Risalite da 6 a 8
Il 2019 ci porta novità nel campo delle gare di slalom. La prima fra tutte è l’inserimento della possibilità da parte dei tracciatori di inserire due porte in risalita in più rispetto alle tradizionali 6 già previste: si potranno quindi avere anche 8 manovre in controcorrente (rules ICF Slalom 23.4) A prima vista si potrebbe pensare che si tratti di un piccolo cambiamento, ma in realtà non è così. Infatti sono molti gli aspetti che possono cambiare tra l'avere un tracciato a 6 o a 8 risalite, questa innovazione cambia in un certo senso la filosofia globale di una gara di slalom e di conseguenza dobbiamo porre degli accorgimenti in fase di preparazione. Una scelta questa che se vogliamo ha due risvolti: la prima è quella di lasciare al libero arbitrio dei tracciatori questa opportunità e la seconda è quella di contribuire a rendere ancora meno regolari i tracciati di gara nella loro totalità. Dalla Tabella A si capisce bene l’incremento in percentuale che avranno le risalite in relazione al numero di porte che si posizioneranno sul campo di gara: meno porte totali e più le risalite influenzeranno il modo in cui si dovrà affrontare l’intero percorso. Ad esempio su un percorso di 25 porte con 8 risalite queste ultime costituiranno il 32% delle porte da fare, fino ad arrivare su un percorso di 18 porte e con 8 risalite ad una percentuale del 44,4% quindi quasi la metà delle porte costringerebbero ad andare contro il senso della corrente! Nel primo caso di media ci sarà una risalita ogni 3 discese e nel secondo caso una risalita ogni 2 porte in discesa. Contro le attuali 5 e o 7.
Tutto ciò potrà portare alla variazione della velocità di gara e in relazione a ciò paradossalmente il maggior numero di risalite renderanno il percorso più semplice da un punto di vista tecnico, incrementando invece l’aspetto fisico. Saranno più presenti le combinazioni risalita-risalita da destra a sinistra e viceversa così facendo si è già a 4 porte inserite ne rimarranno altre 4 da distribuire con un una combinazione a esse da un lato e una dall’altro e altre 2 risalite classiche una a destra e una a sinistra. Questo per quello che potrebbe essere un quadro ideale, ma non tutti i canali e i tracciati offrono queste opportunità. Il gioco dello slalom quindi con più risalite diventa tecnicamente più facile perché si rallenta la velocità di discesa dell’atleta. Quindi con minori velocità diminuiscono i margini di errore considerando il fatto che le risalite in sé non sono il vero elemento di differenza tra atleta e atleta, come si è potuto notare bene in questi ultimi anni di gare di alto livello. La differenza tra competitori quindi la si fa all’uscita della stessa risalita e cioè dalla reattività con cui ogni atleta ritorna a pagaiare verso valle e quindi verso l’arrivo. Gestire la velocità complessiva su tutto il percorso è la vera chiave per un successo o per una buona prova. Se viceversa impostiamo un tracciato con 8 risalite senza inserire una doppia combinazione di risalita significa che in pratica ci sarebbe una risalita ogni 2 porte in discesa, così facendo si capisce bene che la velocità di discesa verrebbe continuamente interrotta spezzando ritmi e fluidità.
C’è da chiedersi perché il boarding dello Slalom ha voluto fare questo inserimento che a mio avviso rallenta la spettacolarità che arriva solo se si aumentano le velocità di discesa e non certo inserendo più manovre in controcorrente. Una risposta vera non c’è data sapere e forse si tratta ancora una volta di un esperimento senza un preciso fine logico o con obiettivi chiari.
Alcuni anni fa era stata geniale l’idea di eliminare un palo nelle risalite, veniva lasciato solo quello interno e in questo modo gli atleti potevano lanciarsi veramente sul palo e ruotare in maniera estremamente veloce la loro canoa. si guadagnava dal punto di vista dello spettacolo, mantenendo comunque elevato il gesto tecnico estremizzandolo e nello stesso tempo si toglievano problemi su eventuali penalità.
Occhio all’onda!
Tutto ciò potrà portare alla variazione della velocità di gara e in relazione a ciò paradossalmente il maggior numero di risalite renderanno il percorso più semplice da un punto di vista tecnico, incrementando invece l’aspetto fisico. Saranno più presenti le combinazioni risalita-risalita da destra a sinistra e viceversa così facendo si è già a 4 porte inserite ne rimarranno altre 4 da distribuire con un una combinazione a esse da un lato e una dall’altro e altre 2 risalite classiche una a destra e una a sinistra. Questo per quello che potrebbe essere un quadro ideale, ma non tutti i canali e i tracciati offrono queste opportunità. Il gioco dello slalom quindi con più risalite diventa tecnicamente più facile perché si rallenta la velocità di discesa dell’atleta. Quindi con minori velocità diminuiscono i margini di errore considerando il fatto che le risalite in sé non sono il vero elemento di differenza tra atleta e atleta, come si è potuto notare bene in questi ultimi anni di gare di alto livello. La differenza tra competitori quindi la si fa all’uscita della stessa risalita e cioè dalla reattività con cui ogni atleta ritorna a pagaiare verso valle e quindi verso l’arrivo. Gestire la velocità complessiva su tutto il percorso è la vera chiave per un successo o per una buona prova. Se viceversa impostiamo un tracciato con 8 risalite senza inserire una doppia combinazione di risalita significa che in pratica ci sarebbe una risalita ogni 2 porte in discesa, così facendo si capisce bene che la velocità di discesa verrebbe continuamente interrotta spezzando ritmi e fluidità.
C’è da chiedersi perché il boarding dello Slalom ha voluto fare questo inserimento che a mio avviso rallenta la spettacolarità che arriva solo se si aumentano le velocità di discesa e non certo inserendo più manovre in controcorrente. Una risposta vera non c’è data sapere e forse si tratta ancora una volta di un esperimento senza un preciso fine logico o con obiettivi chiari.
Alcuni anni fa era stata geniale l’idea di eliminare un palo nelle risalite, veniva lasciato solo quello interno e in questo modo gli atleti potevano lanciarsi veramente sul palo e ruotare in maniera estremamente veloce la loro canoa. si guadagnava dal punto di vista dello spettacolo, mantenendo comunque elevato il gesto tecnico estremizzandolo e nello stesso tempo si toglievano problemi su eventuali penalità.
Occhio all’onda!
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