Sogni e immaginazioni


Ci sono sogni che vorresti vivere e che diventano una spasmodica ricerca per ogni notte di una vita vissuta sotto un altro cielo di una vita però che fugge via. Poi il destino decide di farteli vivere per qualche attimo, ma lo stesso destino te li allontana altrettanto velocemente. Arriva il momento in cui ti accorgi che rincorrere una strada che non è la tua non porta a nulla, eppure ci credevo, eppure mi ero impegnato molto, eppure qualche risultato personale sembrava arrivare.  Meglio allontanarsi e lasciar perdere:  odio l’improvvisazione.
Poi c’erano le attese condivise che erano la forza della quotidianità. C’erano gli amici e i tuoi punti di riferimento, ma soprattutto c’era chi, come te, viveva di attese, di speranze e forse anche di illusioni. Forse tutto questo era solo nel sogno e nell’immaginazione o nelle attese del sognatore.  La realtà purtroppo è nella luce del giorno, il sogno si nutre delle notti stellate di altre costellazioni.    
Mi domando se la vita ci lascia il tempo per godere di un abbraccio oppure la vita richiede che questo abbraccio non sia uno solo, ma che si trasformi in un altro e un altro ancora e più ancora. Abbiamo bisogno di mille conferme, abbiamo bisogno di mille baci, abbiamo bisogno di possedere chi amiamo per sentirci vivi, per sentirci accettati da un mondo che non ha più confini con i sentimenti.  Eppure l’eccitazione è sempre quella della prima volta, non servirebbe null’altro. Le promesse e le parole volano e cadono nel nulla. 
Ho cavalcato per una vita l’onda dello spirito che corre, sarei sciocco se oggi ricercassi ancora quelle emozioni materialmente. Quelle emozioni ormai le porto dentro di me e  mi appagano ogni volta in cui fermo i miei pensieri. In quel momento tutto mi è chiaro e lucido:  ritrovo in un istante  la velocità della corrente, la forza dell’acqua che sbatte su una pietra. Sento la mia pagaia vivere, così come la mia canoa spinta dalle mie gambe e da tutto me stesso. Rivivo velocemente lo sforzo per arrivare a cavalcare l’infinito fiume che si trasforma in una gioia immensa. Quel fiume, quella forza pensavo di portarla con me per condividerla, per farla apprezzare a chi mi è vicino, ma purtroppo anche i sogni qualche volta  si trasformano in brutti incubi che fanno fatica ad allontanarsi in notti vissute sotto le stesse stelle.  

Occhio all’onda! 

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