Mondiali di Slalom al via a partire da domani 22 settembre

 


Ci siamo! Domani parte la 42esima edizione dei Campionati del Mondo di Canoa Slalom e se vogliamo questa edizione ha due precise particolarità. La prima è che viene fatta nello stesso anno dei Giochi Olimpici, cosa mai successa prima, ma tutti noi siamo a conoscenza del motivo; mentre la seconda particolarità è quella che è stata organizzata in una sorta di bolla nel senso che gli atleti, tecnici, dirigenti, arbitri e tutto lo staff vivono  assieme in quello che potremmo chiamare Villaggio Olimpico: tanto per restare in tema.
 

Si inizia con le gare a squadre che come sappiamo sono gare a sé, tanto per dirvela lunga nel 2019 i polacchi nel kayak maschile avevano preso un bronzo e poi nella gara individuale non avevano neppure qualificato la barca per le Olimpiadi. Iniziare però con la gara a squadre è come per Nadal giocare il doppio misto ad un Master 1000, cosa che credo non abbia mai fatto nella sua lunga e proficua carriera sportiva. Serve insomma per rompere le acque, non so se si possa dire nel nostro sport: mi dà l’idea di qualcosa che sta per nascere… Allora mettiamola così diciamo che la gara a squadra anticipa quel qualcosa che deve partire e che già dal giorno successivo ci incollerà ai computers per seguire ogni dettaglio e sfumatura di questi mondiali che si svolgeranno a Cunovo sulle acque del bel Danubio (mi verrebbe da aggiungere blu ricordando il più famoso valzer conosciuto al mondo composto da Johann Strauss e che ogni volta che lo sento mi emoziona). 

Il canale è stato rifatto recentemente e a detta degli atleti è diventato molto interessante e complesso, non che prima non lo fosse, ma aveva una parte centrale che forse appiattiva ritmo e dinamica di gara. 


Saranno 46 la Nazioni presenti (non molte per la verità) per un totale di 235 partenze per le gare di Slalom e 136 nel settore dell’Extreme Slalom.
 

Le squadre domani partiranno alle 9 e saranno in totale 49 gare. Restando all’ordine di partenza salta all’occhio una cosa che fa svilire la competizione nell’ottica del titolo iridato. Infatti nel C1 e K1  donne e  C1 Uomini non verranno proclamati i Campioni del Mondo poiché non sono iscritti al via il minimo di tre Continenti previsti dal regolamento. Prendete l’Australia, ad esempio, che non ha potuto portare la squadra al completo visto il lockdown imposto dal loro governo fino a novembre e che impedisce agli atleti di uscire dall’isola con l’unica eccezione fatta per gli atleti olimpici.  

I percorsi di gara verranno tracciati da Irati Goikoetxea e Marianne Agulhon. Due donne, la prima spagnola, anzi basca per la precisione, e la seconda francese. Ha all’attivo un’esperienza discreta e senza troppi risultati internazionali la prima, mentre la seconda da atleta ha vinto i mondiali a squadre a Tacen nel 1991 e fu 3^ individualmente al mondiale italiano in Val di Sole nel 1993, mentre ai Giochi Olimpici ha partecipato nel 1992 finendo in quinta posizione. La prima di mestiere insegna inglese nelle scuole, la seconda è dipendente della Federazione Francese Canoe Kayak e da quando è nato il Centro a Pau è praticamente il vero punto riferimento tecnico della zona. Marianne è pure la mamma di Romane Prigent e la zia di Camille Prigent: due atlete al via già da domani. La cosa potrebbe destare qualche sospetto, ma essendo ella francese la cosa evidentemente non crea nessun problema! C’è da dire a suo favore che ha un’esperienza non da poco nel disegnare i campi di gara considerando che già da Rio 2016 è stata ingaggiata  in questo ruolo che poi ha replicato in più gare internazionali, mondiali e a Tokyo 2020. Se devo essere sincero, ma soprattutto a mio modo di vedere, non ha portato nessun rinnovamento nel tracciare i percorsi rendendoli molte volte privi di una vera e propria personalità. Ripeto sono solo opinioni personali!

Gli slovacchi hanno cercato di dare forza all’evento ed enfasi sui social, viceversa assente l’organo internazionale preposto che sembra non dedicare molto spazio all’informazione e al coinvolgimento.

Per oggi mi sembra di avervi detto tutto, da domani entriamo più nei particolari e buon mondiale a tutti, specialmente agli atleti che  saranno i veri protagonisti in azione.

Occhio all’onda!


Panchine sul percorso dedicate ai grandi personaggi dello slalom slovacco
 

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