Per la Spagna Maialen Chourraut e Pau Etxaniz si uniscono a Miguel Trave per Parigi 2024 - Oggi ardua sentenza per C1 donne

 

 

Non ci poteva essere epilogo più sofferto e al cardiopalma alle gare di selezione spagnole che hanno tenuto tutti con fiato sospeso  fino alle finali di oggi! Ci ha fatto soffrire il duello tra Maialen Chourraut e Laia Sorribes nel kayak femminile, mentre in quello maschile la rivalità è stata tra Pau Etxaniz e David Llorente. Andare o non andare alle Olimpiadi è stata una questione di pochi centesimi dopo due settimane di gare che hanno portato gli atleti a combattere più sotto l’aspetto psicologico che su quello fisico.  Dopo  5 gare di slalom, 2 prove cronometrate di Kayak Cross,  più eventuali abbuoni accumulati per aver qualificato la barca ai mondiali di Londra dello scorso anno, si è arrivati all’ultima e decisiva discesa con 2 atleti nel K1 men e women esattamente alla pari.  La finale, commentata in diretta da Olatz Arregui, addetto alle comunicazioni della REFP, è stata decisamente combattuta. Tra Maialen e Laia ci sono 16 anni di differenza,  in sostanza, quando la seconda aveva un anno,  la prima partecipava al suo primo campionato del mondo Junior  a Bratislava, dove arrivò 32^, e da lì in poi fu un crescendo continuo fino ad arrivare alle quattro, oggi cinque, partecipazioni olimpiche e alle 3 medaglie già conquistate fino ad oggi ai Giochi. Laila , nata nel 1999,  a 16 anni, invece arriva seconda alla prova iridata junior e l’anno successivo vince l’Europeo di categoria. Poi assieme a Maielen Chourraut e Olatz Arregui arrivano seconde al mondiale di Londra 2023. Le due atlete hanno affrontato diversamente la finale, sapendo entrambe della posta in palio. L’esperienza condita pure dalla caparbietà sono state le prerogative di Maialen, l’aggressività, fino a metà percorso, e l’irruenza nella seconda parte sono state invece le gioie e le tristezza di Laia. Chourraut, attenta ad ogni passaggio, ma, nello stesso tempo, cauta nei passaggi più impegnativi, ha forzato solo nell’ultima parte del percorso in cui sapeva  di poter contare sulla sua grande scorrevolezza e sulle sue grandi doti fisiche nonostante i 41 anni da poco compiuti. Sorribes, non deve avere rimpianti: ha attaccato ogni risalita, con passaggi che hanno dimostrato la sua maturazione tecnica. Solo un rimpianto deve avere la brava pagaiatrice del fiume Segre, e cioè il passaggio 20-21 che le è costato 1 secondo e 10 centesimi sull’avversaria che vedremo al via a Parigi 2024. Le polemiche e le dichiarazioni sui social, a mio avviso, lasciano il tempo che trovano, ma il futuro sarà sicuamente suo se continuerà su questa strada.
 

Davide Llorente ci ha provato con tutte le sue forze ad agguantare la vittoria, ma le penalità lo hanno fermato: la prima proprio sulla risalita numero 1 e poi un tocco pure alla 10. Dall’altro canto Pau Etxaniz ha fatto una finale di tutto rispetto aggredendo le porte fin dall’inizio. La risalita 8 è divorata, poi è attento nel passaggio 9-10, due discese che in prima manche lo avevano messo in crisi facendo pure pensare ad un possibile salto di porta. Passato il ponte fino alla risalita 19 è decisamente veloce e prepara con largo anticipo la 21 in retro per cercare di traghettare sopra il buco in modo  da entrare veloce nell’ultima risalita del tracciato. Dall’ultima porta, la 23, all’arrivo, ancora 12 pagaiate per fermare il cronometro a 92.01 che significa vittoria, ma, soprattutto, il pass ai Giochi Olimpici di Parigi 2024.
 

Sulla riva esulta Xabi Etxaniz allenatore e sposo di Maialen Chourraut e allenatore e padre di Pau, per lui decisamente un grande momento! Ci sarà solo il tempo di tirare un po’ il fiato e lanciarsi con tutta la famiglia nell’avventura a cinque cerchi, ancora una, ancora in lotta per un risultato.
 

Per il C1 donne invece si deciderà tutto… udite, udite… con la prova di Kayak Cross di oggi sempre in quel di Pau. Infatti, dopo 6 gare, la situazione tra Nuria Villarrubla e Miren Lazkano è perfettamente uguale. Chi parteciperà quindi ai Giochi dovrà vincere il Time Trial nel Kayak Cross!
 

Si è fatto tardi e dovrei pure aggiornarvi sull’assoluta incapacità della dirigenza dell’ICF di dare una svolta alla canoa slalom,  poiché si è deciso che anche per il 2026 la Coppa del Mondo si farà nelle solite località e, guarda caso, tutta in Europa. Torniamo a chiamarla Coppa Europa come era fino al 1988 così nessuno avrà nulla da ridire!  A nulla è servito invitare il presidente Mr. Konietzko  a Rio in occasione dei Campionati Panamericani.  Evidentemente  si vuole mantenere il Vecchio Continente al centro della canoa con il grandissimo rischio di arrivare ad una lenta fuoriuscita dai Giochi Olimpici. Rimango pure sbalordito nel vedere come la vice-presidente ICF, Cecilia Farias, non tuteli il suo Sud America portando eventi e spingendo in questa direzione.

 

Occhio all'onda!

Commenti

Post più popolari