Lo slalom cambia... finalmente!
Finalmente dopo tre anni di tentennamenti, incertezze e ambiguità si è presa una strada tecnica decisa e marcata. Il tracciato disegnato dall’inglese Mark Delaney, dal ceco Jiri Rohan e dallo spagnolo Xabi Extaniz ne è la prova provata. Tutte le 23 porte con un palo solo danno spazio a linee marcate e che permetto di seguire al meglio i vari giochi d’acqua: questo è un bell’esempio di slalom, nella speranza che si prosegua in questa direzione.
Mi sono divertito a guardare i quarti di finale per le donne in kayak, questa novità inserita dall’ECA per la prova continentale. Anche se per la verità non è stato facile per diverse di loro passare indenni tre manche più la semifinale a squadre. Quarti di finali che hanno ridotto a venti le atlete per la semifinale di sabato. Tra le grandi escluse c’è la 43enne Stepanka Hilgertova, che ho visto decisamente lenta e poco dinamica in tutte le risalite. Le fa compagnia a bordo campo Violetta Oblinger che con sei penalità non può certo sperare di passare il turno. Chi invece ha dominato è l’austriaca Corinna Kuhnle che sta vivendo un momento di grazia agonistica eccezionale. La bionda e potente atleta vince prima la qualifica e poi si ripete nei quarti di finale con una manche che le lascia ancora tanti margini di miglioramento. Arriva in ritardo alla prima risalita, ma risolve comunque in velocità e si porta sul primo saltino con una maestria unica. Sbanda in varie occasioni, ma riprende in mano la situazione con estrema facilita. Insomma non c’è che dire: brava!
Sono quattro le nazioni che avranno 3 semifinaliste e cioè Slovacchia, Germania, Francia e Great Britain. Due per Spagna, Slovenia e Repubblica Ceka e una per Russia e come già detto Austria.
Per il settore rosa, in casa Italia, nulla di nuovo, se non il fatto che l’unica rappresentante dimostra la carenza di lavoro fatto fino a qui dal settore. Angela Prendin fuori fin dalle prime battute dietro anche a nazioni come Grecia e Svizzera. Testimonianza di questi risultati arriva anche dal fatto che il settore non ha neppure sulla carta un tecnico specifico. Chi invece è sulle varie delibere, ma non è agli europei, è il tecnico delle canadesi.
Benetti/Masoero dimostrano ancora una volta il loro valore passando le qualifiche e facendo vedere, magari solo a tratti, buone cose. Chi ha tanto da rimpiangere è l’equipaggio Ferrari/Camporesi che per un banalissimo tocco alla penultima discesa sono costretti a restare al palo a guardare il proseguo delle gare. Nella parte alta della classifica si sono rivisti i russi Kuznetsov/Larionov, bronzo ai giochi olimpici 2008, che hanno cercato di insidiare i gemelloni slovacchi Hochschorner che ovviamente hanno vinto. I francesi per protesta non sono partiti nella gara a squadra nel C2 lasciando così spazio agli italiani che passano in finale con l’inedito equipaggio Molmenti/Colazingari.
Il tempo oggi è stato clemente in barba alle previsioni, domani di scena C1 e K1 uomini. I secondi si giocheranno praticamente tutto nei quarti di finali quando da 40 dovranno per forza di cose scendere a 20.
Occhio all'onda!
La Seu d'Urgell, 9 giugno 2011
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