Spagna in casa domina


Veniamo al terzo punto che ha caratterizzato questi campionati del mondo di slalom organizzati molto bene, fatta eccezione per qualche errore di protocollo alla cerimonia di apertura, ma che hanno visto una buona partecipazione di pubblico sugli spalti e un buon seguito mediatico.  Inutile nasconderlo che l’attesa per la squadra di casa era tanta e la Spagna non ha tradito le aspettative, anzi è andata ben oltre, ma soprattutto è stata presente dove meno ci si aspettava.  Certo che gareggiare in casa aiuta non poco, ma a volte potrebbe anche essere l’elemento che viceversa crea tensione e aspettative troppo elevate, come probabilmente è stato per Maialen Chourraut. Invece gli iberici,  sotto la super visione di Guille Diez Canedo, il direttore tecnico della canoa spagnola per quanto riguarda la canoa fluviale, sono stati esemplari.  Iniziano da subito bene con le gare a squadre:  Oro nel k1 uomini, Argento C1 uomini e C1 donne e 4^ nel K1 donne. Poi arrivano ancora due argenti con Ander Elosegi nel C1 uomini a soli 51 centesimi dall’oro e con David Llorente nel K1 uomini. A tutto questo si unisce il bronzo di Joan Crespo nel K1 uomini. Quindi un successo di squadra per la verità annunciato da tempo e che ha un precedente storico molto importante nel mondiale di dieci anni fa sempre qui a La Seu d’Urgell. Nel 2009 infatti le medaglie conquistate dalla Spagna  erano state ben 4: due individuali e due a squadre.  Le prime due furono ad opera di Maialen Chourraut che fu seconda nel K1 donne e il bronzo di Carles Juanmarti nel K1 uomini, mentre a squadre conquistarono due bronzi, uno  nel  K1 uomini (Diez-Canedo, Juanmarti, Crespo) e uno nel  C1 uomini (Domenjo, Erguin, Elosegi).  Fatto curioso che Crespo, Elosegi e Chourraut  erano già presenti in squadra 10 anni fa e sono stati da allora ad oggi le colonne di questa squadra che ha avuto nel 1989 il suo anno di svolta o meglio di nascita. Prima, per la verità,  c’era ben poco, ma a partire da quell’anno, quindi 30 anni fa,  si va a completare l’opera del canale olimpico a La Seu d’Urgell che ospiterà il rientro ai Giochi Olimpici della canoa slalom e che verrà inaugurato nell’ottobre del 1990.  Contemporaneamente arriva ad allenare gli atleti  iberici un certo Jean Michel Prono e da qui parte un progetto tecnico di sviluppo che negli anni ha visto diversi allenatori stranieri alternarsi alla guida della Spagna. Guille Diez Canedo, che ho avuto l’onore di allenare per i Giochi Olimpici di Benjin 2008 e che poi è stato mio collaboratore tecnico in Brasile per 5 anni e per uno in Italia, alla domanda quale sarebbe, se dovesse scegliere l'elemento che ha reso possibile la conquista di ben 6 medaglie iridate e che li pone dietro solo alla squadra della Repubblica Ceca, mi risponde: « non potrei dirne uno solo, ma se devo proprio secegliere direi magari il momento. E’ da anni che la Spagna ha questo potenziale. Hanno lavorato molto e quest’anno si sono sentiti uniti e con buoni  risultati in tante gare; se sommiamo a tutto questo  ai dei mondiali bellissimi organizzati in casa, si è creata l'occasione perfetta che l’ha reso possibile ». Ed in effetti il DT spagnolo dice bene: i suoi atleti  hanno avuto il merito di concretizzare in casa un lavoro lungo e costante portato avanti negli anni e che su un'acqua amica e ben navigata ha portato a questo enorme successo, anche se per la verità avrebbe potuto arrrichirsi con le mancate prestazioni di un fenomeno come Maialen Chourraut e di Nuria Vilarrubla. Della prima ho già parlato mentre della catalana 27enne nata e cresciuta nella valle del Segre ho detto poco se non il fatto che dopo aver vinto la semifinale crolla malamente alla sponda del ponte dove finisce con la testa sotto perdendo 7 secondi e 25 centesimi, un ritardo che la allontana dal podio iridato. Eppure lei  in casa aveva già vinto la finale di Coppa del Mondo lo scorso anno e come già fece nel 2016. Quest’anno poi aveva preso un argento, se pur con distacco abissale di 8.2 dalla vincitrice Mellory, agli Europei a Pau di fin maggio. Poi, sempre quest’anno,   aveva vinto la quarta gara di Coppa del Mondo a Leipzig davanti a Fiserova e Fox e quindi si presentava al mondiale sicuramente come una delle favorite. Un momento di indecisione e il fianco sinistro l’hanno  tradita non poco nella fase più delicata di tutto il Campionato del Mondo, impedendole così di portare una medaglia in più al suo Paese. La Spagna fino ad oggi dal 1949 ha vinto 13 medaglie ai Campionati del Mondo: 1 oro, 5 argenti e 7 bronzi. Di queste medaglie 3 argenti e 5 bronzi sono individuali.  Statisticamente parlando questa nazione si pone al 17esimo posto in una classifica di medaglie che vede presenti 24 paesi. Ai mondiali spagnoli le nazioni che sono andate a medaglia sono state 12, mentre quelle che hanno già qualificato barche per le Olimpiadi di Tokyo 2020 sono state 25.   

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Il podio iridato del K1 men a sinistra argento a David Llorente (ESP), al centro oro a Jiri Prskavec (CZE) e a destra bronzo a Joan Crespo (ESP).

Il DT spagnolo Guille Diez Canedo
Medagliere dei Campionati del Mondo Slalom 2019 - La Seu d'Urgell
 

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