Non solo la sorella della campionessa olimpica, ma anche la ... campionessa olimpica!
Nel 480 a.C., i persiani tentarono di invadere la Grecia ma vennero obbligati a passare attraverso la stretta gola delle Termopili. Dopo due giorni di combattimenti, i persiani disperavano ormai di riuscire a passare, quando Efialte, un traditore greco, indicò loro un sentiero per cogliere i greci alle spalle. Leonida, capo dell'esercito spartano, sbarrò la strada coi suoi 300 uomini all'ondata persiana che avanzava. Il re degli spartani Leonida, grazie al sacrifico suo e dei suoi prodi, permise ai greci di guadagnare tempo; il "sacrificio" della regina della pagaia Jessica Fox ha permesso di mettere al collo un oro che luccica alla più giovane sorella Noemi, che a Parigi non solo ha vinto alla grande la gara di Kayak Cross, ma ha scritto la storia di una famiglia intera. Dovrei scomodare Massimo Ambesi per averne la certezza, ma non credo che esista una famiglia al mondo che può dire di avere mamma e figlie con al collo almeno una medaglie olimpica. Poi, se su sette in totale, 3 sono del metallo più prezioso, beh il record deve essere certamente assoluto!
È partita da lontano questa conquista della medaglia a cinque cerchi per Noemi Fox, lei che ha vissuto sempre nell’ombra di una sorella troppo importante e brava che, se vogliamo, l’aveva condizionata in molte scelte; queste però si sono dimostrate giuste e vincenti. Lei infatti ha rinunciato, lo scorso anno, a prendere il via ai mondiali di slalom a Londra, per non correre il rischio di non poter poi fare le gare di qualifica per il kayak cross nell’anno olimpico. Si è preparata quasi in sordina e a Praga ha sbarazzato il campo guadagnandosi il pass olimpico: quel giorno così felice per lei è diventato poi terribilmente triste per la morte del tanto amato nonno. La consolazione fu che poco prima, comunque, Roger Fox, uno dei fondatori nel 1970 della British Canoe Union, aveva gioito per questa conquista di quella nipote a cui dedicava molte attenzioni, forse proprio per ripagarla di quella sua posizione da sorella di chi è sempre al centro dell’attenzione.
Qui a Parigi ha saputo gioire per i successi di Jessica, fenomenali, ma ha anche saputo mantenere concentrazione e preparazione in ogni momento. Nei Time Trial del 2 agosto è ottava a 2.76 da Camille Prigent, la grande delusa di questi Giochi, poi nel primo round del giorno successivo, vince agevolmente su Viktoria Us, Maialen Chourraut e Lois Beteridge. Arriviamo al 4 agosto, il giorno in cui si trova in batteria la sorella, che Bill Endicott definirebbe « The Queen of slalomists » che però le risparmia attacchi rischiosi guardandole le spalle, ed è ancora prima in un duello senza risparmio di sciabolate con Chourraut e Wegman.
Si arriva all’epilogo nell’anno di grazia MMXXIV nel 218^ giorno degli anni bisestili e, quando mancano 149 giorni alla fine dell’anno, Noemi Fox fa il miracolo: vince i quarti, dove c’è storia solo in partenza, ma al ponte ha già la punta davanti su Jones. Si arriva alla semifinale, parte ancora dall’acqua 1e arriva al ponte in terza posizione, poi ha la buona sorte che tutte e tre le avversarie, Lilik, Bouzidi e Jones vanno a fare la risalita di destra e lei, intelligentemente, va a sinistra e si apre la strada per la finale. Per l’atto conclusivo, davanti a spalti over booking, si torva con Woods, Hugh, e Lilik. Sulla porta 1 è seconda dietro ad una Woods, campionessa del modo in carica, super scatenata. L’inglese va sinistra per fare la risalita tallonata dalla Hug, che ha il compito di salvare la Francia intera dopo lo smacco dell’eliminazione di tutti i suoi rappresentanti. L’australiana va a destra e fa la risalita in maniera impeccabile. La gara prosegue, l’incitamento della folla si fa sentire fino alla Torre Eiffel, con Fox in fuga alle spalle Woods, leggermente più distanti Lilik e Hug. Sembra fatta per la più giovane figlia della Volpe, va a sinistra per l’ultima risalita, ma la britannica non ci sta ad arrivare seconda e si gioca la carta del duello all’ultimo sangue e va pure lei a sinistra, ma Noemi è semplicemente fantastica e, con un guizzo più veloce della luce, entra nella risalita, l’aggancia e la sposta ancora prima dell’arrivo a caduta libera della RAF (Royal Air Force di sua maestà). Capisce che è fatta e si lancia sul traguardo dove ad aspettarla già in acqua trova fidanzato, sorella e da lì a poco pure mamma Myriam! Seconda Angela Hug e terza Kimberly Woods per una salto di porta dato a Elena Lilik alla porta 2. Brava, bravissima Noemi Fox che da oggi in poi non sarà più la sorella della campionessa olimpica, ma sarà la campionessa olimpica della prima edizione di questa nuova disciplina, tanto criticata, ma che si è dimostrata avvincente, amata e seguitissima. E, come disse Alessandro Manzoni: "fu vera gloria? ai posteri l’ardua sentenza".
Nel prossimo post ci dedicheremo alla gara al maschile, non me ne vogliate, ma dopo nove giorni di gare e tante emozioni è dura rimanere ancora con gli occhi aperti e poi finalmente ritorno ad abbracciare il mio grande amore!
Occhio all'onda !
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