Livellare il vantaggio di giocare in casa con un facile accorgimento!

 


Passare in semifinale agli Europei non è gioco facile specialmente per le canadesi che si trovano a scontrarsi tra i migliori specialisti del mondo con numeri ridotti nel passaggio in semifinale. Tanto per giocare con le percentuali un C1 uomo ha il 51% di possibilità di passare in semifinale, ma se poi andiamo a vedere nelle specifiche manche ci accorgiamo che in prima battuta ha il 38% e in seconda il 20%. Nel Kayak maschile queste percentuali sono del 50, 34 e 26; mentre nel kayak femminile si abbassano a 47, 36 e 18. Chi invece ha percentuali più alte per  passare il turno sono le donne in canadese con il 60, 45 e 28%. I  numeri a volte possono trarci in inganno e non mettono in evidenza due cose: la prima che il numero alto di partecipanti, nel caso del kayak maschile, comprende anche una serie numerosa di atleti di basso livello cosa che invece, con numeri inferiori non accade nella canadese maschile. Secondo punto non c’è equità nella distribuzione del numero di atleti che passano nelle diverse categorie. Si dovrebbe andare in base ad una percentuali di partecipanti e non in base ad un numero fisso predefinito.  Tutto questo per dire che, con queste regole, non è facile passare al primo turno tanto che oggi a farne le spese è stato il campione del mondo Vaclav Chaloupka e poi ancora personaggi come Heger, Colazingari, Elosegi. Per il rotto della cuffia e solo con la seconda manche passano invece il vice campione olimpico 2021 Rohan e il campione olimpico 2016 Gargaud nonché campione europeo in carica. Al femminile non ce la fa il bronzo olimpico 2021 e campionessa del mondo 2019 Andrea Herzog e neppure la campionessa europea  in carica  Lazkano. Fuori anche Marta Bertoncelli che colleziona troppe penalità sia in prima che in seconda manche.

Altra osservazione che  arriva guardando la classifica della canadese monoposto maschile dove ai primi tre posti ci sono tre slovacchi. Ora è risaputo che chi gareggia in casa è avvantaggiato, ma come si potrebbe fare per livellare questo gap? Semplice e poco costoso, una sorta di uovo di Colombo che ci permetterebbe inoltre a tutti di risparmiare denari preziosi e nello stesso tempo alzerebbe all’ennesima potenza lo spettacolo, oltre al fatto, come già detto livellerebbe il vantaggio di chi gareggia in casa.  Bene ecco la grande invenzione! Piazziamo il percorso di gara a partire dal lunedì, cioè da quando le squadre arrivano per allenarsi in vista della gara, e facciamo provare a tutti il tracciato liberamente per quattro giorni: al quinto si inizia con le gare e allora… lo show è assicurato!

Ultima nota:  prometto nessuna polemica come qualcuno altolocato in ambito internazionale interpreta le mie osservazioni invece di apprezzarle e magari prenderle pure in considerazione, ma questo è un’altra storia. Dicevo chi segue le gare on line oggi, ma anche ieri, ha avuto problemi a vedere   bene le prove a squadre visto che si è insistito a mantenere i due quadranti sul monitor, invece di allargare lo schermo ad uno solo. Eppure il tempo tra Team e Team era sostanzioso e si sarebbe fatto in tempo seguirli tutti con una visione allargata della gara.  

Sabato semifinale e finali per i kayak che siano essi uomini o donne, poi al pomeriggio i time trial per l’Extreme Slalom.

Occhio all’onda!

Commenti

  1. Interessante il suggerimento delle prove su percorso già montato dal lunedì, stando ai tuoi numeri potrebbe davvero rendere le cose più spettacolari, ma non c'è il rischio che possa favorire atleti capaci di perfezionarsi su un percorso fisso ma meno capaci di risolvere un percorso ex-novo? Nelle gare di slalom si premia da sempre la capacità di risolvere situazioni nuove avendole esaminate solo fuori dall'acqua, capacità esaltata dalle ultime formule con cambiamenti tra qualifiche, semifinali e finali, se premiassimo "i sistematici" con qualifiche super testabili non rischieremmo di precludere il resto della gara ad atleti che poi sarebbero maggiormente in grado di affrontare le nuove configurazioni?

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