Rio Open 2025 - ICF Ranking
In contemporanea con gli "Australian Open", ma con 14 ore di fuso orario di differenza, a Rio de Janeiro si svolgeva la seconda edizione di “Rio Open 2025”. Presenti al via atleti dalla Repubblica Ceca, dall’Argentina, dal Cile e, ovviamente, pagaiatori locali. Sono stati quattro giorni di gare poiché la gara internazionale ICF Ranking, disputata sabato, ha avuto un contorno con altre due gare di selezione per la squadra brasiliana.
In questi ultimi anni la Federazione Brasiliana di Canoa, o, come si chiama qui, Confederação Brasileira de Canoagem, guidata dal presidente Rafael Girotto, ha messo a punto una squadra organizzativa fantastica. È infatti la stessa federazione che organizza le gare con il suo personale e con la professionalità di questo gruppo dove ognuno ha un ruolo ben definito e preciso. Un lavoro d’equipe sotto ogni punto di vista dagli aspetti logistici, campo da slalom, tende, sedie, acqua, alimentazione, rampa Kayak Cross, agli aspetti tecnici come elaborazione dati, arbitraggio, cronometraggio, media. Tutto funziona in perfetta armonia con i vari coordinatori di settore. C’è Leonardo Bueno che si occupa dell’organizzazione in generale e che ha un trascorso da slalomista e atleta nella squadra nazionale verdeoro. È affiancato sempre dal suo braccio destro Germano Tricanico, uomo di poche parole, ma molto operativo. Poi c’è André Behs dalla lunga esperienza nello slalom visto che per molti anni era nella commissione slalom ICF; nella vita fa l’ingegnere, anzi, lui mi dice sempre che per passione fa l’ingegnere, ma il suo lavoro è la canoa, tanto è legato al nostro mondo. Poi c’è Marcela Ribeiro Silva Teixeira, una biologa con dottorato in ecologia e risorse naturali, che ha iniziato tardi a pagaiare, ma è stato amore a prima vista e, dopo una breve parentesi da atleta, ha optato per diventare arbitro. In questo ruolo ha partecipato a due Giochi Olimpici a Rio e a Tokyo, a Parigi era riserva, innumerevoli le gare nazionali ed internazionali a cui ha partecipato anche come arbitro principale. Ci sono Guilherme Pereira de Brito che in coppia con Carlo Pedrosa, sono gli informatici che ci forniscono start list, classifiche, percentuali e quando di più statitistico che si possa avere. Fabio Canhete, invece è un giornalista professionista, si occupa dell'ufficio stampa, titolare pure di una agenzia specifica a Foz de Iguaçu. Si occupa dei comunicati stampa, degli aggiornamenti sul sito federale, collega le varie testate giornalistiche e televisive, oltre a fornire un dettagliato servizio fotografico della gara(cliccate qui per vedere le foto). Ed infine c'è Daniel Reis addetto alle immagini e alle dirette on line sul canale Youtube (qui trovate i video delle gare). Poi accanto a tutti loro tanti altri collaboratori che completano al meglio il quadro dello staff che ha permesso alla canoa brasiliana essere protagonista pure nell’organizzazione di eventi.
Concentriamoci ora sulle gare del "Rio Open 2025" che sono state tutte molto combattute specialmente kayak maschile. Bravo è stato Matheus Desnos, che usciva da un periodo certo non facile per lui, tanti sono stati i cambiamenti nella sua vita, ma la canoa resta, per il momento, la sua priorità e, visti gli ultimi risultati, questa scelta non può che essere positiva. Il franco-brasiliano ha una qualifica con due tocchi e in chiusura non è brillante, poi si rifà in finale con una discesa che ha saputo dominare e dove ha pennellato tutte e sei le risalite sul percorso disegnato da Ettore Ivaldi e Ricardo Martin Taque. Un tracciato decisamente impegnativo dove si è voluto esaltare la velocità con inserimento di manovre tecniche che costringevano gli atleti a gestire al meglio le varie dinamiche. Jakub Krajci, il ceco che lo scorso anno ha preso due bronzi in Coppa del Mondo e cioè a Praga e a Cracovia, più la finale ad Ivrea, si è dovuto accontentare dell’argento perdendo l’oro di 78 centesimi. Più aggressivo Desnos in partenza, mentre Krajci ha un avvio più cauto. Il primo rimane davanti fino alla risalita 9, poi nelle tre porte di off-set il praghese riprende l’avversario e in pratica all’uscita della risalita 15 sono pari. L'atleta ceco, allenato da Jan Vondra, aumenta il ritmo e all’ultima risalita di destra del tracciato esce in vantaggio, nuovamente pari alla risalita 20, ma sullo sprint finale Desnos, che è decisamente più leggero di Kraijci, ha il guizzo del giaguaro, salta sulla prima onda, rimbalza sulla seconda e riesce a guadagnare quei centesimi che gli valgono vittoria, oro e punti ICF. Pedro Gonçalves, che aveva vinto la qualifica con un ottimo 88.63, ma con un tocco, non riesce a ripetersi in finale, dove domina per tutta la prima parte, ma poi, alla main wave finale, sbaglia troppo per ambire anche al podio.
Nel settore femminile c’è stato il ritorno alle gare di Ana Satila, che, dopo le due finali Olimpiche (4^ in K1 e 5^ in C1), era stata fermata dai medici per risolvere un vecchio problema alla spalla destra. Quattro mesi di fisioterapia e medicamenti vari con un ritorno graduale in kayak affrontati con la consapevolezza e la voglia di ritornare ai livelli internazionali che le competono. Il primo test é stato decisamente interessante e, se facciamo un confronto a distanza con Jessica Fox che agli Australian Open in kayak è rimasta ad un 18.4% dal miglior K1 uomini, c’è di che essere soddisfatti poiché la brasiliana ha un 17.2%. Vittoria quindi per Satila, seconda Katerina Bekova, che l’anno scorso fu bronzo ai campionati del mondo Under 23 e finalista in Coppa a Praga. Terza fra le donne una ritrovata Omira Estacia, la sorella più giovane di Ana Satila, che ha migliorato parecchio sotto il punto di vista tecnico e fisico; ora dovrà cercare di mantenere, se non migliore queste sue qualità al meglio.
Anche nelle canadesi abbiamo assistito a delle belle gare: in palio, per gli atleti brasiliani anche il posto in squadra. Charles Correa è bravo in qualifica ad esprimersi al meglio con una discesa pulita e veloce, alle sue spalle il compagno di squadra Kaua Da Silva, quindi Sebastian Rossi e quarto il campione del mondo under 23 Manuel Tripano. In finale le cose si invertono, così il secondo arriva primo e il primo secondo. Per il bronzo è una questione argentina tra Tripano e Rossi; avrà la meglio il primo che è decisamente piú brillante su tutto il tracciato. Rossi, da poco diventato papà e per cui ormai la canoa é rimasa solo una passione, ha dalla sua una tecnica da manuale, ma purtroppo non è sufficiente per vincere le medaglie.
Al femminile, visto la rinuncia a gareggiare in questa specialità di Ana Satila, la competizione è dominata da Martina Satkova che vince seppur con tante penalità. La ceca è allenata dal 2020 dal tecnico Jakub Jane. Quest'ultimo ha un glorioso passato nella C2 in coppia con Ondřej Karlovský e assieme hanno vinto un oro a squadre nel 2013 ai mondiali. Aveva poi fatto per un tempo pure il C2 misto con Teresa Fiserova vincendo il mondiale nel 2019 e la over all di Coppa nel 2018.
"Rio Open" ha organizzato pure le gare di Kayak Cross che hanno avuto, sia nei Time Trial, che negli scontri diretti, un solo protagonista e cioè Pedro Gonçalves, per tutti Pepe. Effettivamente l’atleta nato e cresciuto a Piraju nello stato di San Paolo, ha un talento innato per questa specialità, vista la sua propensione alla canoa estrema e alla passione che ha per discendere fiumi e torrenti impegnativi.
Archiviate anche queste gare, si ritorna ad un periodo di preparazione generale per gli atleti brasiliani, prima di concentrarsi sul prossimo appuntamento, cioè i Pan-Americani negli Stati Uniti a metà marzo.
Qui tutti i risultati delle gare in quel di Rio -
Occhio all'onda!
A sinistra Daniel Reis, al centro André Luiz Behs e a destra Leonardo Bueno |
Guilherme e Carlos all'opera |
Marcela Teix sulla sinistra verifica la partenza per dare il via alla gara |
Eccolo qui tutto il personale che ha permesso l'organizzazione della gara |
con l'addetto stampa Fabio Canhete, il tecnico Ricardo Taque e Charles Correa atleta C1 |
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