I sogni si realizzano...sempre!
Ma quanto è bella Kate Middleton in quel vestino rosso a fianco della regina sulla barca reale! Solcano le acque di un Tamigi vestito a festa per il “giubileo di diamante” di Elisabetta II sua Maestà che in questi giorni festeggia 60 anni sul trono britannico. Uno spettacolo a cui si unisce il fascino di una ragazza che arriva dal popolo, si fa per dire, e che ora è lì a fianco di William sicuro erede al trono. Lei, Kate, rappresenta il sogno di moltissime ragazze, lei è la cenerentola che diventa principessa. Lei, nell’immaginario collettivo è la realizzazione di ciò che sembra impossibile ed è per questo che diventa una sorta di icona, una madonna da venerare, un sogno che è diventato realtà e che testimonia che tutto ciò può accadere. Forse non a te, poco importa, ma ciò che conta è che può succedere, ed è per questo che qui la gente impazzisce. Mi sono incantato, e ho sorriso con lei quando Elisabetta, vestita di un bianco che più candido non si può, ha avuto un sussulto di gioia nel vedere un’interpretazione messa in scena su un palazzo di un finto cavallo, sua grande passione, animato magicamente da ballerini professionisti. La regina sembrava una bimba con lo zucchero filato. Mi è piaciuto leggere nei suoi occhi quest’emozione infantile, sincera, semplice. Una regina che si emoziona ancora, una regina amata dalla sua gene, una regina che nei suoi 60 anni di regno ne ha viste tante e ancora di più. Unico cruccio che sembra aver intaccato la sua integrità è il figlio Carlo, che proprio non sopporto. Tanto meno da quando si è messo con quel rospo di Camilla. Lasciamo perdere perché altrimenti mi arrabbio e mi innervosisco pensando quanto sarebbe stato bello che in questi giorni ci fosse stata ancora Lady D, tanto amata e ben voluta da tutti. Cambiamo argomento.
C’è di che gioire stando seduti sulla riva del canale e guardare gli atleti allenarsi.
Tony Estanguet è la classe allo stato puro, l’ho già scritto, aggiungo solo che sta pagaiando molto bene, pulito, preciso, determinato. Arriva al canale con il fratello, guarda il percorso, si riscalda e nell’ora di allenamento parla poco, ma fa molto.
Daniele Molmenti è una macchina, direbbe lui una moto, magari una Ducati. Ha gli occhi da tigre quando si allena e il sorriso quando veste gli abiti civili. Spesso e volentieri spinge a fondo l’acceleratore e con la canoa fa quello che vuole. Bilanciato bene e azione decisa, a volte si perde su qualche cambio di ritmo, ma se saprà mantenersi così farà vedere fuochi e fiamme in finale olimpica.
Jezek il ceco, che di nome fa Stanislav, ha superato i 30anni e si definisce un vecchietto, è un funambolo della pagaia, si inventa soluzioni impensabili a chiunque altro. A volte gioisce e gode di se stesso, altre volte scuote la testa e si guarda in giro. Nel 2011 ha portato a casa la coppa del mondo e Londra sarà la sua seconda olimpiade dopo il quinto posto del 2008.
Peter Kauzer è un ballerino sull’acqua. Ha una leggerezza unica e un gioco di fianchi che mi emoziona. C’è quel suo modo di far girare la canoa che è unico per stile e per destrezza. L’aggancio piantato nell’acqua e un lavoro impressionante con gli obliqui.
Poi ci sono loro i gemelli slovacchi che ti fanno pensare che nulla è impossibile per un C2 del loro livello. Impeccabili tecnicamente, dei veri signori nel vestire, sempre uguali e senza nessuna nota di colore fuori tono. Poi ora che allo staff si è riunita la sorella sembrano ancora più invincibili. Certo gli anni passano anche per lei, ma rimane sempre affascinante e molti avversarsi sono distratti dalle rive!
C’è di che gioire stando seduti sulla riva del canale e guardare gli atleti allenarsi.
Tony Estanguet è la classe allo stato puro, l’ho già scritto, aggiungo solo che sta pagaiando molto bene, pulito, preciso, determinato. Arriva al canale con il fratello, guarda il percorso, si riscalda e nell’ora di allenamento parla poco, ma fa molto.
Daniele Molmenti è una macchina, direbbe lui una moto, magari una Ducati. Ha gli occhi da tigre quando si allena e il sorriso quando veste gli abiti civili. Spesso e volentieri spinge a fondo l’acceleratore e con la canoa fa quello che vuole. Bilanciato bene e azione decisa, a volte si perde su qualche cambio di ritmo, ma se saprà mantenersi così farà vedere fuochi e fiamme in finale olimpica.
Jezek il ceco, che di nome fa Stanislav, ha superato i 30anni e si definisce un vecchietto, è un funambolo della pagaia, si inventa soluzioni impensabili a chiunque altro. A volte gioisce e gode di se stesso, altre volte scuote la testa e si guarda in giro. Nel 2011 ha portato a casa la coppa del mondo e Londra sarà la sua seconda olimpiade dopo il quinto posto del 2008.
Peter Kauzer è un ballerino sull’acqua. Ha una leggerezza unica e un gioco di fianchi che mi emoziona. C’è quel suo modo di far girare la canoa che è unico per stile e per destrezza. L’aggancio piantato nell’acqua e un lavoro impressionante con gli obliqui.
Poi ci sono loro i gemelli slovacchi che ti fanno pensare che nulla è impossibile per un C2 del loro livello. Impeccabili tecnicamente, dei veri signori nel vestire, sempre uguali e senza nessuna nota di colore fuori tono. Poi ora che allo staff si è riunita la sorella sembrano ancora più invincibili. Certo gli anni passano anche per lei, ma rimane sempre affascinante e molti avversarsi sono distratti dalle rive!
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