Un viaggio di trasferimento ricco di emozioni
Ana e Cathy grande feeling fin dal primo momento unite entrambe dalla forza della corrente - |
Guidando, dopo che i miei atleti presto sono stati catturati da Morfeo, ho iniziato a ripensare alle tante emozioni che ho vissuto nella passata settimana in Italia a Ivrea, per la prima prova di Coppa del Mondo. Ho rivisto il tempo che Cathy Hearn ha dedicato ad Ana Satila e sono rimasto sbalordito come in un attimo Cathy e Ana sono entrate in sintonia. E' bastata la vicinanza di due splendide donne unite dalla stessa passione e in un attimo è esplosa una energia positiva da farmi venire i brividi. Il sorriso ancora più intenso della mia atleta e gli occhi lucidi e profondi della mia ex collega di lavoro, da cui sempre apprendo tantissimo, mi hanno regalato emozioni e gioia. Cathy ha suggerito ad Ana di cercare dentro di sé quel punto di connessione tra le braccia e le gambe per diventare un tutt'uno con lo scafo che si indossa. Lì è il segreto! Concetti sui quali da molto tempo baso la mia idea di pagaiata perché non servono forza e resistenza solo, ma bisogna metterci pure quell'energia che ci permette di trasformare una pagaiata in una ragione di vita!
E' stato bellissimo, anche se si è trattato di una sola sessione, vederle lavorare assieme con un feeling che sembrava costruito da anni di convivenza in comune. Grazie a Cathy e grazie ad Ana che speriamo possano ritrovarsi un giorno per lavorare assieme più a lungo.
Non posso nascondere neppure la forte emozione che ho vissuto indirettamente immedesimandomi in Zeno che è venuto ad assistere alle gare e ha visto trionfare due suoi compagni di squadra. Lui fermo al palo per una ragione che nessuno poteva prevedere e tanto meno immaginare, una appendicite acuta a tre settimane dalla selezioni. Lui che a Ivrea lo scorso anno aveva vinto la gara internazionale e che quest'anno nella prima prova di selezione aveva messo tutti dietro. Poi il triste epilogo una settimana più tardi a Liptovsky. Ma si riprenderà grazie anche a quel feeling che lo lega al fratello Raffy che ha preferito anche lui rinunciare a gareggiare ad Ivrea per l'apertura di coppa per concentrarsi sugli esami di maturità e dare il giusto tempo ad ogni cosa. Poi ci sarà l'estate e ci sarà nelle loro braccia e nei lori cuori tanto slalom e tanti chilometri da fare per rincorrere un sogno che inizia oggi a quattro anni di distanza.
Poi la strada si fa più tortuosa con la salita e le tante curve dell'ultimo tratto di cammino verso La Seu con le prime luci dell'alba che mi hanno destato da tante emozioni. Mi concentro per rimanere bello visto dopo tante ore di guida fra poco saremo in albergo, giusto il tempo per distribuire le camere e poi un tuffo nel tanto sospirato letto!
La prima tappa di Coppa del Mondo si è conclusa e per noi anche molto bene, andiamo avanti e guardiamo fiduciosi il futuro, ancora però il tempo per fare i complimenti alla grande organizzazione messa in piedi ad Ivrea. Nel futuro ci saranno alcuni dettagli da curare e migliorare, ma la strada è segnata più che positivamente
Occhio all'onda!
A Ivrea si sono riviste tante persone e tanti amici tra i quali anche il grande Carlo Alberto Cavedini qui con Marina |
Marina grande & Marina piccola |
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