Gare di qualifiche interessanti
In tanti tecnici e atleti ci siamo chiesti: "ma quanto è forte Ricarda Funk?" il suo 2,2% da Benus, che ha vinto la qualifica in C1 con una eleganza unica, tra una cullata e l'altra ai suoi piccoli pargoletti, e l'8,8% dal K1 men Dalfour, che qui in Australia ha messo radici e qualcosa in più, la dicono lunga. La tedesca non arriva ai 50 chilogrammi complessivi vestita di tutto punto con caschetto e salvagente, sull'acqua vola come l'airone che qui puntuale accompagna tutte le sere i magnifici tramonti alla chiusura di giornata per volare su un lago che lo culla durante la notte. La tedesca, lo dico qui e mi gioco anche 100 verdoni, è la favorita numero uno per Rio 2016, non dovrà farsi prendere dal panico delle selezioni tedesche che sono sempre una incognita, dovrà solo pagaiare come la vediamo fare ogni giorno con semplicità e nervo considerando il fatto che di muscoli in quel corpicino ce ne sono pochi, ma ben distribuiti.
Ana Satila conferma di essere in crescita e nonostante un erroraccio sull'ultima risalita entra in semifinale con una sola discesa. Nella semifinale di domani bisognerà tirare fuori qualcosina in più per essere fra le dieci finaliste.
Bella gara anche nei K1, inutile nascondere che Zeno ha fatto proprio una bella discesa nonostante una partenza piuttosto lenta e agitata. Il ragazzo cresce pagaiata dopo pagaiata nella gara vinta da Dalfour, ma questo l'avevo già detto, seguito da Smolen a 0,98 e terzo il pagaiatore della diga del Chievo a 1,10 dal vincitore e a 0,12 dal bronzo iridato di Londra 2015.
Nella canadese monoposto Raffy è stato bravo a tenere alla distanza protagonista di una seconda manche tutta in attacco. Bravo lui che quest'anno sarà impegnato anche con la maturità al liceo.
Due parole sul tracciato di semifinale e finale che sembra essere disegnato per metà percorso per pagaiatori mancini e per l'altra metà per destri, ma onestamente ormai non si può più parlare di destri e sinistri considerando il livello di questa categoria che qui a Penrith sta vivendo un giallo! Il problema è che non si capisce perché gli organizzatori non rispettino i regolamenti internazionali e ogni anno si inventano qualche novità a loro piacimento. La questione è che visto che nella C1 ci sono troppi pagaiatori francesi partecipanti hanno deciso che nessuno entrerà nel ranking ICF, nessuno ne capisce il motivo. Il tecnico dei russi, Jean Yves Cheutin, ci ha provato a spiegare all'organizzazione il dilemma, ma Richard Fox, in qualità di orgnizzatore ha risposto che gli dispiace ma non si cambia nulla. Mah!
Buon venerdì all'Italia che si è appena svegliata, noi ci mettiamo a guardare il video per analizzare la gara di oggi e dopo cena penseremo a preparare la gara di domani guardando la discesa degli apripista.
Occhio all'onda!
Ma visti i risultati dei tuoi ragazzi mi sorge una domanda, è ipotizzabile pensare che Zeno possa essere il nostro porta colori a Rio? Mi sembra proprio in palla e Raffy miglior nostro C1 oggi che ne pensi in ottica olimpica se la barca si qualifica, un po' come Ana a Londra no?
RispondiElimina