Diretta dai campi di Ivrea, Markkleeberg, Praga e Cunovo


 
Era tanto che non mi capitava di vedere tracciati di slalom dove ci sono delle risalite e poi la porta successiva più a monte. E’ stato il caso della gara nazionale, selezione per gli italiani, di Ivrea venerdì 26 aprile dove bisognava fare la 9 in risalita e poi risalire qualche metro per fare la dieci in discesa, e, ancora, poco  dopo, stessa situazione sul lato opposto con 12 in risalita e 13 più in alto da fare  in retro. Dicevo che una delle ultime volte che ho visto ciò è stato nel 2015 a Foz do Iguaçu al mondiale Junior e Under 23 quando Jean Michel Prono aveva insistito a mettere una combinazione così concepita. Ora la cosa che mi dispiace è che il tracciato di Ivrea è stato disegnato da due giovani allenatori, con la collaborazione di un altro giovane tecnico, tra l’altro impegnato nei ruoli federali. Infatti Pietro Camporesi, con Davide Monguzzi, sotto la supervisione di Lorenzo Biasioli, ci hanno riportato indietro nel tempo dove la canoa slalom era anche questo. Il concetto mio per uno slalom moderno è quello di far correre la canoa sempre verso valle, con tracciati sì angolati, ma scorrevoli per premiare e valorizzare la velocità. Detto ciò la gara si è svolta nel miglior modo possibile viste pure le condizioni atmosferiche decisamente avverse! Bravo l’Ivrea Canoa Club con i suoi volontari sotto la stretta direzione dei fratelli Cerrano, che hanno superato la prova in vista pure della Coppa del Mondo di settembre che organizzeranno per la prima volta in maniera autonoma. Sul campo ieri si è visto pure Ottavio Gueli, grande candidato alla presidenza Fick, in quello che dovrebbe essere il dopo Luciano Buonfiglio, che, tra vicepresidenza e presidenza, ha regnato, scusate governato, per oltre un 30ennio!
Percorso più impegnativo e, se vogliamo, con più logica quello del sabato disegnato da Nicola Micozzi e Stefano Cipressi, unico problema, ma questo non dipende da loro,  le penalità, in finale, date a caso, tanti passaggi dubbi valutati in maniera diversa da atleta ad atleta e questo fa male al nostro sport!
In chiave selezioni, chi ha la certezza di aver preso il posto in squadra per diritto sono nel Kayak maschile Giovanni De Gennaro e Xabi Ferrazzi, nel kayak femminile la sola Stefanie Horn, mentre per le canadesi rispettati i criteri per Raffaello Ivaldi, vincitore di tutte le gare, Roberto Colazingari e Paolo Ceccon. Nel settore femminile è solo Marta Bertoncelli qualificata di diritto  grazie al sua posizione nelle prime 15 del ranking ICF. Tutte però non hanno centrato le tre percentuali previste, ora spetterà alla bontà della direzione tecnica prendere una decisione per completare le squadre, se si vorrà farlo!
 

Trasferiamoci in Germania a Markkleeberg dove si è disputata la prima delle due ultime gare di selezione per i tedeschi. Nel kayak maschile lotta sempre a tre tra Aigner che ha vinto su Hengest, grazie ad una penalità di quest’ultimo, e terzo Hegge che, sette giorni fa, ad Augsburg, aveva ottenuto due vittorie. Domani quindi la gara decisiva per definire chi andrà ai Giochi in questa specialità. Nel settore femminile, con la vittoria di sabato, Ricarda Funk si conquista il posto a Parigi 2024 e domani potrà gareggiare per onorare i suoi tre successi ottenuti fino ad oggi. Nella canadese maschile ancora un secondo posto per Sideris Tasiadis dietro a Lennard Tuchscherer e terzo Anton Franz. Quest’ultimo abbandona con oggi la possibilità di gareggiare a cinque cerchi: l'unica possibilità che aveva era quella di vincere oggi e pure domani, ma quei 2 secondi e 19 centesimi di ritardo dall’oro gli impediscono di portare avanti i suoi sogni di gloria! Nel settore femminile vince Andrea Herzog che ora ha due vittorie, contro una di Elena Lillik. Decisiva quindi anche per loro la gara di domenica.

Dalla Germania ci trasferiamo nella Repubblica Ceca a Praga sul canale di Troja dove, in una giornata di sole e con un pubblico festante, si è disputata la terza prova di selezione dopo le due della scorsa settimana a Veltrusy. Vit Prindis nel kayak maschile sembra aver superato bene la settimana di influenza e vince su Novak e Krejci. Fa scintille Vavra Haridilek, che, dopo aver annunciato che si ritirerà alla fine di queste gare, nella finale B fa registrare il miglior tempo assoluto; peccato solo per un tocco, pure dubbioso secondo me, alla risalita 22. È triste pensare che domani sarà l’ultima volta che vedremo in gara questo campione che ha dato uno slancio vitale al mondo dello slalom con i suoi risultati, con il suo modo di pagaiare, con la sua gioia e il suo entusiasmo. Nel settore femminile del kayak dopo tre gare la situazione è la seguente: conduce con 26 punti Gabriela Satková, seguita da Hilgertova a 22 e in terza posizione Bekova, quest'ultima allenata da Jan Vondra che allena pure Krejči, mentre seguono a pari punti e cioè 18 Galušková e Fišerová. Nella canadese femminile le sorelle Gabriela e Martina  Satkova hanno in pratica già un piede in squadra nazionale, come pure la bravissima e giovanissima Tereza Knebelova. Le altre, dopo tre gare, sono troppo lontane per pensare di riuscire ad insediare questa triade. Nel settore maschile lotta serratissima tra  Lukáš Rohan, Jiri Prskavec e Václav Chaloupka. Ha la meglio Lukáš di 10 centesimi sul fenomeno Jiri e terzo Václav che si mangia la finale in due punti all’entrata della risalita 11 e poi alla risalita 22 dove arriva troppo lungo. E pensare che era riuscito a recuperare alla grande il primo errore! È terzo a 1.98.
 

Dalla Slovacchia arriva una brutta notizia visto che il campionissimo  Alexander Slafkovsky ha dovuto dare forfait alle gare di selezione per un infortunio giusto alla vigilia della prima gara che si è disputata a Cunovo questo sabato e che proseguirà domani e poi fra sette giorni a Lipovosky. A Bratislava hanno pure gareggiato sloveni e polacchi per le loro selezioni. La nota da segnalare che Michal Martikan è arrivato terzo assoluto nella gara vinta da Savsek e preceduto dal suo connazionale Benus di solo 1 secondo e 28 centesimi, dando a Mirgorosky poco più di mezzo secondo!
 

In ottica Brasile ottimo test per Ana Satila, che, dopo tre settimane di allenamenti intensi a Vaires-sur -Marne e in piena fase di carico, ha gareggiato all’ internazionale di  Ivrea vincendo  nel kayak su Stefanie Horn ed è terza nella canadese dietro a Nuria Vilarrubla e Marta Bertoncelli. 

Arriva alle prime luci dell'alba, di questa domenica 28 aprile 2024, la news dal campo di gara di Oklahoma City che  Casey Eichfeld (56^ICF Ranking) ha avuto la meglio per la qualificazione olimpica nelle gare di selezione a stelle e strisce. Il forte pagaiatore americano rappresenterà per la quarta volta il suo paese ai Giochi Olimpici dopo un duello all'ultima pagaita con il suo avversario di sempre e cioè Zacahry Lokken (31^ ICF Ranking).

Occhio all’onda! 

Il podio del K1 donne alla gara internazionale di Ivrea, da sinistra Stefanie Horn, Ana Satila e Francesca Malaguti.

 

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