Servito il primo piatto!
Ho perso la mia ennesima partita a scala quaranta con Raffy e Marina, ma a tennis non ho rivali... almeno per il momento. In effetti il mondiale junior è talmente un altro mondo rispetto alle gare assolute che c’è anche il tempo per lasciarsi andare a giochi di società o a momenti di distrazione post gare. Eppure le competizioni di oggi hanno offerto degli spunti interessanti in vista delle semifinali e finali di domenica mettendo in luce diversi giovani slalomisti che non tarderanno ad essere protagonisti, fra non molto, nella massima categoria. A bordo campo ci sono fiumi di compagni di squadra a seguire e ad incitare gli atleti in acqua. I più colorati gli spagnoli che sono arrivati con tamburi e una maglietta gialla che li rende ben visibili nel loro peregrinare avanti e indietro sul percorso di gara. I tedeschi... sono tedeschi e anche quando corrono appresso al loro compagno di squadra sono ordinati e disciplinati. Rumorosi gli slovacchi che usano trombette calcistiche assordanti e piuttosto gracchianti. Ci sono poi tante mamme e tanti papà che seguono i loro pargoletti nelle imprese iridate. Non mancano nonni e nonne che sembrano però smarrirsi quando qualcuno cerca di spiegargli che oggi è solo la gara di qualifica e che poi seguirà la semifinale e la finale e che sabato ci saranno le gare a squadre. Come ... a squadre?
I francesi sono bravi ad organizzare le gare e nello stesso tempo ad intrattenere il pubblico di ogni età. Per i transalpini ogni gara è un momento importante per far conoscere questo sport e allora spazio alle discese in gommone gratuite, basta prenotarsi, oppure i più piccoli possono scoprire la canoa in piscina per muovere le prime pagaiate. C’è poi il mercatino per l’attrezzatura da canoa e lo stand dove si racconta quanti campioni francesi sono usciti da questa regione dei Midi Pyrénées. Sul percorso poi si incontrano tante ex glorie della canoa slalom che seguono le giovani speranze del canoismo mondiali. Così ti fermi a parlare con Scott Shipley che nel 1988 da junior aveva vinto il mondiale e poi fu protagonista nel K1 fino al 2000 con 3 coppe del mondo vinte - 93, 95 e 97 - e una serie spropositata di secondi posti ai mondiali e in coppa. Oggi è un ingegnere idraulico che progetta canali per la canoa e che non ha abbandonato però la passione per lo slalom, tanto da arrivare giusto ieri dagli States, attraversare metà Europa in auto, essere presente e operativo con il video per tutta la giornata e ripartire lunedì prossimo per tornare al lavoro.
Per l’Italia è arrivato anche il mitico Vittorio Celetti con la funzione di giudice arbitro e non posso perdere l’occasione per scattargli una foto in perfetta tenuta arbitrale da spedire a Peppino D’Angelo che cura la pagina web della DAC. Chissà mai che decida di pubblicarla per dare il giusto merito al nostro settore arbitrale che purtroppo è troppo poco presente nelle gare internazionali se messo a confronto con tanti altri paesi d’Europa.
La giornata si conclude con il border cross ad eliminazione sul percorso di gara con due passaggi obbligati e una partenza da una rampa alta poco più di 5 metri. Se lo sapeva il mio amico L8 certo non sarebbe rimasto in spiaggia a prendere il sole e a guardare le natanti spaparanzate con la pancia all’aria!
A parte tutto questo contorno la pietanza del giorno è stata ben servita e piacevolmente gustata, se il pranzo fosse tutto qui tornerei a casa comunque sazio, tutto quello che arriverà in più sarà ben gradito.
Occhio all’onda!
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