...Aspettando i Mondiali di Slalom - 32
Leggendo la convocazione federale per i prossimi mondiali di canoa da velocità in Canada, mi sono chiesto quale fosse la funzione di capitano apparsa su questo documento ufficiale.
Ora, dalle mie conoscenze in materia e da quanto posso immaginare, il capitano è colui che all’inizio della partita ha due precise funzioni. La prima consegnare il gagliardetto della propria squadra al capitano dell’altra squadra, che a sua volta gli consegna il proprio. La seconda è quella di prendere la difficile decisione di scegliere testa o croce con lo scopo finale di optare per la palla o per la scelta del campo. Il capitano è anche colui che in caso di controversia viene chiamato dall’arbitro per redimere in campo questioni inerenti al gioco. Tralascio il fatto di sottolineare che riveste anche la figura di leader della squadra. Il capitano porta al braccio appunto la fascia di capitano. Pensandoci bene però, nella canoa da velocità, non funziona proprio così, forse nella canoa polo? Eppure ho letto bene, si trattava dei mondiali di canoa di velocità. Mah evidentemente la nostra federazione è avanti, già proiettata nel futuro. Certo è che non ce lo vedo il bell’Antonio camminare lungo il campo di gara con la fascia di capitano pronto ad intervenire in caso di problema, magari ostacolando il lavoro che dovrebbe essere del capo delegazione, o forse del direttore tecnico oppure del vice-presidente? In una immagine più pittoresca vedo, l’alfiere di Beijing, cavalcare le onde del lago canadese con una lunga frusta e delle briglie spronando i giovani a vigorose palate. Come Leonida con i 300 spartani prende in mano la situazione e prima dell’ultimo e decisivo attacco grida agli eroi: “Spartani, fate una ricca colazione e mangiate molto, perché questa notte ceneremo nell'Ade”. Sul fatto della ricca colazione non ho dubbi!
Altro quesito che mi sono chiesto è la convocazione con il ruolo di vice-presidente. Se viene convocato con il suo ruolo federale starà a significare che rappresenterà il presidente che, in Canada viceversa, rappresenterà l’organo internazionale della canoa. Tutti rappresentano tutti in funzione della loro carica e non del ruolo. Mi sono chiesto ancora, dopo aver seguito la stagione dove si leggeva grandi progetti per le canadesi e dove la passione deve sconfiggere i tabù, perché nella squadra nazionale non trova spazio nessuna canadese? Mah, i misteri della vita, e nel frattempo il buon Cosimuccio è partito in avanscoperta a preparare il campo, tutto soletto e, si sa, meglio soli che…
Il tempo atmosferico ha fatto il pazzerello e, nel pomeriggio, un cielo grigio e minaccioso ci ha tenuti tutti sotto la grande terrazza del ristorante-bar che da sul lungo specchio d’acqua che porta ai due canali: quello olimpico e quello di “iniciacion”, come lo chiamano qui. Poco danno, visto e considerato, che dopo una settimana di duri allenamenti il sabato pomeriggio è stato dedicato al riposo e a letture più o meno interessanti. Unica nota della giornata è l’arrivo di tutta la famiglia Oblinger che si fermerà in Spagna fino ai mondiali con figlio, baby-sitter e allenatore. Che personaggi questi austriaci. Lui Helmut ha 36 anni, lei Violetta è più giovane. Condividono da molti anni amore e canoa. Lei, figlia di Peter, un canoista tedesco che si racconta abbia smesso di pagaiare dopo un incidente fortuito accorso ad un suo carissimo amico: un fulmine colpì il compagno che stava pagaiando con lui: una tragedia. Violetta è tornata dalla Cina con un bronzo al collo e tanta energia. La gravidanza conclusasi a marzo sembra aver dato vigoria alla coppia. Lei è risalita subito in canoa, ha rinunciato solo a qualche gara di coppa del mondo, ma ora sembra pronta a tenere alto onore e gloria visto che la stirpe Oblinger è già assicurata.
Occhio all’onda! Ettore Ivaldi - Seu d’Urgell 8 agosto ... a 32 giorni dal Mondiale e a 1.083 da Londra!
Ora, dalle mie conoscenze in materia e da quanto posso immaginare, il capitano è colui che all’inizio della partita ha due precise funzioni. La prima consegnare il gagliardetto della propria squadra al capitano dell’altra squadra, che a sua volta gli consegna il proprio. La seconda è quella di prendere la difficile decisione di scegliere testa o croce con lo scopo finale di optare per la palla o per la scelta del campo. Il capitano è anche colui che in caso di controversia viene chiamato dall’arbitro per redimere in campo questioni inerenti al gioco. Tralascio il fatto di sottolineare che riveste anche la figura di leader della squadra. Il capitano porta al braccio appunto la fascia di capitano. Pensandoci bene però, nella canoa da velocità, non funziona proprio così, forse nella canoa polo? Eppure ho letto bene, si trattava dei mondiali di canoa di velocità. Mah evidentemente la nostra federazione è avanti, già proiettata nel futuro. Certo è che non ce lo vedo il bell’Antonio camminare lungo il campo di gara con la fascia di capitano pronto ad intervenire in caso di problema, magari ostacolando il lavoro che dovrebbe essere del capo delegazione, o forse del direttore tecnico oppure del vice-presidente? In una immagine più pittoresca vedo, l’alfiere di Beijing, cavalcare le onde del lago canadese con una lunga frusta e delle briglie spronando i giovani a vigorose palate. Come Leonida con i 300 spartani prende in mano la situazione e prima dell’ultimo e decisivo attacco grida agli eroi: “Spartani, fate una ricca colazione e mangiate molto, perché questa notte ceneremo nell'Ade”. Sul fatto della ricca colazione non ho dubbi!
Altro quesito che mi sono chiesto è la convocazione con il ruolo di vice-presidente. Se viene convocato con il suo ruolo federale starà a significare che rappresenterà il presidente che, in Canada viceversa, rappresenterà l’organo internazionale della canoa. Tutti rappresentano tutti in funzione della loro carica e non del ruolo. Mi sono chiesto ancora, dopo aver seguito la stagione dove si leggeva grandi progetti per le canadesi e dove la passione deve sconfiggere i tabù, perché nella squadra nazionale non trova spazio nessuna canadese? Mah, i misteri della vita, e nel frattempo il buon Cosimuccio è partito in avanscoperta a preparare il campo, tutto soletto e, si sa, meglio soli che…
Il tempo atmosferico ha fatto il pazzerello e, nel pomeriggio, un cielo grigio e minaccioso ci ha tenuti tutti sotto la grande terrazza del ristorante-bar che da sul lungo specchio d’acqua che porta ai due canali: quello olimpico e quello di “iniciacion”, come lo chiamano qui. Poco danno, visto e considerato, che dopo una settimana di duri allenamenti il sabato pomeriggio è stato dedicato al riposo e a letture più o meno interessanti. Unica nota della giornata è l’arrivo di tutta la famiglia Oblinger che si fermerà in Spagna fino ai mondiali con figlio, baby-sitter e allenatore. Che personaggi questi austriaci. Lui Helmut ha 36 anni, lei Violetta è più giovane. Condividono da molti anni amore e canoa. Lei, figlia di Peter, un canoista tedesco che si racconta abbia smesso di pagaiare dopo un incidente fortuito accorso ad un suo carissimo amico: un fulmine colpì il compagno che stava pagaiando con lui: una tragedia. Violetta è tornata dalla Cina con un bronzo al collo e tanta energia. La gravidanza conclusasi a marzo sembra aver dato vigoria alla coppia. Lei è risalita subito in canoa, ha rinunciato solo a qualche gara di coppa del mondo, ma ora sembra pronta a tenere alto onore e gloria visto che la stirpe Oblinger è già assicurata.
Occhio all’onda! Ettore Ivaldi - Seu d’Urgell 8 agosto ... a 32 giorni dal Mondiale e a 1.083 da Londra!
nella foto: il capitano dei capitani! Che sia un nuovo inizio per la canoa?
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