Si parte dal Galles per la Coppa del Mondo Slalom 2013







Cielo grigio, temperatura sui 17 gradi, gente dalla pelle bianca bianca con le efelidi in viso tendente al rosso... sono arrivato in Galles! Per averne la certezza dovrei bere una birra dolce, doppio malto magari una   “Crown Buckley” aromatizzata con chiodi di garofano e miele come facevano i celti. Invece questa mattina a Cardiff la colazione mi ha riportato a casa da Amur: pane al farro magari non proprio con i semi di lino, sesamo, girasole e zucca e lievito di pasta madre come lo prepara la mia mogliettina,  ma comunque buono. Con un velo di burro e una strisciata di marmellata ai lamponi mi ha fatto iniziare bene questa giornata... speriamo che sia di buon auspicio per la Coppa del Mondo di Slalom che sta per prendere il via. 
Per la verità questa edizione  ha un sapore decisamente diverso rispetto allo scorso anno, mi sembra tutto un pochino strano o forse ci sono meno aspettative. E’ vero siamo all’inizio di un quadriennio nuovo e quindi tutto è più soft, siamo tutti più riflessivi, ma siamo anche molto curiosi di capire in anticipo che cosa ci aspetterà da qui a Rio 2016 . Forse giovani nuovi talentuosi emergeranno? Mah? Il fatto è che il primo atleta che oggi ho salutato entrando nell’ampliato impianto inglese è stato proprio David Ford l’ultra quarantenne che quest’anno alle selezioni canadesi ha sbaragliato il campo e si ripresenta al via dopo la delusione olimpica inflittagli dal giovane Michael Tayler. Quest’ultimo, quest’anno, non è  neppure riuscito a prendersi il posto in squadra nazionale assoluta, sarà al via solo ai mondiali U23. 


Pedro Henrique Da Silva in allenamento sul canale di Cardiff
Di primo acchito, guardando gli ordini di partenza, sembra una gara sotto tono. 187 barche gara; considerando poi che ci saranno circa 20 atleti che raddoppiano la specialità significa che in realtà ci sono poco più di 150 atleti in rappresentanza di  23 nazioni. Nei k1 men non parte il campione olimpico, neo sposino a sorpresa oserei dire! L’Italia esordisce in coppa solo con i kayak uomini. Strana scelta tecnica a mio modo di vedere considerando il fatto che lasciare a casa il bravo Cipressi in C1 e il C2 di Camporesi/Ferrari mi sembra una cosa assurda. Per non parlare di Stefany Horn il neo acquisto italiano dalla Germania che agli Europei ha salvato faccia e onore a tutto lo staff tecnico azzurro e che qui non è stata convocata.   Francesi a ranghi ridotti o meglio sono venuti con gli U23 per preparare il mondiale di categoria a Liptovsky di metà luglio. 
Nei C1 non c’è Martikan, come non c’era  agli Europei di Cracovia, chissà cosa ha in mente lo slovacco per il suo futuro canoisticamente parlando.
Spagnoli, in piena crisi economica, sono presenti solo  con Ander Elosegi il bravo C1 che ha nel suo curriculum due quarti posti a cinque cerchi, e Samuel Hernanz 14esimo nel ranking ICF fra i kayak uomini e che a Londra 2012 ha chiuso la sua prima olimpiade al quinto posto. Con loro Anais Bouchet tecnico della RFEP, la francese trapiantata a La Seu d’Urgell per seguire il suo amato Samu, ha compiuto da poco 27 anni e collabora da oltre un ciclo olimpico con Xabi Etxaniz il direttore tecnico spagnolo neo papà di Ane. La mamma è Maialen Chourraut, bronzo olimpico 2012, e fra non molto la rivedremo in acqua c’è da giurarci considerando il fatto che fino a tre giorni prima del parto scendeva per il canale di Seu tranquillamente. 
Bene! mi sembra tutto per il momento, mi caccio a letto e aspetto con ansia la colazione di domani mattina: replicherò  con il pane visto che questa sera mi è andata male da Pizza Hut. Ho seguito i miei due atleti che hanno insistito per cenare da quelle parti. Il secondo errore della serata  è stato quello di far scegliere la pizza a loro: è arrivata una specie di carbonara con il ketchup sopra! 

Occhio all'onda! 

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