Pubblico giovanissimo alle gare di qualifica dei kayak

Gli atleti partecipanti alle Olimpiadi del 1972 nella canoa slalom
 

Bene hanno fatto gli organizzatori a coinvolgere nel mondiale di canoa slalom le scuole di Augsburg e dintorni.  Tanti studenti dai più piccoli ai più grandi che, con varie iniziative, sono protagonisti in questo evento che coinvolge tutta la città.  Un’occasione unica per avvicinare al mondo della canoa tanti giovani e le loro scuole visto che qui si va nelle aule fino a fine luglio. Io personalmente ho apprezzato molto i disegni  che accompagnavano l’accredito, realizzati da giovanissimi studenti per tutti i partecipanti: un dono che presto metterò su un panellino  e che farà poi bella mostra al Canoa Club Verona  a ricordo di questi giorni carichi di colori ed energia, assieme ovviamente al poster ufficiale dei Campionati del Mondo.  Gli spalti oggi erano gremiti e a tutti gli atleti è stato riservato un tifo sfrenato indipendentemente dalle capacità e dalla nazione di appartenenza… bello ed emozionante per tutti!


Nel dettaglio la qualifica nel  kayak maschile qualche sorpresa l’ha riservata, una fra tutte l’uscita di scena del vice campione del mondo Marcello Beda che oggi non era certamente in "palla" come si suol dire mutuando un termine più tennistico che canoistico. Bene gli altri due italiani, Giovanni De Gennaro e Zeno Ivaldi, che hanno gestito alla grande la discesa di qualifica e che ci hanno dato l’impressione  di  stare bene. Brave pure le azzurre sedute:  Horn che vince la qualifica e Bertoncelli sesta con una discesa impeccabile. Brave pure le due sorelle brasiliane, Omira e Ana Satila,  che pur costrette alla seconda manche riescono a piazzarsi  per la semifinale di sabato. Le giallo verdi le  ritroveremo in gara anche domani nella canadese monoposto, così come Marta Bertoncelli. Colpo di scena  nel Kayak femminile:   fuori   l’austriaca Corinna Kuhnle e  la francese Emma Vuitton. Faticano Chourraut e Woods, ma alla fine accedono alla fase successiva pure loro.
Il pubblico locale ha tremato per un momento considerando che Ricarda Funk, attesa al grande successo, ha rischiato di restare fuori in prima manche. Le tedesca, stava volando fino alla porta 15 e sembrava destinata a vincere alla grande la qualifica. Alla risalita succede l'imprevedibile: impostata in modo impeccabile prima con il sinistro, poi mettendo in acqua la sua pala destra per assicurarsi un punto di rotazione ed un appoggio, quindi lo spostamento del peso  indietro per poi infilarsi magistralmente tra i due pali. Il dramma però è in agguato! Infatti la campionessa olimpica e mondiale è assalita dal dubbio e  pensa che forse quel passaggio non sarebbe stato considerato valido. Cosa fare? Non ha esitazione alcuna: fa una rotazione di 360 gradi e rifà la risalita toccandola però! In realtà il giudice sulla riva aveva giudicato il primo passaggio buono e aveva già disteso la mano facendo capire che per lui era uno zero. Lei prosegue, molti si chiedono se riuscirà a recuperare il ritardo accumulato,  spinge fino alla fine ed entra con il 18esimo tempo… mai era andata così lontano in prima manche:  solo a lei però è concesso fare una risalita in più, toccare  e qualificarsi ugualmente!
Due note anche sul tracciato che riprende  basicamente dei classici per Augsburg che sono: la risalita 1, la 7 sotto il ponte dei sospiri e la tradizionale  risalita sotto l’ultimo ponte prima di tagliare la fotocellula. Tutto già visto e rivisto come le opzioni offerte alla "washing machine" e alla "Moby Dick" e cioè la possibilità di passare o a destra o a sinistra dei due massoni, in sostanza però i tempi non cambiano.

Si chiude la giornata con musica dal vivo al Eiskanal in una bella e direi quasi fresca serata estiva, con il tramonto che colora di rosso ogni cosa. E' la serata pure per le vecchie glorie di Munich '72 invitate qui a 50 anni dallo storico evento, cena ufficiale e qualche bevuta, domani ci faremo raccontare.
Per i tecnici invece riunione con ICF per i criteri selettivi olimpici -

Venerdì di scena le canadesi e la lotta si fa ancora più dura!

Occhio all’onda!

 

FOTO DI CARLO ALBERTO CAVEDINI 

 





 

Commenti

Post più popolari