Fulvio Fina la passione e la forza di scelte importanti

 

Fulvio Fina con i suoi allievi. La preparazione inzia dalla riva

Fulvio Fina è proprio una brava persona, oltre ad essere  un tecnico raffinato e dedicato allo sport dei paletti sull’acqua mossa  come pochi altri. Non so esattamente come sia arrivato alla canoa, so per certo che il papà era il presidente del Cuneo Canoa e probabilmente la passione è stata trasmessa via DNA. Da atleta ci sono da ricordare in maniera particolare il quinto posto a Cracovia negli Under 23 nel 2005: per una  Italia che avevo appena lasciato da Direttore Tecnico e che invertì la mia rotta portando pochi atleti alle gare, trascurando quasi totalmente  donne e canadesi per dedicare spazio ai kayak uomini: i risultati poi si sono visti.  Fulvio Fina, non fu trattato allora molto bene, ma nonostante ciò  fu nono agli europei assoluti a Liptovsky Mikulas nel 2007 e  poi nel 2008 si ritirò dalle competizioni,  salutò la Marina Militare, di cui faceva parte, e chiuse la parentesi acqua, canoe, onde, porte da slalom e pagaie. Si dedicò ad altro divenne imprenditore di se stesso con la sua compagna e per un certo periodo lo perdemmo di vista. Ogni tanto qualche notizia trapelava  e si diffondeva tra noi addetti ai lavori notizie fugaci e a volte tendenziose. Il genere  di informazione erano del tipo:  Fulvio Fina ha aperto un sushi bar nelle zone di Milano, Fulvio Fina si è trasferito e ha ampliato il sushi bar, Fulvio Fina ha chiuso il Sushi bar, Fulvio Fina è tornato a Cuneo a vivere, Fulvio Fina lavora in un supermercato, Fulvio Fina è diventato direttore del supermercato, dicono che giri in giacca e cravatta, Fulvio Fina è papà di due gemelli, Fulvio Fina  è tornato alla canoa! Apriti cielo, una notizia che mi fece traballare sulla sedia… finalmente la decisione saggia.  Fulvio Fina, non so perché, mi aveva dato sempre l’impressione che ci credesse molto nel nostro mondo, non fosse altro per la passione che vedevo in lui quando era in squadra, ma soprattutto notavo una raffinatezza tecnica particolare con il gusto di mettere e mettersi in discussione per capire dove e cosa fare per migliorare. Dalla notizia del ritorno arrivò anche quella che ci diceva che aveva  preso in mano come allenatore il Cuneo Canoa Club e fu proprio in questo ruolo che ci riavvicinammo uniti dalla comune passione.  Ritrovai in lui un vissuto personale di Club che mi ha formato e che mi ha dato la possibilità poi di fare scelte importanti e a volte  anche rischiose. Un passaggio obbligatorio formativo  che ahimè a qualcuno è stato risparmiato, ma che già pesa sulle spalle dei poveri atleti rimasti e sulle nuove generazioni. Fulvio Fina è ripartito praticamente da zero e oggi il suo Granda Canoa Club ha ottenuto un’altra grande vittoria di cui ho avuto l’onore di assistervi. Una di quelle gioie che ti riportano indietro nel tempo e che ti regalano fresche emozioni. Un suo ragazzino e più precisamente Mattia, non mi è dato sapere il cognome, di neoprene vestito con grande determinazione, dopo alcuni giorni di allenamento nella parte alta del canale di Ivrea, si è lanciato nel « Gran Biraghi » con decisione e fermezza seguendo il suo maestro Fulvio Fina. Il piccolo Mattia, che forse a mala pena arriva ai 40 chilogrammi bagnato con casco, salvagente, calzari, muta, maglietta e quant’altro, prendendo  il coraggio a due mani,  si presenta sotto il ponte Marco Caldera  con pagaiate sicure e decise  che gli servono per prendere la spinta per superare quella montagna di acqua che gli si parava lì davanti senza via d’uscita. Il piccolo pagaiatore piemontese non ha esitazioni decolla e gli occhi, immensi come la luna di questa sera, si illuminano per la contentezza, ma ahimè il battesimo deve essere completo e così il buco lo ferma e lo capovolge… momenti di trepidazione, spunta da un lato la pagaia e tutti ci chiediamo eskimo o nuotata? Un attimo dopo abbiamo la risposta…eskimo ed è gioia per tutti! Oggi Mattia entra a far parte a pieno titolo del mondo degli slalomisti, le fatiche non sono terminate, ma ho la certezza che da oggi ci saranno pure tanti momenti divertenti e gioiosi in piena sicurezza. Bravo a Mattia, ma bravo pure al nostro Fulvio Fina che forse anche lui una lacrimuccia per il traguardo raggiunto dal suo allievo l’avrà pur versata!

Occhio all’onda! 

 

e qui si può vedere l'impresa di Mattia e Fulvio

 


 

 
 

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