Approfondimento proposto da Lando
Mi piacciono le persone concrete e Lando sicuramente lo è! Ha colto nel segno chiedendosi: "come si fa a migliorare questa connessione potresti postare qualche esercizio?"
Bene il primo punto caro Lando parte dalla conoscenza del problema e cioè iniziare a percepire questa connessione in tutti gli esercizio che andiamo a fare.
Esempio numero uno - quando pagai ascolta e percepisci la trasmissione di questa propulsione attraverso le varie fasi che sono inserimento della pala in acqua - appoggio piede - inizio rotazione del busto - spalla - braccio - gluteo - estrazione - preparazione inserimento della pala in acqua dall'altro lato e riprende la catena cinetica. Ora quando si entra in azione bisogna iniziare a concentrarsi proprio sul fatto di rendersi conto vivendo tutta questa serie di frammenti che in realtà diventeranno un gesto unico.
Sali su un pagiaergometro e fai la stessa cosa - qui puoi vedere o filmare tutto il tuo corpo intento a pagaiare e capire se la catena cinetica non viene interrotta da qualche parte. Oppure in vasca di voga per vedere l'azione delle gambe.
Questo è il primo esercizio quindi sintetizziamo dicendo - CONSAPEVOLEZZA e ricerca del GESTO MOTORIO nelle sue varie frammentazioni e catene cinetiche.
Chiaro il concetto? Se non lo fosse ti prego di chiedere.
ESERCIZI
- pagaiergometro (analisi visiva e sensitiva del gesto);
- in canoa separa le varie fasi e prova a spingere con i piedi e capire e sentire lo scorrimento dello scafo sull'acqua;
- in canoa l'opposto dell'esercizio precedente non spingere con i piedi e cerca di percepire le differenze che ci possono essere;
- in canoa pagaiata solo di braccia relaziona il dispendio energetico (sensazione di fatica, la facciamo più semplice) e relativa resa.
Ho fatto l'esempio della pagaiata perché è l'essenza di tutto per uno slalomista, nel senso che tutti gli altri gesti (appoggio, Duffek, spostamenti laterali, etc.) non sono altro che pagaiate modificate, ma che mantengono lo stesso identico principio della catena cinetica sopra descritta. Quindi anche per tutte queste manovre, per capire e trovare la connessione, si dovrà ripetere gli stessi esercizi concentrandoci proprio su questi elementi e scopriremo che i muscoli dell'addome nella loro quasi interezza (retto, priamidale, obliquo esterno e interno, traverso, quadrato dei lombi) svolgono la funzione di connessione tra la up e lower body mettendo in realzione le due parti del nostro corpo. Il tutto per trasmetterlo allo scafo.
Lando ho risposto adeguatamente e sufficientemente?
Occhio all'onda!
Bene il primo punto caro Lando parte dalla conoscenza del problema e cioè iniziare a percepire questa connessione in tutti gli esercizio che andiamo a fare.
Esempio numero uno - quando pagai ascolta e percepisci la trasmissione di questa propulsione attraverso le varie fasi che sono inserimento della pala in acqua - appoggio piede - inizio rotazione del busto - spalla - braccio - gluteo - estrazione - preparazione inserimento della pala in acqua dall'altro lato e riprende la catena cinetica. Ora quando si entra in azione bisogna iniziare a concentrarsi proprio sul fatto di rendersi conto vivendo tutta questa serie di frammenti che in realtà diventeranno un gesto unico.
Sali su un pagiaergometro e fai la stessa cosa - qui puoi vedere o filmare tutto il tuo corpo intento a pagaiare e capire se la catena cinetica non viene interrotta da qualche parte. Oppure in vasca di voga per vedere l'azione delle gambe.
Questo è il primo esercizio quindi sintetizziamo dicendo - CONSAPEVOLEZZA e ricerca del GESTO MOTORIO nelle sue varie frammentazioni e catene cinetiche.
Chiaro il concetto? Se non lo fosse ti prego di chiedere.
ESERCIZI
- pagaiergometro (analisi visiva e sensitiva del gesto);
- in canoa separa le varie fasi e prova a spingere con i piedi e capire e sentire lo scorrimento dello scafo sull'acqua;
- in canoa l'opposto dell'esercizio precedente non spingere con i piedi e cerca di percepire le differenze che ci possono essere;
- in canoa pagaiata solo di braccia relaziona il dispendio energetico (sensazione di fatica, la facciamo più semplice) e relativa resa.
Ho fatto l'esempio della pagaiata perché è l'essenza di tutto per uno slalomista, nel senso che tutti gli altri gesti (appoggio, Duffek, spostamenti laterali, etc.) non sono altro che pagaiate modificate, ma che mantengono lo stesso identico principio della catena cinetica sopra descritta. Quindi anche per tutte queste manovre, per capire e trovare la connessione, si dovrà ripetere gli stessi esercizi concentrandoci proprio su questi elementi e scopriremo che i muscoli dell'addome nella loro quasi interezza (retto, priamidale, obliquo esterno e interno, traverso, quadrato dei lombi) svolgono la funzione di connessione tra la up e lower body mettendo in realzione le due parti del nostro corpo. Il tutto per trasmetterlo allo scafo.
Lando ho risposto adeguatamente e sufficientemente?
Occhio all'onda!
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