Supporto tecnologico: video e software da dove siamo partiti

Un semplice esempio di che cosa si può fare con RM, infatti oltre a mettere in parallelo i video si possono rilevare tempi e intertempi per poi essere richiamati collegandoli al video.

Oggi gli atleti e gli allenatori, rispetto al passato, hanno  un grande vantaggio per osservare ed analizzare  il gesto atletico in acqua. Abbiamo in sostanza dalla nostra una  tecnologia che ci supporta nelle nostre analisi video e permette agli atleti e agli allenatori  di vedere e di analizzare  ogni minimo dettaglio senza perdere nessuna  pagaiata. Sia in allenamento che in gara possiamo registrare in maniera sempre più precisa le discese degli atleti e ciò che più conta è possibile anche riprodurre subito la prova, in modo tale che l’atleta possa rivedersi al termine della sua performance, associandone  sensazioni ed emozioni appena vissute. Il riscontro visivo (di questo parleremo in un video specifico che stiamo organizzando) immediato è molto importante per avere un corretto feedback. 
Nelle gare di Coppa del Mondo, Mondiali ed Europei, ma anche in altre gare internazionali e in alcune nazionali (vedi Campionati Italiani) abbiamo la possibilità di avere registrata tutta la gara. Tutto questo però non era così scontato come lo vediamo oggi, ma ci siamo arrivati con il tempo.
Ricordo che la prima  vera telecamere che utilizzammo  era quella del mio allora compagno di allenamenti Renato De Monti che consisteva in una camera video collegata ad un altro apparecchio che si portava a tracolla sul quale si registravano le immagini. La sorella di Renato, Elena,  qualche volta veniva al canale di Basso Acquar a riprenderci e poi tutti assieme a casa loro per guardare le riprese fatte. Mi comprai la mia prima telecamera ad
la mia prima telecamera anno 1991
Andorra, dopo una lunga ricerca con Amur,  alla pre-olimpica del 1991 una Panasonic con cassetta incorporata VHS e da allora è stata una continua evoluzione. 

Oggi si fanno ottimi video con I-Pad  o comuni smartphone utilizzati con stabilizzatori che permettono di seguire gli atleti nella loro discesa. C’è da ricordare anche che gli stabilizzatori non servono se si utilizza l’ultima versione della serie degli I-Phone che sono dotati di stabilizzazione ottica oltre ad una qualità immagine impressionante.

Da CT della nazionale (2001-2004) dedicai molto tempo a realizzare un sistema video che coprisse tutta la gara supportato da Carlo Alberto Cavedini e da Enrico Lazzarotto. L’idea era quella che gli atleti potessero avere a fine gara la loro prova registrata già montata per preparare la seconda manche che normalmente era poche ore dopo.  Il primo passo fu quello di piazzare tre telecamere sul tracciato con tre operatori e con  un altro che si  dedicava alla raccolta e cambio cassette e successivo montaggio. Poi si decise di collegare con un cavo le tre telecamere e creare un zona regia dove si catturava il video e veniva montato in diretta. In questo modo gli atleti arrivavano nella tenda a loro dedicata e potevano subito rivedersi.  Il servizio ufficiale TVS (Technical Video System) venne per la prima volta offerto ai campionati del mondo di Augsburg nel 2003 operato da un server inglese.  Noi proseguimmo con il nostro personale sistema e agli Europei di Skopje nel 2004 eravamo con la Slovacchia l’unica nazione che potesse disporre di questo sistema in diretta. Nel 2005 agli europei di Chaloux (Francia) nella prova sprint piazzammo sul tortuoso percorso transalpino, che si snodava praticamente in un bosco, 10 telecamere e 1 regia, per riprendere ogni fase della gara. Non disponendo di tanto personale la metà erano telecamere fisse, mentre le altre azionate da un collaboratore tecnico. Era stato possibile fare questo per la grande disponibilità degli allora miei collaboratori che molte volte mettevano a disposizione le loro telecamere dedicando tempo e passione come il nostro mitico fisioterapista Fabrizio Pillonetto, grande e competente uomo di sport.
 

Attualmente alle gare c’è un sistema video messo a punto dall’ICF che permette di avere in tempo reale la discesa di tutti gli atleti, ogni squadra prende ciò che ritiene necessario per sé e utilizzando vari programmi analizza i filmati.
Sul mercato ci sono vari programmi per studiare le gare attraverso i video e che sostanzialmente possono fare moltissime cose: dalla più  banale visione a velocità rallentate per singolo fotogramma, alla comparazione parallela fra due o più atleti, alla sovrapposizione degli stessi, raccolta tempi ed intermedi, statistiche, archiviazione con parole chiave, archivi per singoli atleti o eventi con ricerca veloce, utilizzo di angoli di graduazione per studiare il movimento e tante altre funzioni che necessitano però di specialisti nel settore. 

Il primo programma professionale apparso  è stato  «Darthfish» nato in Svizzera nel 1999. Nel corso di un decennio l’omonima società si è sviluppata  in pratica in tutto il mondo fino ad arrivare ad avere soluzioni su piattaforme multiple come: software, on line, mobile e anche Tv. 
Nel 2013 nasce dall’azienda Hudl, con sede a Lincoln nel Nebraska,  il programma «Sport Code» che sostanzialmente propone le stesse offerte della ditta svizzera.
Entrambi i software sicuramente sono validi e completi, ma hanno a mio avviso due nei: il  primo sicuramente  sono i  costi per ottenere la licenza d’uso. Si parla dai mille euro agli oltre 10 mila del secondo. Cifre che difficilmente un privato può accollarsi. La seconda problematica è la complessità del sistema, se pur in parte intuitivi, necessitano di una specifica formazione introduttiva  on line (offerta con l’acquisto). I problemi nascono successivamente con l’utilizzo e al sorgere di difficoltà il  un supporto dello specialista, che è vero che è compreso nel prezzo on line, non sempre risolve le problematiche che si presentano in modo facile e veloce.

Prodotti decisamente più alla portata di tutti, ma di ottima qualità  in sostanza per me  sono due.

Il «Crown Analyzer» per ambienti Windows 10, Windows 10 Mobile, Windows Team (Surgace Hub), HoloLens.  Un programma questo creato da Xabi Taberna, un tecnico spagnolo che ha seguito in particolare in questi ultimi anni Ander Elosegui vice campione del mondo ai mondiali dello scorso anno a La Seu d’Urgell, con la passione per l’informatica. La caratteristica principale di questo supporto è la sua semplicità e permette di fare essenzialmente due cose:  rivedere i video alla velocità desiderata e la comparazione tra due atleti. Facile da scaricare in modo gratuito basterà farlo cliccando qui.

Il «Run Monitor» più conosciuto con la sigla RM lavora in ambiente Mac  ed è molto più completo.  Infatti permette la comparazione tra due atleti, intermedi, comparazione dei tempi, database con archiviazione e facile ricerca di sessioni di allenamento e competizioni, analisti statica, pianificazione della stagione, statistiche sulla stagione, percentuali di sessioni in palestra, acqua piatta e mossa, percentuali del tipo di sessioni. In più c’è la possibilità di analizzare e rilevare il movimento della canoa sull’acqua. I costi sono molto contenuti si parla per una versione completa intorno agli 80 euro all’anno, ma ci sono diversi pacchetti dove si acquistano più licenze a costi che ovviamente vengono suddivisi per più persone risultando così molto, molto economico. L’altra caratteristica non trascurabile la possibilità di averlo pronto uso su I-Pad e I-Phone.  Un programma ideato e creato dal fisico  Inaki Gómez Alonso che lo testa e lo segue direttamente considerando che lui stesso allena e quindi conosce bene le esigenze di allenatori e atleti.

La tecnologia sicuramente c’è, ma  bisogna saperla usare bene senza abusarne e mettendola sempre al nostro servizio, senza dimenticarci che è uno strumento che ci aiuta e ci facilita il lavoro, ma certamente non ci può sostituire.

Occhio all’onda! 




 come eravamo...

da sinistra Cathy Hearn, nostra preziosa allenatrice la donna che fino all'arrivo di Jessica Fox è stata la più medagliata nello slalom a livello internazionale, quindi un giovane Daniele Molmenti atleta, Stefano Cipressi, Ettore Ivaldi, Pierpaolo Ferrazzi, Cristina Gia-Pron e Antonio Poser responsabile fisioterapico della squadra olimpica 2004

da sinistra Stefano Cipressi, Matteo Appodia e Diego Paolini la squadra nazionale del Kayak maschile 2004 con il sottoscritto.



Forse la passione per i computers a Zeno è nata seguendoci in queste operazioni. Molte volte era impegnato con noi su qualche telecamera a riprendere oppure in sala regia a registrare il segnale che arrivava dalle telecamere sul percorso.


Con Fabio Lazzarotto, collaboratore del settore discesa, a Chaloux 2005 intenti a posare il famoso cavo verde che oltre tutto pesava parecchio e qui i mezzi non arrivavano facilmente.

Oltre 800 metri di cavo coassiale che veniva posizionato sul tracciato con una marea di cavi di collegamento per telecamere e computers era il nostro bagaglio da portare ad ogni gara. 

Con Alviano Mesaroli a Bala 2005 ad analizzare video della prova in diretta.

Il mitico Fabrizio Pillonetto il nostro Pillo!

Carlo Alberto Cavedini, grande protagonista per lo sviluppo video

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