Buona ultima domenica di Gennaio 2019
Da allenatore sono 16 anni che percorro il cammino inverso dei gabbiani, da atleta l'ho fatto per la metà: scappo dall’inverno per andare a cercare l’estate per preparare al meglio un’altra stagione per chi vuole dare vita e concretezza ai sogni di gloria, ma soprattutto per chi ha la capacità di farmi sempre sognare e vivere intensamente. Mi emoziono ogni mattina quando la luce dell’alba entra dalla finestra della mia stanza e mi preannuncia un’altra giornata ricca di lavoro, sorrisi, sofferenze e gioie. Mi eccito ogni volta che sento la sirena che preannuncia l’apertura dell’acqua sul canale olimpico di Penrith, mentre quando salgo lentamente con il termos dell’acqua fresca e lo zaino sulle spalle la piccola collina che mi separa dal punto di partenza, mi rendo conto di essere fortunato perché sta per iniziare una nuova avventura che sicuramente mi regalerà emozioni. Si sta costruendo e posando un altro piccolo tassello per crescere, per migliorare, per dare forza e positività a tutti noi. Rivivo ogni volta l’incanto di una magia che mi ha catturato 45 anni fa in un sabato pomeriggio autunnale sulle acque dell’amato Adige e che non mi ha più lasciato. Cosa sarebbe la vita senza tutto ciò? Il «parterre du roi» che mi circonda scintilla di allori olimpici, iridati e continentali. In acqua su quel laghetto di partenza c’è pronta a scattare allo scoccare dell’ora il meglio che la nostra gioventù possa offrire in questo momento. Atleti forgiati da ore e ore di pagaiate tra onde e riflussi che danzano in continuazione come folletti in un paradiso di fiori e frutta fresca, balzando da fiore in fiore, da porta in porta come api che golose si nutrono di nettare fresco e puro. Ogni giorno che passa la fatica si dipinge sempre più sui loro volti e la pelle ormai ambrata testimonia ogni sforzo compiuto. Per noi allenatori, che camminiamo avanti e indietro saltelando tra l’erba e la corsia rovente di cemento capace di assorbire e trasmettere tutto il calore che solo il sole australiano offre, c’è l’immensa gioia di godere in diretta di tutta quella maestria che sul canale olimpico ogni giorno si esprime. Opere d’arte che si vanno via via costruendo e che si potranno ammirare nella loro compiutezza solamente a distanza di mesi e forse per taluni di anni. Per qualcuno l’opera rimarrà incompiuta o nascosta, ma infondo quante Gioconde noi tutti conosciamo? ma quante in realtà ne esistono nell’anima di ognuno di noi e nella mano di migliaia di sconosciuti artisti? Poco importa saperlo se nel nostro animo c’è la felicità di averci provato con la passione che solo la gioia della stessa è capace di offrirti.
Buona domenica e … occhio all’onda!
Buona domenica e … occhio all’onda!
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