Chourraut il futuro è suo


Il mio amico Mark Delaney mi ha servito, in sala video, un ottimo caffè caldo in attesa della partenza della seconda manche e devo confessare che è la prima volta che ho ingurgitato la mia bevanda preferita senza zucchero. Come si dice dalle mie parti a “caval donato non si guarda in bocca” e visto il vento, la pioggia e le temperature invernali di questi giorni certo non ho fatto troppo lo schizzinoso: ho apprezzato il gesto, ringraziato e bevuto tutto d’un fiato!
Maialen Chourraut ha vinto la qualifica delle donne con estrema facilità, mettendo in mostra una tecnica sopraffina e una calma apocalittica. La basca sarà la sicura protagonista in rosa di questa stagione agonistica, anche se questo l’avevo già detto e scritto da tempo come avevo già detto e scritto che non ha nessuna ragione tecnica insistere, per gli italiani, su ragazzine che, in gare come queste, mettono a rischio la propria salute e gli studi liceali. Prendere 10 secondi dalla ventesima è come prendere una bastona sui denti in un vicolo cieco e chiedersi da che parte arrivasse il fendente. Il kayak femminile aveva al via 16 nazioni, di cui 9 hanno preso posti in semifinale e 7 sono uscite. Austriache, ceke, francesi e slovacche sono passate in toto; inglesi, tedesche e russe con due barche e con una Irlanda e Spagna.
Nessuno confronto è possibile fare con la gara del kayak maschile visto che il tracciato di oggi è stato ulteriormente accorciato visti i livelli del Danubio che fra poche ore, a detta degli esperti, arriverà sulle tribune. Così facendo sperano di far fluire velocemente la maggior quantità di acqua possibile verso valle salvando le gare di domenica. Peccato perché è sempre interessante avere dei parametri di confronto fra le categorie, giusto per cercare di capire qualcosa in più di questo magico mondo dello slalom. Possiamo solo constatare che per entrare nelle prime venti bisogna stare nel 12,4% dalla vincitrice e per le prime dieci nel 4,8% di distacco massimo.

Bella gara nella canadese doppia su un percorso disturbato dal vento. Tanto per dare un saggio di potenza gli slovacchi affilano le armi e conquistano i primi tre posti. I cugini Skantar vincono sui gemelli Hochschorner e su Kucera/Batik il resto sembra non esistere tanta è la loro superiorità. Benetti e Masoero, con una seconda discesa decisamente più veloce rispetto la prima, fanno vedere un bell’assieme, frutto di anni di lavoro e illuminano il futuro. Come da previsioni, viste le gare di selezione, fuori gli altri azzurri della canadese doppia. I risultati non si improvvisano e anche lavorando duramente non bisogna dare nulla per scontato, immaginiamoci poi per chi ha affrontato questo europeo con pochissime ore di allenamento su questo canale. Se si fosse speso questo tempo e questi denari per un proficuo raduno a Leipzig invece di perderli e sprecarli a Bratislava in cerca di sogni proibitivi e irraggiungibili si sarebbe dimostrato di avere a cuore le sorti della canoa slalom nazionale e il futuro di giovani che meriterebbero giuste opportunità di crescita con umili dirigenti e saggi allenatori.
E per parafrasare una vecchia canzone di Josè Feliciano ci chiediamo un po tutti da queste parti che sarà, che sarà, che sarà del Campionato Europeo, chi lo sa? Forse tutto o forse niente, ma domani si vedrà!

Occhio all’onda! Ettore Ivaldi

Cunovo, 4th June 2010 - European Canoe Slalom Championships

P.S. per dovere di cronaca devo sottolineare che dopo il ricorso degli inglesi è stato tolto il 50 a Huw Swentnam in seconda. Quindi il potente e biondo inglese passa il turno e lo ritroveremo in semifinale, ne fa le spese Lubos Hilgert che invece resterà sulla riva a guardare e a meditare per il futuro.
P.S.2 è ufficiale domani sabato 5 giugno tutto sospeso. Semifinali e finali per tutte le categorie rimandate a domenica e gara a squadre manche unica dove si assegneranno le medaglie. Domani però alle 14 la decisione finale.


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nella foto a sinistra Maialen Chourraut, la centro Xabi Etchaniz e a destra Xabi Taberna

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