Il Duca di Lee Valley: Monsieur Tony Estanguet!

Luogo - canale olimpico di Londra situato in località Lee Valley - Brosxburne tanto per essere precisi
Scenografia - allenatori sulla riva all’altezza dell’ultimo “drop”, atleti in acqua, è l’ora di francesi, russi e noi... Brasile.
Siamo verso la fine dell’allenamento a pochi minuti dal cambio di ora, momento in cui gli atleti che hanno finito il loro allenamento programmato come numero di ripetizioni, solitamente approfittano dei minuti restanti per fare un'ultima discesa di rilassamento, tanto per sentire l’acqua sotto il culo, liberi e spensierati. Sul salto finale c’è la russa, Marta Kharitonova, che sta traghettando da parte a parte per fare prima una risalita a destra e poi un’altra alla stessa altezza a sinistra. Deve quindi usare il buco che è provocato dal salto per arrivare dall’altra parte al volo. La russa ai mondiali di Bratislava fu 16esima, pagaia bene, ma probabilmente le manca continuità. E’ salita anche sul podio in coppa nel 2011 a Praga e sembrava aver trovato qui la via corretta per continuare poi su questa strada. Ora sta lottando con le sorelle Perova, Alexandra e Katerina, per conquistare il posto per i Giochi Olimpici. Se la giocheranno nelle prime due gare di Coppa del Mondo a Cardiff e a Pau, la migliore rappresenterà la grande Repubblica Sovietica alla XXX edizione dei giochi a cinque cerchi.
Già... la morte in faccia lo scoiattolino russo l’ha vista arrivare guardando verso monte, in cima al salto spunta all’improvviso la punta di un C1. Tutto lasciava presagire ad un drammatico epilogo. Sulle rive qualcuno aveva chiuso gli occhi essendo debole di cuore, altri urlavano. Gli operai che stavano montando le tribune imbragati a pali così alti da mettere in soggezione i neri corvacci, si sono fermati un istante richiamati dal brusio e dall’agitazione che stava montando.
La domanda che in quell’istante tutti noi ci facevamo era: “e adesso come la risolve Tony?”. Chi velocemente pensava che forse si sarebbe lanciato tutto a sinistra sperando di passare e che soprattutto non mutasse la posizione della russa, altri che azzardavano l’idea di una piroetta per scendere lateralmente con la canoa in modo tale da aver un impatto più morbido e non di punta. Ma lui il duca, il cavaliere dalle mille risorse tira fuori dall’armatura la soluzione vincente: si aggrappa di forza nel blocco bianco che delimita il passaggio e, con il suo solo braccio sinistro, stoppa il suo cavallo, ormai imbizzarrito, sul salto con tutta la corrente che lo spinge verso valle.
Le urla si trasformano in mugoli di stupore, sorrisi di gioia e di incredulità. Lui si ferma immobile per un attimo che sembra però una vita e la sua canoa è in verticale sui 4 metri di dislivello completamente immobile: ferma il tempo e le acque. La sventurata ragazza guarda e sorride e sembra vivere una scena a rallentatore, come una sorta di replay, ringrazia il cielo e la buona sorte che in quel momento lì è arrivato Tony e non chissà chi. Insomma una sorta di Mosè sul mar Rosso, l’acqua porta fuori dal ricciolo la ragazza e Tony con un lungo sorriso si lascia andare per chiudere la sua discesa... a noi l’arduo compito di raccontarlo e documentarlo per i secoli futuri.
Grande Tony spettacolo allo stato puro.
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