Qualifiche canadesi come da previsioni

 

@carloalberto cavedini photo

Andiamo subito sugli aspetti tecnici perché  non c’è molto da dire su questa seconda giornata di qualifiche dedicata alle canadesi. Tutte e tutti i possibili protagonisti passano in semifinale, abbiamo visto belle manche, ma nessun brivido particolare. Piccola delusione solo con Marko Mirgorodsky che rimane al palo a causa di  una seconda discesa decisamente inferiore alle sue potenzialità. Il 23enne di Liptovsky Mikulas poteva essere un sicuro protagonista considerando  che quest’anno in Coppa aveva preso già due finali e cioè a Praga dove finì 7^ e a Tacen 6^ oltre un 6^ posto  agli europei in casa sua a maggio.
Il gesto più elegante ed efficace della giornata sicuramente è stato il debordè di Denis Gargaud alla risalita 10. Il francese, che vince la qualifica con un 5,8% dal miglior Kayak, arriva alla 9 infilandoci il colpo incrociato e lo terrà in acqua fino alla porta numero 11: la sua discesa è un compendio di tecnica e, come si diceva, eleganza allo stato puro.
A Tereza Fiserova va dato il premio di giocoleria visto che tra la 21 e la 22, nell’effettuare il cambio di mano, perde la pagaia e si ritrova nell’ultimo  buco a mani nude. Rimane qualche secondo intrappolata nella schiuma bianca tentando di salvarsi in qualche modo, quando improvvisamente sbuca dal fondo  la sua  pala che agguanta  con le mani.  Si salva così  da una situazione decisamente anomala, ma  il giochino le fa perdere moltissimi secondi e così la ragazza 24enne di Roudnice (Repubblica Ceca) è costretta a scendere in acqua anche nella seconda manche per passare il turno, cosa che le riuscirà senza troppe difficoltà.
Un piccolo brivido arriva dalla campionessa olimpica Jessica Fox che  alla 3 si trova in forte ritardo: la canoa le scappa a sinistra ed è costretta a fare i salti mortali per riprendere la porta successiva che fa in retro. Prosegue attenta e non ha difficoltà a qualificarsi con il sesto tempo a 5 secondi da Andrea Herzog. La partecipaione di quest’ultima è stata in forse fino all’ultimo poiché non aveva rispettato i criteri selettivi. Per fortuna però che qualcuno in Germania ha ancora la tesa sul collo, ci fosse anche da noi,  e per non farsi male da soli l’hanno schierata al via a giusta ragione.

Devo assolutamente ringraziare e fare i complimenti all’organizzazione che finalmente ha pensato alla grande per gli atleti e per chi è qui a lavorare. Un’area relax con le giuste e sane bevande, un’area per rimessaggio canoe con tutti i crismi, tende per le squadre protette dall’ombra degli alberi, acqua a volontà che ognuno può prendere con la propria borraccia o bicchiere, cibo ottimo e volontari gentili e disponibili. Già questo è un grande successo e sicuramente gli atleti apprezzano alla grande.

Sabato in acqua i  kayak con semifinali e finali.

Occhio all’onda! 




 

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