Gigantismo olimpico, un'idea ci sarebbe!
Forse ho esagerato questa mattina a colazione: due cucchiai di Nutella spalmati su un pane ancora caldo, poi il succo di frutta e ovviamente le due tazze di caffè che mi devono tenere carico fino a questa sera considerando che iniziamo la terza giornata consecutiva di questo campionato del mondo slalom per Junior&U23. Ai ragazzi ieri sera a cena ho chiesto di tenere duro, siamo giusto a metà di una cammino che si concluderà solo domenica, quindi è il momento di non mollare, di stringere i denti e di vivere intensamente ogni minuto di questa grandissima esperienza a cui sono stati chiamati a vivere dopo diversi mesi di sacrifici divisi tra scuola, fiume, trasferte, freddo, studi e allenamenti.
E’ impressionante l’energia che questo gruppo di ragazzi e di tecnici al seguito riescono a trasmettermi, una sorta, per me, di rigenerante naturale che dà un senso vero ad una vita spesa in questo mondo fatto di porte, acqua e tanto amore. Ma c’è anche chi ad oltre 80 anni di età è in trepidazione sugli spalti per la nipotina impegnata in gara… che bella la vita e che bello lo sport!
Nella pausa tra la prima discesa e la seconda mi è capitato di leggere un articolo che parla sul pari numero di uomini e donne ai Giochi Olimpici -
Olympics & Gender Equality: Why Focusing on Men “Losing” and Women “Winning” Misses the Boat - e mi hanno impressionato alcuni dati che mi lasciano molto perplesso.
Si legge che ai Giochi di Barcellona avevamo 440 atleti fra slalom e velocità mentre ai successivi si è passati a 451, ma il problema nasce dopo quando drasticamente caliamo per arrivare a Rio 2016 con 314 atleti gara. Una perdita di oltre il 30% che impressiona soprattutto se comparato agli altri sport che sono andati in crescendo. La riflessione quindi è spontanea tanto più oggi che si parla di pari numero uomini e donne. Forse qualche domanda di come sia stato possibile perdere gradualmente pass olimpici dobbiamo farcela e capire se siamo sulla strada giusta per dare una spinta al nostro amato sport oppure se c’è da rivedere qualcosa con molta umiltà soprattutto a livello internazionale.
Se il problema è il gigantismo dei Giochi Olimpici estivi io una idea ce l’avrei ed è quella semplice semplice di inserire nei Giochi Olimpici invernali sport come basket, volley, judo, handball e magari pure la ginnastica artistica che se non sbaglio si praticano all’interno di palestre e che sostanzialmente sono sport invernali. Così facendo liberiamo un grosso numero di atleti, tecnici e dirigenti; aumentiamo le nazioni che partecipano ai Giochi Olimpici invernali allargando le prospettive e gli interessi degli stessi che molto spesso passano in secondo piano.
Occhio all’onda!
E’ impressionante l’energia che questo gruppo di ragazzi e di tecnici al seguito riescono a trasmettermi, una sorta, per me, di rigenerante naturale che dà un senso vero ad una vita spesa in questo mondo fatto di porte, acqua e tanto amore. Ma c’è anche chi ad oltre 80 anni di età è in trepidazione sugli spalti per la nipotina impegnata in gara… che bella la vita e che bello lo sport!
Nella pausa tra la prima discesa e la seconda mi è capitato di leggere un articolo che parla sul pari numero di uomini e donne ai Giochi Olimpici -
Olympics & Gender Equality: Why Focusing on Men “Losing” and Women “Winning” Misses the Boat - e mi hanno impressionato alcuni dati che mi lasciano molto perplesso.
Si legge che ai Giochi di Barcellona avevamo 440 atleti fra slalom e velocità mentre ai successivi si è passati a 451, ma il problema nasce dopo quando drasticamente caliamo per arrivare a Rio 2016 con 314 atleti gara. Una perdita di oltre il 30% che impressiona soprattutto se comparato agli altri sport che sono andati in crescendo. La riflessione quindi è spontanea tanto più oggi che si parla di pari numero uomini e donne. Forse qualche domanda di come sia stato possibile perdere gradualmente pass olimpici dobbiamo farcela e capire se siamo sulla strada giusta per dare una spinta al nostro amato sport oppure se c’è da rivedere qualcosa con molta umiltà soprattutto a livello internazionale.
Se il problema è il gigantismo dei Giochi Olimpici estivi io una idea ce l’avrei ed è quella semplice semplice di inserire nei Giochi Olimpici invernali sport come basket, volley, judo, handball e magari pure la ginnastica artistica che se non sbaglio si praticano all’interno di palestre e che sostanzialmente sono sport invernali. Così facendo liberiamo un grosso numero di atleti, tecnici e dirigenti; aumentiamo le nazioni che partecipano ai Giochi Olimpici invernali allargando le prospettive e gli interessi degli stessi che molto spesso passano in secondo piano.
Occhio all’onda!
i tecnici hanno cura dei propri atleti |
in sala video si lavora senza interruzioni |
mamme contente per le gare dei propri pargoletti! Viva le mamme e bravi pure i papà |
la nonna super tifosa di Carolina Massarenti |
Commenti
Posta un commento