Un interessante manuale sulla canoa in acqua selvaggia
Guillermo Diez-Canedo e Cristian Lamiel hanno coordinato la realizzazione di un manuale di canoa sull’acqua selvaggia esattamente intitolato "Manuel de aguas bravas para la tecnificación" con il sottotitolo: "del saber palear al navigar efficiente y fluido". Che possiamo tradurre in: "Manuale tecnico per l’acqua selvaggia - il sapere pagaiare e navigare in maniera efficiente e fluido". Edito dalla Real Federación Espanola de Piragüismo.
Partiamo dai coordinatori e cioè Diez-Canedo e Lamiel. Del primo ho parlato molte volte, vuoi per il fatto che in passato ho avuto modo di allenarlo per i Giochi Olimpici di Benjin 2008, poi per averlo voluto in Brasile a lavorare al mio fianco fino al 2016 e poi un un anno in Italia fino a quando ha spiccato il volo ed è oggi l’attuale direttore sportivo del settore canoa slalom della Spagna. Certamente è stato un atleta di alto livello, si è formato in scienze motorie e in ingegneria informatica, oltre ad aver conseguito una serie di specializzazioni e master nell’allenamento. Un personaggio di elevata caratura intellettuale, che unisce il sapere al fare, restando con i piedi ben ancorati a terra; concretezza quindi, e questa, a mio avviso, è la sua più grande qualità. Diez-Canedo ha scelto come co-coordinatore Cristian Lamiel perché è stato attratto da lui per due motivi principali. Il primo deriva dal fatto che quest’ultimo si è avvicinato alla canoa in età avanzata seguendo Jordi Domejo, suo compagno di corso all’INEF, e si è talmente appassionato alla pagaia che è riuscito pure a conquistare una finale al campionato di Spagna ed entrare nella squadra nazionale di free-style. Questo, secondo Guillermo Diez-Canedo, è un indice preciso di quanto Lamiel riesca a percepire, e poi mettere in pratica , sotto il punto di vista dell’apprendimento tecnico. Quindi, se apprende così velocemente, significa che ha un metodo raffinato e preciso che gli permette di concretizzare il suo sapere. Lamiel non l’ha fatto solo con la canoa, ma pure per altri sport come il windsurf o l’arrampicata.
Detto ciò passiamo ai contenuti del libro che tocca molte problematiche, se non tutte, del nostro sport sviluppate ognuna da autori diversi, per la precisione sette, dalla comprovata esperienza accademica e sul campo. Fa sempre piacere poi avere dei punti fermi su cui confrontarsi per capire le varie opinioni che ognuno può avere su tematiche che mi stanno particolarmente a cuore, tanto più che ogni capitolo è corredato dalla relativa bibliografia che diventa interessante nel momento in cui si volessero sviluppare degli approfondimenti in merito.
Ci sono alcuni capitoli che hanno da subito catturato la mia attenzione come quello del "desarrollo técnico - táctico en slalom" dove partendo da alcune immagini dall’alto, prese con un drone, si capisce e si vede bene la traiettoria che lo scafo fa in determinate manovre. Seguono suggerimenti su come deve intervenire l’allenatore che diventano preziosi per confrontarsi, partendo dal presupposto fondamentale, per me, che la tecnica non è un elemento statico e univoco, ma un elemento soggettivo che si evolve e si adatta ad ogni atleta. Fondamentali sì, da apprendere in giovane età, possibilmente, non fini a se stessi, ma per creare lo stato di scoperta individuale e relativo adattamento personale.
Per richiederne copia basterà scrivere una mail a: enep@rfep.es farne richiesta e il costo è di 28 euro -
Occhio all’onda!
con Guillermo Diez-Canedo abbiamo lavorato assieme anche in Italia nel 2017 - qui tutto a sinistra con Matteo Appodia - |
dal 2012 al 2016 Guillermo Diez-Canedo è stato tecnico della squadra brasiliana e abbiamo lavorato assieme - |
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