Troppo tedesco in apertura!

 

  podio C1 men a squadre                                  foto@carloalberto cavedini

Alla signora Eva Weber, primo cittadino di Augsburg, bisognava dire  che nella piazza del municipio si stava celebrando l’inaugurazione dei Campionati del Mondo di Canoa Slalom e non la festa della Bavaria. E considerando la presenza di oltre 40 nazioni provenienti da tutti e 5 i continenti forse l’uso della lingua inglese era auspicabile. Dispiace anche che durante il lungo ed interminabile discorso della signora sindaca si siano premiate delle persone, ma che purtroppo il 90% dei presenti non ne ha capito il motivo: sicuramene qualche cosa di importante, ma non condiviso con gli ospiti che in questa settimana stanno animando Augsburg e il suo impianto per la canoa slalom una delle eccellenze nel mondo.
Commovente la salita sul palco dei giovani atleti del 1972 che sono stati invitati dall’organizzazione a presiedere questo evento a 50 anni dalla prima edizione olimpica. Un giusto tributo con standing ovation da parte di chi invece questo mondiale, il 43^ della nostra storia sportiva, lo vivrà da protagonista in acqua. I due presentatori non hanno saputo tenere le redini della situazione e le poche traduzioni dal tedesco per l’inglese si sono dimostrate molto sintetiche e lacunose. Il tutto a mio modo di vedere doveva essere organizzato meglio, bastava mettere sul mega schermo alle spalle delle autorità parlanti la traduzione in inglese così ognuno poteva seguire quanto si andava dicendo; anche il ricordo delle edizioni iridate precedenti ad Augsburg, 1957, 1985  e 2003, con i protagonisti di allora, sono state godute solo da chi il tedesco lo mastica come prima lingua a tutti gli altri poche immagini e mal sincronizzate. Anche il protocollo è stato decisamente disatteso. L’inno ICF che si ferma prima che la bandiera raggiunga l’apice del pennone, non è stato suonato l’inno di chi ospita le gare, mancava la bandiera dell’Europa che dovrebbe fare la sua presenza sempre e comunque restando alle normative della Comunità in cui viviamo. Giusto per fare solo qualche appunto importante il resto lo tralasciamo con il rammarico che le Autorità spesso e volentieri si dilungano per nulla. Queste non sono le sedi    per fare lunghi e sempre banali discorsi, qui bisogna dare spazio agli atleti ai volontari a chi organizza.
Per fortuna che c’è la musica che alla fine risolve ogni cosa, unisce i popoli e i cantanti sono stati proprio bravi e la Downtown Bigband ha dettato tempo e ritmo  riuscendo a dare un minimo di vita ad una cerimonia pesante e senza logica.
Oggi le gare a squadre hanno rotto  il ghiaccio da domani si fa sul serio. Germania che vince nel Kayak maschile e femminile, bravi gli sloveni nella canadese monoposto con italiani terzi e fra le donne in ginocchio hanno la meglio le ragazze della Repubblica Ceca sulle padrone di casa e su inglesi.

Domani si inizia con le qualifiche dei kayak e poi si vedrà.

Occhio all’onda! 

 

                                                                         foto @carloalberto cavedini



 

 

 
 

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