Musica, birra e bandiere... gli Europei sono iniziati!


Tre cose non possono assolutamente mancare ad una gara di canoa nella Repubblica Slovacca: la musica, la birra e le bandiere, per tutto il resto non c’è problema!
Questa mattina infatti ci ha svegliato la musica, che per la verità era molto dolce e soave e rimasta tale per il resto della giornata. Siamo passati quindi da un sound melodico, ad una mattinata di musica country – sarebbe stato contento anche il vicentino mio amico di pagaia, grande appassionato di questo genere e che ogni anno vorrei invitare a suonare alla maratona TerradeiForti… prima o poi ci riuscirò – fino ad un pomeriggio decisamente più cover. Ho un’impressione che praticamente è una certezza: devono aver cambiato il dj rispetto alle ultime gare oppure l’avvento di internet – tutto il campo di gara e zone limitrofe è perfettamente coperto – ha permesso di aggiornare e sostituire i vecchi album in vinile di musiche austrungariche.
La “Zlaty” è la marca di birra che va per la maggiore al baretto del canale che in questi giorni si è decisamente allargato. Nina, la ragazza di Gejdos – il C1 che ha gareggiato per l’Italia in questi ultimi quattro anni – si è organizzata alla grande e al solito banco ha aggiunto una gigantesca friggitrice, due spine per le birre e tavoli con ombrelloni alla tedesca. Il caldo ha fatto il resto e gli affari devono essere andati a gonfie vele visto il modo “ondeggiante”con cui certi personaggi hanno abbandonato il posto di battaglia. Qualcuno forse per dimenticare le delusioni della gara - ne avremo avuto ragione anche noi, ma non permetteremo alla sconfitta di avere la meglio - altri invece, per rispettare una certa prassi che abbiamo avuto modo di osservare più volte in queste settimane!
Le bandiere sono di tre generi. Quelle che rappresentano le nazioni, che sono poste sulle tribune e a lato del podio. Quelle da protocollo e cioè quella della nazione ospitante con la croce patriarcale, che, con la bandiera dell’European Canoe Association, piuttosto bruttina e chissà mai che prima o poi ci sia un suo restyling, hanno l’onore di sventolare sui pennoni ufficiali. Ci sono poi le bandiere di tanti colori sui tre ponti che attraversano il canale di gara. E’ bello vedere questi simboli, questi vessilli sventolare al vento. Fanno colore, movimentano e arredano l’ambiente, una tradizione che da sempre associo alle gare nell’est europeo oppure negli Stati Uniti, ma, oltre oceano, la bandiera è sempre e solo quella a stelle e strisce.
Per il resto la prima giornata di gare, dedicata alle qualifiche junior, ha messo in mostra quelle nazioni che da tempo stanno lavorando duramente per il futuro. Così per le gare individuali la Polonia ha messo in semifinale 11 barche sulle 12 disponibili, la Germania e la Repubblica Ceka 10, il Regno Unito e la Russia 9, la Slovacchia 8, la Slovenia e la Francia 7, Italia e Svizzera 2, Ucraina, Spagna e Austria 1. Nel kayak maschile si passa la qualifica con il 7,29% dal vincitore, nelle donne con il 9,84, nel C2 con il 27,72 e nel C1 con il 7,90. Sono quindi 13 le nazioni che hanno semifinalisti sulle 27 al via. Nelle gare a squadre la Polonia, Francia, Repubblica Ceka e Regno Unito ne piazzano 3 in finale; 2 per Slovacchia, Germania, Russia e Italia; 1 per Slovenia, Svizzera e Spagna.
Domani giornata di riposo per gli junior entrano in scena gli U23

Occhio all’onda! Ettore Ivaldi – Campionati Europei Slalom Junior&U23 – Liptvosky 2009

Commenti

  1. oh Ettore mi raccomando portami una bottiglia di Zlaty che questa mi manca! mai tastà...

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  2. sul 7,29% etc. etc. ho delle difficoltà, nel senso che ignoro le dinamiche dei punteggi, ma mi fido, casomai me le spiegherai a voce quando tornerete. Invece la domanda, anzi LA domanda, è: Zeno quando gareggia? Quanto al blog, i miei complimenti! Come per Pechino, i tuoi commenti sono frizzanti e divertenti. Uno sguardo insospettabilmente vario e vivace, per un tecnico... Ciao e grazie.

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