"Australian Open" al via
Un percorso effettivamente un pochino banale per le qualifiche e che viceversa per le semifinali e finali, pur mantenendo lo stesso numero di porte e cioè 18, sembra più angolato e complesso. Così facendo sicuramente si stravolgerà il tracciato e lo si renderà più consono ad una gara ranking ICF. In effetti la qualifica non presenta particolari difficoltà e Mark Delaney e Mike Druce certo non si sono sprecati per tracciare questo percorso considerando il fatto che saremmo intorno agli 82/83 secondi di gara per i kayak uomini più veloci. Oggi l’inossidabile Campebell Walsh, dopo la demo run a pezzi, ha messo giù una manche a 89,15. Lo scozzese, che da anni allena la Nuova Zelanda e in particolare Luukas Peterson Jones, si mantiene in perfetta forma tra la corsa quotidiana, la passione per la bici e ovviamente tra tutto questo la canoa, suo grande amore, ha sempre uno spazio per qualche discesa sul canale per mantenere vive le sensazioni che poi cerca sempre di trasmettere ai suoi atleti.
Come sempre, anzi forse peggio di sempre, l’organizzazione qui è di un livello talmente basso che ormai non vale la pena spendere neppure una parola in più su questo argoomento. Tutto è affidato alla povera Sue Natoli, che pur cercando di fare del suo meglio rimane comunque sola. Mossi da compassione la famiglia Jezek collabora per cercare di salvare il salvabile. Anche la voce di Richard Fox oggi durante la demo run è sembrata più spenta del solito, probabilmente il campione di un tempo e oggi ex direttore tecnico dell’Australia che pagaia ha esaurito le sue energie finite chissà dove, come finito è il suo contratto con i locali, sembra per incomprensioni reciproche.
Venerdì dedicato alle qualifiche alla mattina con K1 uomini e C1 donne e C2 (in questa categoria solo 9 partenti tra cui anche i campioni olimpici Skantar/Skantar qui in Australia al completo con mogli e figli). Pomeriggio spazio alle altre categorie. Nel frattempo un’altra assurdità: il regolamento ICF che avrebbe dovuto entrare esecutivo dal primo gennaio di quest’anno è stato prorogato a maggio, quindi qualche atleta ha pensato di rimettere le tanto discusse alette sotto le canoe o a togliere il peso per mantenere gli 8 kg. del vecchio regolamento!
Quindi probabilmente gare sfalsate anche per queste incongruità assurde.
Nel k1 uomini tanti gli atleti di livello presenti a partire dal campione olimpico Clarke al campione del mondo Prskavec e ai vari Grigar e Aigner. Italia con Zeno Ivaldi. Fra le donne favorito numero uno Jessica Fox che tre settimane fa ha vinto gli Ocean Champioships nel nuovo canale di Auchland, mentre ci sarà Chiara Sabatini delle Fiamme Azzurre per il tricolore italiano. Dolente nota al riguardo proprio del tricolore considerando il fatto che la bandiera italiana non sventola sul pennone come per tutte le altre nazioni e alla nostra domanda di questa dimenticanza ci è stato risposto che non sanno dove sia stata messa! Ho evitato di replicare per educazione e per rispetto alla mia amata Patria.
Nella canadese monoposto ben tre atleti italiani Nicolò Ferrari, Paolo Ceccon e Raffaello Ivaldi citati in rigoroso ordine di partenza. Grandi nomi pure qui con Benus, Slafkovsky, Florence, Tillard solo per citarne alcuni, mentre Martikan e anche Hradilek pur presenti resteranno sulla riva ad osservare gli avversari per il futuro.
Occhio all’onda!
Come sempre, anzi forse peggio di sempre, l’organizzazione qui è di un livello talmente basso che ormai non vale la pena spendere neppure una parola in più su questo argoomento. Tutto è affidato alla povera Sue Natoli, che pur cercando di fare del suo meglio rimane comunque sola. Mossi da compassione la famiglia Jezek collabora per cercare di salvare il salvabile. Anche la voce di Richard Fox oggi durante la demo run è sembrata più spenta del solito, probabilmente il campione di un tempo e oggi ex direttore tecnico dell’Australia che pagaia ha esaurito le sue energie finite chissà dove, come finito è il suo contratto con i locali, sembra per incomprensioni reciproche.
Venerdì dedicato alle qualifiche alla mattina con K1 uomini e C1 donne e C2 (in questa categoria solo 9 partenti tra cui anche i campioni olimpici Skantar/Skantar qui in Australia al completo con mogli e figli). Pomeriggio spazio alle altre categorie. Nel frattempo un’altra assurdità: il regolamento ICF che avrebbe dovuto entrare esecutivo dal primo gennaio di quest’anno è stato prorogato a maggio, quindi qualche atleta ha pensato di rimettere le tanto discusse alette sotto le canoe o a togliere il peso per mantenere gli 8 kg. del vecchio regolamento!
Quindi probabilmente gare sfalsate anche per queste incongruità assurde.
Nel k1 uomini tanti gli atleti di livello presenti a partire dal campione olimpico Clarke al campione del mondo Prskavec e ai vari Grigar e Aigner. Italia con Zeno Ivaldi. Fra le donne favorito numero uno Jessica Fox che tre settimane fa ha vinto gli Ocean Champioships nel nuovo canale di Auchland, mentre ci sarà Chiara Sabatini delle Fiamme Azzurre per il tricolore italiano. Dolente nota al riguardo proprio del tricolore considerando il fatto che la bandiera italiana non sventola sul pennone come per tutte le altre nazioni e alla nostra domanda di questa dimenticanza ci è stato risposto che non sanno dove sia stata messa! Ho evitato di replicare per educazione e per rispetto alla mia amata Patria.
Nella canadese monoposto ben tre atleti italiani Nicolò Ferrari, Paolo Ceccon e Raffaello Ivaldi citati in rigoroso ordine di partenza. Grandi nomi pure qui con Benus, Slafkovsky, Florence, Tillard solo per citarne alcuni, mentre Martikan e anche Hradilek pur presenti resteranno sulla riva ad osservare gli avversari per il futuro.
Occhio all’onda!
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