e... che vita sia!
Mi è piaciuto e mi ha emozionato l'inno di Italia cantato dai bimbi in occasione oggi dell'apertura dell'Expo 2015. Mi è piaciuto quel finale dove la parola morte si trasforma in "... siamo pronti alla vita", perché è solo con la vita che possiamo cambiare le cose e non certo con la morte che è una tragedia con cui prima o poi tutti dobbiamo confrontarci. Inno alla vita! e allora, se questo canto che ci rappresenta e unisce ovunque un italiano, è giusto esaltare la vita. Siamo pronti a vivere, pronti a difendere i diritti degli uomini, pronti a sorridere, pronti a lavorare anche duramente come lo è stato per arrivare in tempo a questa rassegna mondiale.
Non mi spiego la violenza gratuita contro tutto e tutti, dove sta la logica in tutto questo distruggere?
Odio anche la falsa demagogia di chi vede in ogni dove il male e chi tifa contro perché le cose non succedano. Si preferisce parlare male e denigrare perché esaltare l'opera di una singola persona che poi si somma a quella di tante altre non conviene e non fa notizia. Voglio telegiornali e informazioni su tutto ciò che è bello e positivo perché troppo poco si fa in questa direzione.
Il nostro inno esce da una espressione di una lotta risorgimentale che voleva con forza una Italia unita. Mazzini repubblicano come lo era Mameli chiamato a scrivere il testo ne sono l'esempio e credo che tutti noi siamo orgogliosi di essere italiani. Non mi è mai successo, nel mio lungo peregrinare per il mondo, di non vedere espressioni positive alla mia dichiarazioni di provenienza. Sempre e solo Italia bella e magnifica!
Viva Expo 2015 in quel di Milano per la nostra amata Patria e... che vita sia!
Occhio all'onda!
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