Non è giornata
Ho seguito la gara con la testa altrove e per dirla proprio tutta non saprei proprio cosa raccontarvi. Oggi ho fatto tutto in maniera automatica. Ho lasciato andare le mani e le gambe e gli automatismi che si costruiscono in anni di gare hanno fatto il resto. Spero che di essere stato di supporto a tutti come sempre e che la professionalità abbia avuto il sopravvento su emozioni personali.
In fondo ho fatto come sempre: analizzato il percorso con Pedro, ho seguito la sua discesa. Poi all’arrivo gli ho fatto il lavaggio della “cabeza” per il modo con cui ha affrontato la sua prima manche. Ne abbiamo parlato e ho cercato di riportarlo sugli obiettivi che ci siamo proposti di portare avanti. I risultati vanno costruiti passo dopo passo, non possiamo perdere tempo, ma non possiamo neppure saltare dei passaggi cruciali per la crescita di un atleta. Dobbiamo viverli tutti e farli nostri per non pentircene poi nel futuro.
Il giovane è sveglio, ha capito al volo e nella seconda discesa è andato veramente vicino a passare il turno. Con Eoin abbiamo studiato strategie e tattiche di gara per passare in semifinale e senza colpo ferire abbiamo ottenuto quanto ci siamo prefissati. Persistono errori su cui abbiamo lavorato molto, ma che evidentemente necessitano di un maggior approfondimento. Come ad esempio l’uscita dalle risalite dove l’irlandese si incanta e sfolla. La testa non è dove dovrebbe essere e cioè sulla porta successiva. Lui si ferma nel momento che sta vivendo rallentando l’azione.
Ho guardato svogliatamente anche le canadesi che, su un percorso decisamente impegnativo, hanno messo in evidenza limiti e controindicazioni messe in luce da un tracciato così anomalo e se vogliamo un po’ assurdo. Sembro polemico e non voglio esserlo assolutamente, ma il mio concetto di slalom è legato alla velocità e questo percorso non era certo tra i più scorrevoli degli ultimi dieci anni! Ok i più forti non hanno avuto problemi a passare e a farci vedere azioni tecniche importanti, ma il concetto è diverso. In sostanza, secondo il mio modestissimo avviso, si fa poco per aumentare il livello generale, come si fa poco per supportare gli atleti. I servizi per loro sono veramente pochi, costretti a parcheggiare lontano e a cambiarsi in un tendone sulla riva del lago decisamente lontano per qualsiasi tipo di necessità. Per la finale presenterei in pompa magna gli atleti, con musica e bandiere, una sorta di americanata se vuoi, ma servirebbe per vendere bene questi avvenimenti e a caricare a puntino gli atleti, e soprattutto farli conoscere. Poi giocarsi in notturna la finale non sarebbe male, visto che qui è tutto predisposto per l’illuminazione artificiale.
Domani semifinali e finali per C1 uomini e donne e K1 uomini poi dalle 16 gare di qualifica per donne sedute e C2.
Lo so che non si dovrebbe utilizzare un forum o un blog, per scopi personali, ma voglio ringraziare pubblicamente il medico federale che in quest’ultima settimana è rimasto particolarmente vicino a Zeno e che sicuramente lo sarà anche in futuro per dargli una mano a superare questo momento decisamente negativo. Grazie Gigi -
Markkleberg, 8 luglio - Germania 3th slalom race World Cup 2011
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la prima manche di Giovanni De Gennaro
- http://www.youtube.com/watch?v=jfErAO7xw-8
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