Primo bilancio Europei Slalom 2021 - Nessun campione europeo al via a Tokyo

"L'appoggio del nonno" di Jiri Prskavec che gli è costato la finale continentale, ma non gli ha fatto bagnare i capelli!


E’ tempo di prendere tempo (gioco di parole) per analizzare i campionati europei slalom terminati giusto prima della piena della Dora che, puntuale, è arrivata alle prime ore della giornata di martedì.

Prima considerazione: nessuno dei vincitori nelle gare individuali saranno al via a Tokyo. Infatti nella canadese maschile ha vinto Denis Gargaud (sappiamo tutti come!) ma per la Francia ci sarà alle Olimpiadi il 31enne Martin Thomas che è finito 28esimo con il salto della porta 22 in semifinale e che aveva preso l’ultimo posto disponibile in prima manche nella qualifica a 5.01 dal vincitore Slafkovsky.
 

Per la canadese femminile la vittoria è andata alla 23enne spagnola Miren Lazkano, 31^ nel ranking mondiale, che è entrata in finale con il 4^ tempo. Ai Giochi per la Spagna ci sarà però Nuria Vilarrubla 29 anni di La Seu d’Urgell che ad Ivrea non ha certo brillato. Passa il primo turno al 17esimo posto ad oltre 13 secondi dalla Mallory Franklin che ha vinto la manche. In semifinale la catalana non trova sintonia con l’acqua e non passa: termina in 24esima posizione.

Per il Kayak maschile Vit Prindis domina questo europeo (tre ori:  individuale,  squadre, extreme slalom), ma non sarà ai blocchi di partenza in Giappone visto che ci sarà Jiri Prskavec che, nel canale eporediese, è finito 7^ con un tocco alla 14 e un tempo alto rispetto al suo potenziale. Il campione del mondo in carica e cioè il ceco Prskavec  non è partito benissimo impiantandosi alla risalita 3, ma il grave errore arriva  al Granbiraghi quando  sul buco è troppo sbilanciato sul fianco sinistro, tanto da dover piazzare in acqua un appoggio … mi verrebbe da dire del nonno (il grande Valerio Zacchi sa di che cosa parlo!) e il già 4 volte campione europeo in questa specialità (non 3 come ha riportato la grafica televisiva o ha più volte detto il pur bravo speaker Luca Rizzardi) abdica e si concentra per Tokyo, passando attraverso le due gare di coppa del modo di Praga e Makkleeberg.

Nel Kayak femminile vince  Corinna Kuhnle che sembra essere tornata la campionessa che tutti noi conosciamo dopo una serie di problemi vissuti con il Direttore Tecnico austriaco Helmut Oblinger. In sostanza ad oggi a Tokyo per l’Austria dovrebbe andarci  Wiktoriia  Wolffhardt, a meno che la neo campionessa europea non vinca un’altra medaglia in Coppa e che la più giovane Wolffhardt non entri, in almeno una delle due gare di Coppa prima delle Olimpiadi, nelle prime 30 e cioè prenda una semifinale. Situazione onestamente che pende più a favore della seconda considerandone comunque il valore. E’ tornato ad allenare la già due volte campionessa del modo Kuhnle il tedesco Michael Saibert e le cose per lei sembrano andare decisamente meglio.

Questi europei sono serviti a molte squadre come selezione olimpica. Ed  è stato così per gli slovacchi che iscriveranno alle Olimpiadi nella canadese maschile Matej Benus, grazie  al suo argento  che gli ha permesso di piegare i suoi due diretti avversari e cioè Martikan e Slafkovsky. Sempre per questa nazione al via nel kayak femminile ci sarà non più l’esperta e titolata Jana Dukatova, naufragata ad Ivrea, bensì la 22enne Eliska Mintalova che ha mancato la finale per pochi decimi. Jana ha dovuto fare i conti con problemi fisici che l’hanno attanagliata in questi due ultimi anni e che non le hanno più permesso di essere l’atleta che nei primi anni 2000  dominava la scena internazionale.
Anche gli sloveni hanno definito la loro squadra a cinque cerchi con la gara italiana, quindi Peter Kauzer nel kayak ha avuto la meglio su Nico Testen e Martin Srabotnik. Per la verità tra loro non è stata una vera e propria lotta visto che questi ultimi sono usciti di scena già nella semifinale. Tra i  C1 sloveni ha staccato il ticket olimpico Benjamin Savsek che ha chiuso in sesta posizione l’Europeo mentre Lukas Bozic ha lasciato il sogno a cinque cerchi con l’11esimo posto.
I polacchi hanno qualificato il Kayak maschile visto che ai mondiali del 2019 - dopo aver vinto il bronzo  nella gara a squadre - non erano riusciti ad entrare nelle prime 20 nazioni risultando così fuori dai Giochi. Ad Ivrea però il 24enne Krzysztof Majerczak, allenato da Jakub Chojnowski che è anche il direttore tecnico, è riuscito, con il suo 12esimo posto a 36 centesimi dal passaggio in finale, ad avere la meglio su irlandesi, ungheresi e  belgi.
Riassumendo quindi per la Polonia al via a Tokyo ci saranno: Claudia Zwolinska  nel K1 donne, Krzysztof Majerczak nel kayak maschile, Grzegorz Hedwig nel C1 uomini e Aleksandra Stach nel C1 donne. Per quanto riguarda questa ultima categoria bisogna comunque aspettare che l’ICF confermi il posto vacante nella canadese femminile e che quindi venga riassegnato alla prima nazione fuori ai mondiali e agli europei cioè la Polonia.
Chi è mancata totalmente, se pur portandosi a casa il bronzo, è Ricarda Funk che sembrava più concentrata sul fidanzato svizzero Martin Dougoud che sul campionato europeo. Certo è che all’elvetico la cura Funk sta facendo  bene vedendo la crescita che ha avuto tra i paletti dello slalom in questi ultimi anni!
Ritorno su un tema a me caro e cioè su percorsi uguali tra uomini e donne. Se voi mettete in parallelo le vincitrici del Kayak e della canadese femminile con il vincitore del kayak e bloccate le immagini quando sono trascorsi 81.90 (tempo del vincitore Prindis) vi accorgerete che la brava Kuhnle si trova alla porta 23 in risalita e la Lazkano alla porta numero 20 in risalita! Non male considerando che nel primo caso mancano da fare ancora 2 porte e un tratto di sprint e nel secondo di porte ne mancano ben 5 più un pezzo. Si capisce che 1 minuto e 21 rapportato a 1 minuto e 31 o al minuto e 40 evidenzia una sostanziale differenza:  10 secondi nel Kayak femminile  e nel C1 femminile ben  19 sono i secondi di differenza. Come ho già ribadito più volte  proporrei  due percorsi diversi: in questo modo si lascierebbero liberi i tracciatori di pensare soluzioni avvincenti sia per uomini che per donne!

Occhio all’onda!  

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