Mondiali di slalom alle porte

Gli anziani, che la vedono lunga, hanno tirato fuori dall’armadio i pantaloni in velluto e il giaccone pesante senza maniche. Eppure il sole, quando esce,  ci scalda come fosse piena estate ed è stato così pure questa mattina per chi seguiva gli atleti nella zona illuminata, mentre, coachOmar, che viceversa operava  all’ombra ha dovuto tenersi il pile fino alla fine dell’allenamento. Mai abbiamo disputato un Campionato del Mondo così avanti nella stagione, una rassegna iridata che ha anche il valore di assegnare le quote olimpiche per Tokyo 2020. Si inizierà domenica 22 settembre con la cerimonia inaugurale  al Palazzetto dello Sport,  anche se l’alcalde, Jordi Fàbrega,  avrebbe preferito mantenere fede alla tradizione che voleva  l’apertura delle gare di canoa nella piazza principale sotto la casa comunale e a lato della cattedrale.  Poi le gare vere e proprie inizieranno solo mercoledì 25 con le prove a squadre. Da Giovedì le giornate saranno particolarmente intense visto che oltre allo slalom al via anche il mondiale di Sprint per il settore discesa. Due specialità che tornano assieme dopo l’esperimento del 2017 a Pau (Francia) che sembra aver dato buoni frutti per partecipazione ed interessamento da parte dei media e della gente.  

La Seu d’Urgell ospiterà quindi per la terza volta il Campionato del Mondo dopo quello del 1999 e del 2009. Riguardando le classifiche di 10 anni fa ritroviamo atleti che saranno al via anche in questa edizione come ad esempio la tedesca Jasmin Schornberg che vinse quel mondiale nel K1 donne davanti a Maialen Chourraut, campionessa olimpica 2016, e che rimane una delle favorite per questa edizione, oltre a Jana Dukatova, chiuse in 6^ posizione, e ancora allora e oggi presenti come  Elena Kaliska (9^), Corinna Kuhnle (11^), una giovanissima Viktoria Wolffhardt (25^), Eva Tercelj (34^), Viktorya Us (36^), Hanna Craig (37^), Ekaterina Perova (40^), Luuka Jones (59^) e per finire le sorelle Cassini.  Nel C1 uomini c’era e ci sarà Michal Martikan, argento dietro a Tony Estanguet, e ancora David Florence (5^), Denis Gargaud (7^), Ander Elosegi (9^), Alesxander Slafkovsky (10^), Takuya Haneda (13^), Matej Benus (15^), Casey Eichfeld (30^), Roberto Colzingari (45^), Sebastian Rossi (48^). Nel k1 uomini nel 2009 la gara la vinse Peter Kauzer davanti a Boris Neveu e quindi il duello si ripeterà anche a dieci anni di distanza. Al via anche Mathieu Doby (15^), Vavrinec Hradilek (18^), Darius Popiela (22^), Marcel Potocny (23^).
Se poi facciamo un salto di 20 anni e cioè risaliamo al mondiale del 1999 ritroviamo solo   Kaliska (6^) nel k1 donne,   Martikan in C1 che,  fu bronzo dietro a Robin Bell nella gara vinta da Emmanuel Brugvin,  e Alexander Slafkovsky (35^).

 Ma a la canoa slalom da queste parti ha una lunga tradizione iniziata nel 1980 con una prova di Coppa d’Europa e il Club locale,  il « Cadì Canoë Kayak »,  nasce nel 1964 e quest’anno festeggia i 55 anni di attività. Indiscusso il valore organizzativo che ha al suo attivo anche i Giochi Olimpici del 1992 e 18 tappe di Coppa del Mondo. Cambio al vertice dello staff che oggi è coordinato da Meritxell Rodriguez che ha preso  il posto di Nuri Villarrubla, mentre il direttore esecutivo rimane sempre l’inossidabile  Ramon Ganyet. 

Numeri importanti dal punti di vista della partecipazione visto che sono iscritte 65 nazioni per un totale di 510 atleti di cui 382 per lo slalom e 128 per la discesa.
                                                        … continua

Occhio all’onda! 


Il giorno 17 settembre il boarding dello slalom  ICF ha organizzato una interessante Coaches Conference. Dopo i lavori tutti in fiume per una garetta in canoa e per una cena conviviale.

Con il mio ex atleta brasiliano e ora impegnato nel progetto per il desarrollo internazionale João Vitor Machado.

Con noi ieri si è allenato Charles Correa e alla fine foto ricordo.


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