Heger riporta i conti in pari!

 


Era successo nel 2014 ai mondiali negli Stati Uniti a Deep Creek che un kappa uno puro umiliò tutti i ciunisti vincendo un titolo iridato in una categoria che fino a quel momento sembrava inaccessibile a chi invece pagaiava da  una vita seduto. Lui era ed è Fabien Lefevre colui che ha praticato lo slalom sotto ogni forma vincendo medaglie ovunque e con qualsiasi mezzo a disposizione: "The king of Slalomist" lo soprannominò William T Endicott nel libro a lui dedicato e a giusta ragione!
A La Seu d’Urgell nella finale di Coppa del Mondo 2022 a rimettere le cose in pari ci ha pensato il 22enne Voitech Heger che si è avvicinato alla canoa seguendo le orme della mamma. Lui è quello che si dice un C1 puro, inizia a pagaiare nelle file del KVS Hradec Králové con il fratello in C2 nel  2005, poi si trasferisce a Branys per andare alla fine a  vivere a Praga per allenarsi e studiare. E’ lui che nel 2019 ai mondiali di La Seu qualifica la barca per i Giochi Olimpici anche se poi nelle selezioni interne non riesce a qualificarsi e avrà la meglio Luka Rohan e per dirla tutta vincerà pure  l’argento a Tokyo 2020. Heger è  campione Europeo Junior nel 2017 individuale e a squadre, titolo, quest’ultimo, che conferma pure l’anno successivo. Da Under 23 vince il titolo continentale nel 2020. Nello stesso anno inizia pure a presentarsi al via nelle gare di Extreme e quinid in kappa uno, prendendo la semifinale in Coppa a Pau. La sua prima finale in questa specialità arriva quest’anno agli europei under a Ceske Budejovice dove finisce 4^. Finale ancora in Coppa a Pau, sempre 4^ nella gara vinta da Neveu su De Gennaro, mentre a La Seu d’Urgell arriva la prima vittoria che gli consente anche di vincere la classifica generale con 178 punti e con uno scarto di vantaggio di 18 punti su Vit Prindis. Curioso il fatto che il Ceco Heger ha partecipato a solo 3 gare di Coppa, ma la differenza è arrivata proprio in Spagna dove si duplicavano i punteggi. 

Possiamo dire che  Heger allora ha riportato i  conti in pareggiano tra C1 e K1:  uno  a uno  palla al centro e si riparte da zero!

 - 129 gli atleti che hanno preso al via ad almeno una prova di Coppa mentre sono state 89 nel settore femminile. Qui Fiserova, che ha partecipato a tutte e 5 le gare, perde la Coppa su Franklin per soli 2 punti. La britannica non era presente al via a Tacen quindi entra in classifica con 4 risultati utili su i possibili 5.

Nelle gare di Extreme quest’anno ne abbiamo visto delle belle sotto ogni punto di vista. E’ pur vero che si stanno sperimentando ancora tante cose, ma è anche vero che è stata creata una disciplina dal nulla senza fare quello che in gergo tecnico si chiamerebbe "business plan" per anticipare il futuro con una visione su: obiettivi, strategie, marketing, previsioni di sviluppo. Il progetto dovrebbe essere composto da due parti una descrittiva e una numerica per capire dove si vuole arrivare inserendo l’oggetto nel mercato. In questo caso nel circuito  Olimpico. Oggi c’è un prodotto che però non sappiamo esattamente cosa e come gestire da diversi punti di vista. Si è creato dal nulla, prendendo dalle gare già in essere d'alto corso e camuffando lo slalom tra i paletti.

Partiamo dall’aspetto tecnico che cosa dobbiamo andare ad allenare?

La partenze sembra che si farà esclusivamente con pedane mobili, quindi togliamo l’aspetto della reattività.
Poi c’è molta incertezza sul discorso del palo e di come verrà posizionato. Per il momento è sospeso in aria toccando l’acqua. Durante la stagione le porte sono state via via appesantite, aggiungendo acqua all’interno, per evitare che l’atleta nel suo passaggio possa spostarle e non se ne capisce il motivo. Questo sembra il  passo per arrivare a quello, secondo indiscrezioni, che il boarding ICF ha già deciso e cioè fissare le porte sul fondale… staremo a vedere!  In questo caso quanti canali e quante strutture potranno adattare il tracciato fissando i pali sul letto del fiume? Si cambieranno pure le pagaie, quindi per chi gareggia anche in slalom si dovrà adattare ad uno spessore maggiore oltre ad una serie di protezioni che verranno previste. In pratica ci allontaniamo sempre di più dallo slalom, mantenendo però le porte in risalita, cosa che io abolirei per evitare di fare una brutta copia dello stesso. 

L’edizione 2022 ha rappresentato la seconda annata di gare ufficiali in Coppa, mentre al mondiale di Extreme si parla già dal 2017.   Su sei gare (5 Coppe e 1 mondiale) nel settore maschile abbiamo sui 24 finalisti ben 17 nomi diversi di cui 12 sono andati a podio quindi con una percentuale di medaglia del 70.5%.  10  le nazioni con almeno una finale e Gran Bretagna e Francia possono contare su 3 atleti nelle finali. Percentuale di ricambio del 70%.
Joe Clarke ha 3 presenze poi seguono con due Hengest, Gonçalves, Delassus, Prindis. 11atleti  con una sola presenza in finale. Tra i primi 25 classificati ben 4 non hanno mai preso  una finale. Heger ha vinto la classifica finale partecipando solo a tre gare, prendono due finale e  conquistando un primo e un 4^ posto. Il bi-campione del mondo in carica, Joe Clarke, è l’atleta che ha preso più finali, tre dove si piazza sempre sul podio, ma finisce solo 7^ nella overall 2022. Totale atleti che hanno gareggiato in Coppa sono 129 e ai mondiali 102

Uno sguardo al settore femminile dove nelle finali abbiamo avuto 16 atlete sulle 24 che hanno partecipato alle finali in Coppa e Mondiali,  15 di loro sono salite  sul podio in almeno una gara. Quindi una percentuale dell’80% ad arrivare in finale e un 93.7% per andare a podio.  12 le nazioni delle 16 atleti in finale. Tre presenze per Tereza Fiserova, due per Franklin che ha anche un oro e un bronzo, sempre con due Eva Tercelj, Noemi Fox, Jessica Fox e Ana Satila. Totale atlete in Coppa 89 e 70 al via al mondiale di Augsburg.

Dal mondiali 2017, come dicevamo anno del primo mondiale di questa specialità, l’incremento dei partecipanti nel settore maschile è stato quasi del 54% mentre in quello femminile del 48%.

Occhio all’onda! 

Commenti

  1. E che fine ha fatto Lefevre?

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  2. Fabien Lefevre vive negli Stati Uniti ormai da diverso tempo. L'ultima apparizione ad un mondiale fu a Rio nel 2018. Tutti noi avevamo sperato in un suo glorioso rientro alle competizioni, ma fu una grande delusione: uscì nelle qualifiche - Terminata la sua carriera sportiva ha iniziato quella di personal trainer e da qualche tempo lavora più come mental coach - lo si trova sulle varie reti sociali

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  3. scusa non mi sono firmato nel commento precedente sono Ettore Ivaldi

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