Riposo prima della grande finale di domani
Un sabato di riposo forzato a guardare l’acqua che defluisce verso valle e che alle nove di questa mattina aveva praticamente ricoperto il canale di gara. Che fare quindi, se non sfruttare la bella giornata di sole per una pedalata verso il centro di Bratislava in compagnia dell’amico-collega Jerney Abramic? Lo sloveno, come già sapete, allena da diversi anni gli austriaci Oblinger, Helmut e Violetta, e spesso e volentieri ci troviamo per condividere momenti di relax o per scambiarci idee e progetti. Anche lui esiliato all’estero dopo che per la Slovenia aveva vinto parecchio e soprattutto aveva costituito con Marian Strukely, Janez Skok e Albin Cizmar un “dream team” dello slalom tra gli anni ’83 e ’96.
Ci sono circa 20 chilometri da Cunovo al centro della città su una pista ciclabile affollatissima di pattinatori, ciclisti e runners e guarda un po chi si incontra? Prima le sorelle russe Perova, Alexandra e Katerina, impegnate a correre. Poco più avanti sui pattini gli Hilgert, mamma e figlio. Si pedala con il vento in poppa e in meno di 50 minuti si arriva, senza macchine, incroci, semafori, scale o altri inghippi, a “Eurovea”. Quest’ultimo è un complesso enorme nuovissimo con centro commerciale, caffetterie, ristoranti, teatri, mostre espositive. Il tutto si sviluppa attorno ad una grandissima piazza con tanto di acqua e una mega statua del generale Milan Rastislav Stefanik, uno degli artefici dell’indipendenza della Cecoslovacchia nel 1918. Su quell’immensa piazza incontriamo Maialen Chourraut e Xabi Etchaniz che si godono l’inaspettato riposo e il sole ritrovato. Maialen, decisamente contenta per la bella gara di qualifica, ha preferito non pagaiare per impegnare la sua mente altrove. Con loro condividiamo una pizza gigante e un caffè. Proseguendo la pedalata saliamo al castello e guarda un po che sorpresa? La Neave e la Donington, le due britanniche a spasso per occupare al meglio un sabato decisamente turistico. Ed è proprio in cima alla città che arriva l’sms da Merano della vittoria di Zeno nonostante un tocco. Anche al ritorno le sorprese non mancano. Infatti, in senso opposto, sbirciamo tutto lo staff tecnico dei ceki impegnato in un trenino all’ultimo respiro con le bici da corsa. Loro hanno una passione sfrenata per lo sport del pedale, come gli inglesi Mark Delaney e Paul Ratcliffe che appena possono scappano sulle due ruote... un po alla Previde di un tempo.
Passo il pomeriggio a guardare un canale di allenamento super affollato di atleti. E’ proprio vero che il mondo è bello perché è vario e in questi frangenti ne vedi proprio delle belle: c’è chi scatta, chi pagaia tra le porte, chi sul fiume, chi lavora con l’idrofreno, chi prova le combinazioni a squadre, chi se la ride, chi riposa, chi gira fra gli stand di costruttori ed espositori e chi magari è rimasto a letto a recuperare energie e forze per una domenica europea che sarà decisamente particolare non fosse altro per la sua vigilia di festa!
Nella riunione dei capi squadra di questa sera hanno confermato la partenza, per la dimostrazione del percorso, alle 8 di domani e inizio gare alle 9.50. I titoli continentali a squadre verranno assegnati con una manche unica: è come decidere un incontro di box al primo round: se vuoi vincere devi picchiare duro e stendere l’avversario velocemente prima che lo faccia lui!
Speriamo però che l’acqua, domani al nostro risveglio, sia del livello giusto per poter concludere questa 11esima edizione del Campionato Europeo con la cerimonia di premiazione e non con una cancellazione.
Occhio all’onda! Ettore Ivaldi
Cunovo, 5th June 2010 - European Canoe Slalom Championships
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nella foto - Jerney Abramic e alle sue spalle il ponte UFO
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