Mondiali Slalom fra poco si inizia

La prima vera grande novità di questo mondiale è che il campione del mondo in carica nel kayak maschile dopo molti anni ha cambiato caschetto. Ebbene sì anche Boris Neveu è capitolato, ha abbandonato il suo vecchio e amato Wildwater e si è convertito al casco Vajda. Questa sera, nell’orario dell’allenamento dell’Extreme slalom l’ho incontrato e gli ho chiesto il motivo di questo rinnovamento che, per certi versi, conoscendo il soggetto,  è epico! Il francese, con il suo solito aplomb mi ha risposto che temeva che Prono  (capo supremo del boarding dello slaom ICF) gli potesse far storie e così si è deciso a cambiarlo anche se mi ha confessato che per gli allenamenti a casa sta usando ancora il suo vecchio monile che sembra avergli portato molto bene in tutti questi anni!  

Ad Augsburg, o meglio,  al Am Eiskanal si vive un’aria quasi surreale  i motivi sono due. Il primo deriva dal fatto che qui tutto è stato rifatto da zero, una sorta di nuovo impianto della canoa a cinquant’anni di distanza dai Giochi Olimpici del 1972. A causa delle termiti, che hanno in pratica distrutto le strutture portanti in legno,  tutto è stato rinnovato, o meglio, ricostruito senza cambiare neppure una virgola dall’originale poiché tutto l’impianto è patrimonio Unesco dal 2019,  e nulla si può cambiare in questi casi. Quindi è ancora tutto impacchettato, avvolto nel cellofan pronto ad essere spacchettato in attesa del via ufficiale dei XLIII Campionati del Mondo che qui ad Augsburg fanno la loro IV apparizione. Infatti nel 1957 su un tratto di fiume, a lato di dove oggi sorge l’impianto artificiale, si disputò la IV edizione della rassegna iridate della canoa slalom. Al tempo si usavano le «faltboot», nominate con la sigla F1, canoe con scheletro in legno e ricoperto di tela e tra gli uomini vinse Manfred Vogt con 4 minuti e 44 secondi, un’eternità se paragonati agli 80/85 secondi della durata delle gare al giorno d’oggi. Per l’Italia era presente Willi Gerstgrasser, l’atleta meranese, che finì la sua gara all’ottavo posto.

Tornarono i mondiali qui nel 1985 e, a dominare la scena,  c’era quel Richard Fox che non solo vinse, ma stravinse con oltre 10 secondi di vantaggio sull’idolo di casa Peter Micheler. Quello fu anche il mondiale di David Hearn che, dopo essere stato per 3 mondiali l’eterno secondo dietro a Jon Lugbill, qui ebbe la meglio sul rivale e vinse con un tempo stratosferico che gli avrebbe consentito la 6^ posizione nei kayak uomini. Anche l’Italia registrò ottimi risultati con Renato De Monti nel C1, quarto a nulla dalla medaglie e poi ancora Dario Ferrazzi che con il suo quinto posto entusiasmò i fans italiani che al tempo seguivano numerosi le gare. Della compagine azzurra c’erano in C1 anche Mauro Manganotti, 29^, e Alberto Bonamini, 36^. Nei Kayak completava la squadra Urbano Ferrazzi, 14^, Christof Bacher che chiuse 19^ e Ivan Pontarollo 24^. Nel Kayak femminile Francesca Rossi, 27^.  Ben metà della squadra arrivava dal Canoa Club Verona, società che nel mondiale del 1989 piazzò ben 6 atleti su 8 partecipanti.

L’ultima edizione iridata ad Augsburg fu disputata nel 2003 e valse anche come qualifica olimpica. Era il tempo del fenomeno Fabien Lefevre che dominò questa prova non solo per i tempi fatti registrare, ma anche per eleganza e stile. La sua Optima fece storia per alcuni anni e solo i regolamenti fermarono il suo cammino di gloria!  

Su questo canale si disputarono anche i Campionati Europei nel 1996, cioè quando questa manifestazione prese il via, e nel 2012. Numerose anche le gare di Coppa del Mondo disputata sul canale tedesco.

Nel 1956 gli atleti in gara furono 111 in rappresentanza di 15 nazioni.
Nel 1985 gli atleti in gara furono 173 in rappresentanza di 20 nazioni.
Nel 2003 si registrò il record assoluto per le nazioni presenti ben  75 per un totale di 233 atleti. E, visto che parliamo di record, il maggior numero di atleti ad un mondiale si registrò nel 2019 a La Seu d’Urgell con 363 barche al via.
Quanti paesi e quanti atleti saranno al via ad Augsburg 2022 non ci è ancora dato sapere, ma presto vi aggiorneremo.   
I tracciatori saranno Sebastian Schubert e Irati Goikoetxea, il primo il tecnico locale e la seconda è un tecnico spagnolo anzi per la precisione basca. Nessuno dei due sono tecnici a tempo pieno, ma diciamo hanno offerto la loro disponibilità e sono stati assunti nel difficile ruolo di tracciatori che nel bene o nel male possono dare veramente una svolta a tutto il Campionato.

Ancora qualche curiosità… rinnovato il logo tradizionale e si è optato per una canoa stilizzata che riporta l’anno 2022. Rinnovati anche i colori che caratterizzeranno l’evento, si è dato spazio ad un incrocio di tonalità tra il giallo e l’azzurrino, poi sul percorso ci sono anche fondali blu con scritte bianche che riportano il logo principale. Sui poster c’è Riccarda Funk che proprio pochi giorni fa è stata nominata qui ad Augsburg atleta dell’anno… beh non potrebbe essere stato diversamente visto l’oro olimpico e quello mondiale! 

C'è anche il listono prezzi per seguire i mondiali dal vivo come spettatori. Si parte dai 5 euro per le gare di qualifica per arrivare ai 17 delle finali, si piuò anche optare per il pacchetto completo che è di 30 euro. Dirette televisive e streaming garantiti.

Occhio all’onda!



 


 

Il vecchio logo di Augsburg che è rimasto in auge per molto tempo


Il nuovo logo per il mondiale 2022



Commenti

Post più popolari