prosegue analisi Campionati Europei di Slalom 2015


Il fatto di avere il tracciato sempre uguale ci permette di fare una analisi sui vincitori nelle rispettive categorie. Prendiamo ad esempio il Kayak femminile vinto dalla basca Maialen Chourraut, la quale esordisce in qualifica con un tempo di 111,12 più una penalità e finisce ottava. In semifinale si migliora di 2 secondi e 01. Farà ancora meglio in finale dove di secondi ne toglie altri 3. Quindi in tre discese riesce a migliorarsi di 5 secondi e 03. Sarà ad un 19,04% dal vincitore del K1 uomini. Normalmente le donne oscillano da medie di distacco dal 10 al 15%. Quindi arriva il primo dato sul tracciato che ci dice chiaramente che in base a queste percentuali è chiaro che è un percorso poco adatto al settore femminile in relazione a quando si diceva sul fatto che lo slalom dovrebbe essere un mix di velocità e tecnica.
Piccola considerazione sul kayak femminile. Vince l'Europeo il bronzo di "London 2012" che dopo l'anno di fermo per maternità ha ripreso gradualmente con un 2014 decisamente sotto tono rispetto le sue potenzialità (27^World Cup; 14^World Championships; 18^Euro). Lei che da U23 aveva un argento ai mondiali nel 2004 e un argento assoluto ai mondiali in casa nel 2009. Assenze di rilievo sono state quelle di Elena Kaliska, la slovacca ferma per una operazione, di Jasmin Schornberg che non è  entra in squadra tedesca nonostante tre terzi posti e un secondo nelle rispettive gare di selezione. La tedesca, sesta agli ultimi mondiali, si prende un anno di pausa forzato per ricaricare le batterie dopo 9 anni in squadra nazionale assoluta e con grandi risultati a livello internazionale. Altra grande esclusa dalla sua nazionale è  Nouria Newman, argento mondiali 2013, che ha mancata completamente la forma alle prove di selezione di Aprile a Pau. Presenti, ma deludono la campionessa olimpica 2012 e campionessa mondiale 2013 Emilie Fer che agli europei si deve accontentare di un 14esimo posto e guardarsi le finali da bordo campo. Il suo 2014 si era dimostrato piuttosto deludente se si esclude il titolo iridato a squadre. Male l'austriaca Kuhnle che in semifinale dopo un ritardo nella rotazione alla porta numero 6 si trova sull'onda successiva in salita e non arriva alla 7 guadagnandosi un 50 che la lascia ovviamente fuori dai giochi per le medaglie. Male anche Dukatova che dopo il secondo posto in qualifica si trova in abissale ritardo alla risalita 20 dove perde preziosi secondi che gli costeranno l'accesso alla finale. La semifinale va alla tedesca Ricarda Funk con un 107,35 (105,35 + 2 penalità alla porta 6).
Le finali sono sempre un altro capitolo e l'esperienza, la determinazione premiano Maialen Chourraut che così inizia la stagione della selezione olimpica da protagonista. Mi è piaciuta molto Ricarda Funk la tedesca che il 15 aprile scorso ha compiuto 23 anni.In finale ha avuto due tocchi (4 risalita entrando e 22 che la punta della sua canoa è saltata troppo tardi sull'onda proiettandola direttamente sulla palina di sinistra, ma il suo tempo 104,52 testimonia la sua potenza. Terza Katerina Kudejova la ceca allenata da Prskavec. Da segnalare il rientro alle gare della britannica Elisabeth Neave dopo l'operazione dello scorso anno che l'ha tenuta lontano dalle gare. In finale anche la decana dello slalom mondiale Stepanka Hilgertova che evidentemente a 47 anni è ancora in grado di dare filo da torcere alle ventenni.





Occhio all'onda! 



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