Piacevoli momenti a parlare anche di canoa!
Cammini per una Seu notturna ed incontri canoisti ovunque. Magari non atleti che vanno a letto presto, ma allenatori, simpatizzanti, fans, genitori o amici. Personaggi bene o male addentro ai paletti dello slalom, vuoi per essere direttamente coinvolti come genitori, vuoi per vari interessi, vuoi per ricordare un passato agonistico o vuoi per semplice ma sincera passione per uno sport puro come sa essere la canoa slalom. Ovvio siamo di Coppa del Mondo e questo è abbastanza logico e scontato, ma è altrettanto vero che questa cittadina nel mezzo dei Pirenei è diventata la bandiera di uno slalom olimpico che ci regala sempre grandi emozioni. E allora capita di fermarti per strada per bere una “clara” e discutere sul tracciato della semifinale che è assai complicato da interpretare oppure inizi a fare pindarici voli su come si evolverà uno sport che ormai è consolidato nel panorama olimpico. Poi ti fermi a commentare le gare di oggi che come sempre hanno molto da raccontare. Le sfumature poi si deformano ogni volta che incontri persone diverse, ognuno di noi sottolinea sempre ciò che lo colpisce maggiormente e su questo ci costruisce le proprie storie che poi andrà raccontando per il resto della sua vita. Bello, molto bello perché il clima è quello della festa e questo fa bene al nostro sport. Si assapora tutto quello che è canoa, tutto quello che può esser considerato slalom. La Coppa, per la verità, si sta disputando un po’ sotto tono... siamo ormai tutti con la testa alle prossime olimpiadi, ma a La Seu c’è ancora un po’ di tempo per fermarsi, per godere di piccoli ma importanti momenti fatti di battute, di gesti, di oggi sotto mille sguardi attenti e competenti. C’è ancora il piacere di condividere un bicchiere di sangria e due tapas.
Ti capita quindi di parlare della vittoria nel kayak maschile di un certo William Forsythe che solo pochi giorni prima in Francia si fermò al 33simo posto. Poi tra una bevuta e l’altra si commentano i risultati degli spagnoli che hanno dominato in C1, mentre Tony Estanguet, dopo la prima manche ha il tempo di giocare con il figlioletto facendolo pagaiare in C1... rigorosamente a destra. Poi inizia ad essere veramente tardi e piano piano la piazza rimane, le voci si spengono, la gene se ne va a dormire prima della giornata di domani che sarà molto interessante.
Occhio all'onda!
Occhio all'onda!
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