Coppa numero 32 archiviata
Il podio della Classifica complessiva di Coppa del Mondo del K1 uomini - primo: Jiri Prskavec (CZE), secondo: Peter Kauzer (SLO) e terzo: Vit Prindis (CZE). |
Facile si potrebbe dire che tutto sia perfetto quando ad organizzare le gare ci sono ex-atleti di livello che sanno unire le figure professionali con i giovani volontari, anche se non sempre tutto ciò è scontato. Uno staff quindi che conosce esigenze e dettagli di chi gareggia e di chi lavora, con la consapevolezza che se il prodotto non viene visto e pubblicizzato poco importa e allora risalto anche al pubblico che entra a fare parte dello spettacolo, trasformando la gara in una grande festa capace pure di fermare previsioni atmosferiche disastrose.
Jiri Preskavec non ha vinta la finale di Coppa del Mondo nel K1 uomini, l’ha dominata semplicemente iniziando dalla semifinale. Il ceco, classe 1993, ha pagaiato sulle acque di casa come solo un cavaliere errante è capace di fare. Ha pagaiato con la maestria di chi su quel canale ha costruito la sua intera carriera sportiva. Non ha sprecato un colpo è riuscito a tenere a freno l’impeto di chi qui a Praga doveva prendersi una grande rivincita e tornare sul gradino più alto di Coppa dopo due anni di assenza. Non poteva scegliere teatro migliore, non poteva fare regalo più bello al suo pubblico, non poteva tradire le aspettative che lo vedevano in azione su manifesti che hanno invaso la città. Sì! perché qui quando parli di slalom la gente comune sa di che cosa stai parlando, conosce vita, morte e miracoli dei loro atleti che viaggiano su auto che le aziende fanno a gara per fargli usare con tanto di effigi, nomi e gare vinte. Qui Prindis, Prskavec, Tunca, Hradilek, Hilgertova sono una sorte di eroi nazionali, la canoa nella Repubblica Ceca ha una lunga e consolidata tradizione, usata da tanta gente per scendere lungo i fiumi super attrezzati ad accogliere i naviganti della pagaia.
Una domenica che ha regalato a Jiri Prskavec la sua seconda coppa del mondo dopo quella già vinta lo scorso anno. Un traguardo che lo mette in corsa per uguagliare il record di Paul Ratcliffe che di questo Trofeo ne ha vinti tre consecutivi: ’98, ’99, ’00.
Jessica Fox domenica sale per la 50esima volta su un podio di Coppa ed è un record che difficilmente si potrà uguagliare o superare con tanta facilità. Lei, l’angelo dei paletti dello slalom, in C1 ha il guizzo vincente mettendosi al collo l’oro della gara che significa pure vincere l’ambito trofeo per la quinta volta, terza consecutiva. La canadese femminile nasce nel 2010 e su 10 edizioni 5 sono sue! Non ci sarebbe bisogno di aggiungere altro se non il fatto che l’australiana, dopo un avvio difficile, per lei visto che comunque è sempre stata tra le protagoniste, si è presentata in finale di Coppa in uno stato di forma eccelso pronta più che mai ad affrontare il mondiale imminente da protagonista.
Coppa 2019 in archivio. Prskavec vince in K1 uomini, Jessica Fox in K1 donne e C1 donne, mentre Benus si porta a casa la coppa per la terza volta dopo quelle del 2010 e 2015 nella canadese uomini.
Chiusa anche la 32esima edizione di questo Trofeo che quest’anno è stato ideato e creato da Davide Prete, un artista che arriva dai paletti dello slalom e che trasferitosi negli Stati Uniti ha trovato la sua dimensione artistica di grande prestigio oltre alla sua docenza all’università americana forte della sua laurea in architettura.
Occhio all’onda!
La conferenza stampa dove è stata presenta la Coppa del Mondo 2019. In primo piano il trofeo orgoglio italiano. |
Il pubblico numeroso anche sotto la pioggia non ha abbassato la guardia seguendo fino alla fine ogni fase della gara. |
Con Ana Satila la brasialiana che ha chiuso la Coppa del Mondo in seconda posizone in C1 e quarta in k1 a soli 8 punti dal terzo posto. L'atleta più completa dopo Jessica Fox. |
Jessica Fox al centro trionfatrice in K1 donne alza al cielo la Coppa disegnata e creata dall'artista italiano nonchè canoista Davide Prete. |
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