeva il suo futuro come allenatore e che aveva ripreso a pagaiare sentendosi particolarmente bene. Oggi, guardando i risultati, mi sono ricordato di questa chiacchierata ed in effetti, il giovane Smolen, classe 1993, fa bene a tornare ad allenarsi e a pagaiare e sembra che, dopo Parigi, tornerà a casa per cercare stimoli e riprendere a lavorare con papà Rafa!

 

Occhio all'onda! 

 

* Scott Shipley ha vinto in K1 3 coppe del mondo ('93, '95, '99) e 3 argenti ai campionati del mondo ('95, '97, '99). E' stato campione del mondo Junior nel 1988 e cioè nella seconda edizione di questa rassegna nata nel 1986 con il mondiale di Spittal (AUT).

 

 

Commenti

Post più popolari