Da Pau a Praga per la terza prova di Coppa del Mondo
Sono in ritardo a commentare l’ultimo giorno di gare della seconda tappa di Coppa del Mondo e mi dispiace, ma da Pau sono partito subito dopo la premiazione e i chilometri per arrivare a Praga sono 1.879 e guidando è difficile scrivere! Ho avuto però il tempo per pensare e per meditare quanto visto nelle tanto discusse gare di Kayak Cross che attualmente, però, hanno registrato il pienone sulle tribune dello stadio francese e che, piano piano, si evolvono e iniziano ad avere una certa logica. Capisco che qualcuno, o forse più di qualcuno, potrebbe rabbrividire leggendo questo scritto da un purista dei pali leggeri appesi al cielo come sono io da sempre, ma dall’altro lato dobbiamo pure accettare una evoluzione che lo sport da sempre persegue, nella speranza che possa aiutare la canoa in genere a crescere e a catturare l’attenzione di un sempre un maggior numero di appassionati e di possibili sponsor.
Per la verità alcune semifinali e finali mi hanno fatto rivivere l’incredibile storia di Steven Bradbury ai Giochi Olimpici di Salt Lake City nel 2002, quando l’australiano vinse i 1.000 metri nello short track in maniera assolutamente inaspettata e solo per il fatto che fu l’unico atleta rimasto in piedi nella finale, mentre, per arrivarci, era stato graziato da alcune squalifiche. Merito e gloria comunque a quell’atleta venuto dalla terra dei canguri che, prima di quella medaglia, aveva sofferto per una serie di disavventure assurde e quindi, se vogliamo, quell’oro a cinque cerchi lo ha ripagato di tanti sforzi e di tanta mala sorte!
La prova contro il tempo ci dà la dimensione del valore di ogni atleta in questa specialità dove le due porte in risalita determinano in maniera netta e precisa l’esito della classifica. Fare bene queste porte significa prendersi dei vantaggi che poi, via via nella discesa, si possono pure amministrare. Brava Camille Prigent a mettere la sua punta davanti di 64 centesimi a Ajda Novak e di 77 a Jessica Fox. L’italiana Chiara Sabattini si classifica al 19esimo posto a 4.30 dalla vincitrice. Stefanie Horn, preferisce dare forfait a questa prova, dopo la delusione della mancata qualifica in finale nella prova di slalom. Nel settore maschile lotta sul filo dei centesimi: la spunta Jakub Krejci su Sam Leaver per 10 centesimi e sul suo connazionale Matyas Novak di 39. De Gennaro nono a 1.09 e 18esimo Ferrazzi a 1.92.
Giusto per farsi un’idea, nel settore femminile si entra nei 32 per passare alle batterie con un distacco poco superiore agli 8 secondi, mentre in quello maschile bisogna restare al massimo nei 4 secondi. Quindi giusto la metà!
Le batterie, come sempre, sono una sorta di lotta tra i vari contendenti, ma bisogna fare anche i conti con le regole e soprattutto con le relative interpretazioni arbitrali. Quindi, in sostanza, i favoriti possono uscire di scena e gli outsider invece possono emergere. Poi ci sono le storie alla Bradbury, ma anche queste fanno parte del gioco. Alla fine Lazkano vince tra le donne e Echaniz tra gli uomini, il resto è solo spettacolo!
Dopo due gare di Coppa e alla vigilia della terza gara prima di una pausa lunga due mesi la situazione generale di classifica per il settore slalom è la seguente: nel kayak maschile al comando c’è Anatole Delassus con 110 punti, grazie ai suoi due secondi posti, seguito da Titouan Castryck a 104 e terzo Lucien Delfour a 100. Il primo italiano Xabi Ferrazzi sesto con 72 punti. Nel settore femminile guida Ricarda Funk con 106, seconda Kate Eckhardt con 88 e terza Sona Stanovska con 83. Solo 24esima Stefanie Horn.
Per la canadese maschile la situazione attuale vede al comando Yohann Senechault con 101, quindi Luka Bozic con 90 e terzo Miquel Trave con 88. Nel settore femminile Jessica Fox a punteggio pieno e cioè 120 seguita da Miren Lazkano con 99 e terza Martina Satkova 90. Marta Bertoncelli quinta con 78.
Nel kayak cross time trial Leaver con 99 è leader di classifica seguito da Roherer e da Novak, mentre tra le donne abbiamo Prigent, Lazkano e Fox Jessica. Mentre per la classifica del Kayak Cross scontri diretti nel settore maschile conduce Rohrer seguito da Llorente e da Reina, tra le donne Fox Jessica, Knebelova e Hug.
Occhio all'onda !
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